Canyon de Chelly, monumento nazionale dal 1931

Nel vasto paesaggio desertico rosso dell'Arizona, nello stesso stato del Grand Canyon e della Monument Valley, si trova un canyon sconosciuto, paragonabile a questi due famosi parchi nazionali, sia in termini di bellezza che di splendore. Il Canyon De Chelly National Monument, un'area naturale protetta nella contea di Apache, è stato istituito come monumento nazionale nel 1931. Questo gioiello naturale è senza dubbio un luogo maestoso, con le sue due pareti di arenaria (Muerto Canyon e Monument Canyon) che formano imponenti scogliere. Oltre ai suoi paesaggi, il canyon ospita antichi edifici, rovine del popolo Navajo e conserva un pezzo di storia antica. Il Canyon de Chelly è di proprietà e gestito dalla Nazione Navajo e dalle popolazioni indigene che vi abitano. Pertanto, prima di una visita, è necessaria una pianificazione per rispettare le regole e godere al meglio di uno scenario mozzafiato.

Il Canyon de Chelly si trova nel nord dell'Arizona.

- © Paul Brady Photography / Shutterstock

Storia del canyon de Chelly

L'etimologia del nome Canyon de Chelly (pronunciato "shay") deriva dalla parola navajo tseg, che significa "canyon roccioso" o "in un canyon". Gli esploratori e i funzionari governativi spagnoli iniziarono a usare la parola "Chelly" per riprodurre il termine navajo all'inizio del 1800.

Questo sito si divide in due canyon che si incontrano a formare una "Y".

- © Jacopo Batisti / Shutterstock

Che cos'è il Canyon de Chelly, spesso trascurato dal Grand Canyon o dalla Monument Valley? Questo sito a misura d'uomo è diviso in due canyon che si incontrano a formare una "Y". All'incrocio si trova il Visitor Centre, dove è possibile imboccare la North Rim Drive o la South Rim Drive.

Appena entrati nel cuore di questo canyon, rimarrete stupiti dalla sua singolare bellezza e dalla calma che vi regna. In un deserto infinito, i contadini Navajo occupano ancora queste valli e le sue oasi scavate nel fiume.

Maggiori informazioni dopo l'annuncio

La luce fa brillare le scogliere del Canyon de Chelly.

- © Dennis Swena / Shutterstock

Gli abitanti del Canyon

In passato, quest'area è stata abitata dagli Anasazi fino al 1300, poi dai Navajo dal 1700. Queste popolazioni approfittavano del terreno ricco per coltivare e allevare bestiame. Oggi le scogliere hanno conservato tracce della loro cultura, in particolare pittogrammi e petroglifi.

Per preservare il suo patrimonio archeologico, il Canyon de Chelly è diventato un monumento nazionale nel 1931. Sebbene sia amministrato dal National Park Service degli Stati Uniti, il canyon appartiene ai Navajos ed è sotto la giurisdizione del Bureau of Indian Affairs.

Giardino delle stelle Az I canyon americani
Booking.com

Giardino delle stelle Az

Situato a Valle, lo Star Garden Az offre sistemazioni a 49 km dal Grand Canyon Village. Nei dintorni potrete praticare l'escursionismo, la pesca e il ciclismo.
7.6 Fine
A partire da
315 € / notte
Prenota

Questa meraviglia della natura è protetta dai Navajo, che non permettono escursioni all'interno del canyon se non con un tour guidato (rigorosamente organizzato da loro). L'unica eccezione è il White House Ruins Trail, che conduce alle uniche rovine Anasazi visitabili gratuitamente. È anche l'unico punto in cui si può accedere al fondo del canyon. Ci vogliono circa 40 minuti per la discesa e una buona ora per la risalita. Il sentiero ripido è magnifico e alla fine si ha una vista sulle rovine.

Maggiori informazioni dopo l'annuncio

Le parc national du Canyon de Chelly en Arizona en automne

- © Steve Byland / Shutterstock

Si può anche esplorare il bordo del canyon, dove si trovano una serie di viste spettacolari che si estendono lungo la South Rim Drive e la North Rim Drive. L'altra opzione è quella di prenotare tour con guide navajo che vi accompagneranno nelle profondità del canyon. I tour sono disponibili in auto, a cavallo o a piedi.

Numerosi punti panoramici sono sparsi per tutto il canyon e sono una vera delizia per viaggiatori e fotografi. Sulla strada del North Rim, le prime ore sono ideali per scattare foto, in particolare all'Antelope House Overlook. A sud, sette punti di osservazione offrono foto sontuose con una luce morbida e colorata.

Le antiche abitazioni del canyon de Chelly

- © Philip Bird LRPS CPAGB / Shutterstock

Il monolitico Spider Rock è la ciliegina sulla torta. Si erge per 244 metri sopra il fondo del canyon. Dal parcheggio, un breve sentiero conduce a splendide viste sulle formazioni rocciose.

Maggiori informazioni dopo l'annuncio

Ecco alcuni siti da non perdere:

  • L'incrocio tra i due canyon principali.

  • Vista della Casa Bianca, che offre una buona visione di altre rovine Anasazi.

    Maggiori informazioni dopo l'annuncio
  • Spider Rock Overlook: una vista fenomenale sui pinnacoli gemelli.

  • Cave Massacre Overlook: nel 1895 un centinaio di Navajo furono massacrati da una spedizione spagnola.

  • Mummy Cave Overlook: altre incredibili rovine Anasazi ben conservate.

    Maggiori informazioni dopo l'annuncio
  • Antelope House View: magnifica vista panoramica.

Solo un sentiero può essere visitato senza il permesso di una guida navajo. Si tratta del White House Trail, un circuito di 4 km sulla riva sud. Questo percorso escursionistico conduce ai resti di abitazioni sulla scogliera risalenti al 1200.

Roccia del ragno a Canyon de Chelly

- © jejim / Shutterstock

Lo sapevate? Nel 1969, il Canyon de Chelly divenne l'ambientazione del film L'oro dei Mackenna, diretto da John Lee Thompson. Il film è interpretato da Omar Sharif, Gregory Peck e Telly Savalas. Il film racconta la storia di una banda di teppisti alla ricerca di una misteriosa miniera d'oro, con una bella colonna sonora di Quincy Jones. Il film è caratterizzato dai paesaggi selvaggi del West americano.

Maggiori informazioni dopo l'annuncio

Cavalli liberi nel canyon de Chelly.

- © Malachi Jacobs / Shutterstock

Informazioni pratiche

👛 L'ingresso al Canyon de Chelly National Monument è gratuito. Il Visitor Center è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17 (tranne il 25 dicembre). Un museo espone anche esemplari di arte rupestre e strumenti utilizzati da civiltà scomparse.

Infine, non è raro imbattersi in bancarelle indiane sui vari punti panoramici. Vendono oggetti di artigianato come gioielli, ceramiche tradizionali...

di Gessica Iacono | web editor
Appassionata di viaggi e sempre pronta, fisicamente e mentalmente, a intraprendere nuovi viaggi per partire alla scoperta di nuovi luoghi e curiosità da raccontare.
Hai bisogno di aiuto? Consulta la guida