Taranto Sotterranea

La storia sotterranea di Taranto è profondamente legata alla sua posizione strategica e alla sua antichissima origine. Fondata nel VIII secolo a.C. dagli Spartani, la città divenne presto una delle colonie greche più importanti del Mediterraneo, conosciuta con il nome di Taras. Durante il periodo della Magna Grecia, Taranto era un centro culturale, politico ed economico di rilievo e questo prestigio si rifletteva non solo negli edifici di superficie, ma anche nel suo sottosuolo.

Gli ipogei e le tombe monumentali risalgono principalmente al periodo greco e romano, ma molte delle strutture sotterranee furono utilizzate e modificate anche durante il Medioevo. Taranto, infatti, ha subito numerose invasioni e dominazioni, tra cui quelle normanna e sveva, che hanno lasciato tracce evidenti nel suo tessuto urbano sotterraneo.

Nel corso dei secoli, gli ipogei vennero utilizzati per diverse funzioni: come sepolture, riserve d'acqua, rifugi e luoghi di culto. Le tombe ipogee del periodo ellenistico sono forse le testimonianze più importanti di questo passato. Scavate nella roccia calcarea tipica della zona, erano spesso utilizzate per sepolture aristocratiche e sono state rinvenute con decorazioni elaborate e corredi funerari di grande pregio.

Un altro periodo fondamentale per la storia sotterranea di Taranto è stato il Medioevo. Durante le incursioni saracene e normanne, molte delle cavità sotterranee vennero utilizzate come rifugio dagli abitanti della città. Alcune di queste strutture furono trasformate in veri e propri villaggi sotterranei, con spazi adibiti a case, stalle e magazzini.

Grazie a recenti scavi e restauri, molte delle strutture ipogee sono state recuperate e aperte al pubblico, offrendo ai visitatori un'esperienza unica. Ecco alcuni dei principali siti da non perdere durante una visita alla Taranto Sotterranea.

Ipogeo di Palazzo d'Aquino

L'Ipogeo di Palazzo d'Aquino, situato nel cuore della Città Vecchia, è uno dei più noti e affascinanti ipogei di Taranto. Si trova al di sotto di uno storico palazzo nobiliare e si estende su tre livelli, raggiungendo una profondità di oltre 14 metri. Questo ipogeo rappresenta un perfetto esempio di come il sottosuolo della città sia stato sfruttato in diverse epoche.

Il primo livello dell'ipogeo mostra tracce di abitazioni medievali e di strutture adibite a magazzini, mentre i livelli inferiori, scavati nella roccia, erano utilizzati come cisterne per la raccolta dell'acqua. La presenza di numerosi graffiti e incisioni sulle pareti rende questo ipogeo ancora più interessante dal punto di vista storico e culturale. Durante la visita, è possibile vedere anche tracce di antichi forni e cantine, utilizzati dalle famiglie nobili del palazzo.

Ipogeo di via Cava

Un altro sito di grande interesse è l'Ipogeo di via Cava, uno dei più grandi della città. Questo ipogeo è una vasta struttura sotterranea che si estende per centinaia di metri e risale al periodo greco. Le sue gallerie e sale erano utilizzate principalmente come luogo di sepoltura, e oggi si possono ammirare numerose tombe e iscrizioni risalenti al IV secolo a.C.

Oltre alla sua funzione funeraria, questo ipogeo ha svolto anche un ruolo difensivo nel corso dei secoli. Durante le invasioni barbariche e le guerre medievali, molti tarantini trovarono rifugio nei suoi cunicoli per sfuggire agli attacchi. Le sue ampie sale, scavate nella roccia, mostrano i segni del passaggio di diverse popolazioni e culture, rendendo questo luogo un'importante testimonianza della storia locale.

Ipogeo di Corso Umberto I

Situato in una delle vie principali della città, l'Ipogeo di Corso Umberto I è un altro esempio straordinario di come Taranto abbia saputo sfruttare il proprio sottosuolo nel corso dei secoli. Questo ipogeo è caratterizzato da una serie di sale sotterranee di grandi dimensioni, utilizzate in epoca medievale come magazzini per lo stoccaggio di beni alimentari e acqua.

Ciò che rende questo ipogeo particolarmente interessante è la presenza di un antico frantoio, utilizzato per la produzione di olio d'oliva. Il frantoio, scavato direttamente nella roccia, è ancora visibile e testimonia l'importanza dell'olivicoltura nell'economia di Taranto. Le ampie cisterne e i canali sotterranei che si diramano da questo ipogeo erano parte di un sistema ingegnoso per la raccolta e la distribuzione dell'acqua, fondamentale per la sopravvivenza della città durante i periodi di assedio.

Ipogeo di Palazzo Galeota

Un altro sito sotterraneo di grande fascino è l'Ipogeo di Palazzo Galeota, anch'esso situato nella città vecchia. Questo ipogeo è particolarmente significativo per la sua architettura, che unisce elementi greci, romani e medievali. Le sue ampie gallerie e le sale scavate nella roccia sono decorate con raffinati stucchi e affreschi, che testimoniano l'importanza di questo luogo nel corso dei secoli. L'ipogeo di Palazzo Galeota era utilizzato non solo come rifugio, ma anche come luogo di culto. Al suo interno, infatti, sono stati rinvenuti resti di altari e simboli religiosi, che indicano la presenza di un piccolo santuario utilizzato probabilmente durante il periodo medievale. Oggi, l'ipogeo è aperto ai visitatori e rappresenta una delle tappe imperdibili per chi vuole scoprire la storia sotterranea di Taranto.

Necropoli greca

La Necropoli greca di Taranto è uno dei siti archeologici più importanti della città e uno dei più vasti d'Italia. Situata nella zona settentrionale della città, la necropoli si estende su una vasta area e risale al VI secolo a.C., durante il periodo della Magna Grecia. Essa comprende numerose tombe a camera e ipogei, molti dei quali sono stati rinvenuti con corredi funerari di straordinaria bellezza, tra cui vasi, gioielli e armi.

Le tombe sono scavate nella roccia calcarea e mostrano un livello di sofisticazione notevole, con decorazioni interne e architetture elaborate. La necropoli offre uno spaccato sulla vita e le credenze religiose degli antichi tarantini, permettendo di comprendere meglio la loro cultura e il loro rapporto con la morte.

La Taranto Sotterranea si estende principalmente nella Città Vecchia, un'isola collegata alla terraferma da due ponti, che rappresenta il cuore storico di Taranto. Le stradine tortuose e gli antichi palazzi nobiliari che caratterizzano questa zona nascondono sotto di sé un intricato sistema di ipogei e cunicoli, che si sviluppano per diversi chilometri nel sottosuolo. La città vecchia è facilmente raggiungibile a piedi dal borgo moderno di Taranto, e molti degli ipogei sono situati nei pressi delle principali attrazioni turistiche, come il Castello Aragonese e la Cattedrale di San Cataldo. Per visitare la Taranto sotterranea, è consigliabile partecipare a visite guidate organizzate da associazioni culturali locali, che permettono di accedere ai principali siti sotterranei e di scoprire i segreti nascosti sotto la superficie della città