La riserva naturale di Scandola è una riserva marina e terrestre iscritta al patrimonio mondiale dell'UNESCO e fa parte del Parco naturale regionale della Corsica. L'accesso è quindi strettamente regolamentato e si può visitare solo con una gita in barca.
A nord-ovest dell'isola si trova la penisola di Scandola, una successione di strutture rocciose che ospitano la Riserva Naturale di Scandola. Inizialmente classificata per il suo interesse paesaggistico con le sue scogliere rosse di origine vulcanica, questi 50.000 ettari di riserva sono stati successivamente classificati come riserva naturale nazionale prima di essere inseriti nella lista dell'UNESCO.
La parte terrestre del sito, di 919 ettari, ospita 33 specie vegetali endemiche. Per quanto riguarda la fauna, gli uccelli sono i rappresentanti più importanti, con colonie di gabbiani reali, cormorani crestati, falchi pellegrini e falchi pescatori.
Nella parte marittima della riserva, che si estende per 800 ettari, la flora è costituita da alghe incrostanti e praterie di Posidonia che crescono fino a 40 metri di profondità. La fauna marina è costituita principalmente da coralli, gorgonie, aragoste, cernie, murene e triglie. Si possono anche vedere i tursiopi!
Come visitare la riserva naturale di Scandola
Visitare la riserva da Porto
Il modo migliore per scoprire la riserva naturale di Scandola è partire dal porto di Porto, un comune a nord-ovest dell'isola, tra Calvi e Ajaccio. Le partenze sono quotidiane e più volte al giorno. La crociera dura circa 3 ore.
La prima tappa è Girolata, un antico villaggio di pescatori con alcuni bar e ristoranti. Avrete tutto il tempo di passeggiare per le sue graziose stradine e, soprattutto, di salire sulla collina per godere della vista panoramica.
La crociera torna poi verso la riserva e lo spettacolo ha inizio! Con i suoi 900 ettari di terraferma e 800 ettari di fondale marino, Scandola offre un magnifico paesaggio costiero modellato dall'erosione. Di origine vulcanica, le rocce rosse dell'antica caldera si tuffano nel mare, formando un superbo contrasto con il blu intenso dell'acqua.
Con una gita in barca lungo le scogliere si scoprono grotte e altre rocce dalle forme sorprendenti, in particolare intorno a Punta Palazzu, dove si possono ammirare diversi organi e tafoni di basalto. Passerete anche davanti all'isola di Gargalu, dove si trovano un faro e una torre genovese.
La riserva di Scandola ospita anche una fauna e una flora eccezionalmente ricche. Da tenere d'occhio il falco pescatore, uccello simbolo di Scandola, e il falco pellegrino.
Informazioni pratiche
👉 Partendo dal porto di Porto, potete anche optare per una crociera combinata delle riserve naturali della Scandola e della Girolata, oltre a visitare le famose calanche di Piana. Per questa opzione più completa sono previste circa 4-5 ore.
Visitare la riserva da Calvi
Se trascorrete le vostre vacanze in Corsica a Calvi o nei dintorni, potete anche approfittare di una crociera in barca per visitare la riserva di Scandola direttamente da Calvi.
Dal porto di Calvi, navigate lungo la costa occidentale della Corsica verso la riserva. Ci vorrà circa 1 ora per raggiungere Scandola. Alcune gite in barca prevedono anche soste per nuotare e fare snorkeling nelle acque cristalline.
Visitare la riserva da Ajaccio
Anche in questo caso, la buona notizia è che è possibile fare una crociera in barca da Ajaccio! Inizierete a risalire la costa occidentale a nord di Ajaccio per raggiungere la riserva e i suoi sontuosi paesaggi. È prevista anche una sosta di 2 ore a Girolata, per avere tutto il tempo di pranzare. Il tour prosegue verso le famose calanche di Piana!
Si possono fare immersioni a Scandola?
Sebbene non sia consentito immergersi nelle acque di Scandola, in quanto area protetta, è possibile immergersi lungo i suoi confini. L'area intorno alla riserva è considerata uno dei punti di immersione più belli della Corsica.
La limpidezza e la purezza dell'acqua ne fanno un luogo ideale per ammirare la fauna e la flora. Non è raro imbattersi in gorgonie, cernie e murene, ma anche nell'armeria soleirolii e nell'erodium corso. Si può anche scoprire il relitto di un vecchio mercante di carbone sommerso a oltre 20 metri di profondità.