L'Assyrtiko e i vini di Santorini

La coltivazione della vite è una tradizione che risale alla notte dei tempi. Ne sono testimonianza gli affreschi di epoca minoica, che raffigurano le navi mercantili di questa antica civiltà di origine cretese che trasportano la preziosa bevanda in grandi anfore.

Nel 1600 a.C., tuttavia, ebbe luogo una gigantesca eruzione vulcanica che cambiò per sempre il profilo geologico di Santorini. Il suolo ricevette una grande massa di detriti vulcanici, come la pietra pomice, che ricoprì l'intera isola con uno spesso strato. Soprattutto, Santorini rimase disabitata per secoli, fino all'arrivo dei coloni spartani...

Solo con l'arrivo dei Veneziani, nel XIII secolo, la viticoltura e l'agricoltura in generale ricominciarono a fiorire a Santorini. Nel corso dei secoli, le tecniche sono state affinate con l'emergere di una varietà di uva endemica dell'isola, l'Assyrtiko. L'Assyrtiko rappresenta oggi oltre l'80% dei vitigni di Santorini e produce principalmente vini bianchi.

Questo vigneto è parte integrante del paesaggio di Santorini e occupa la maggior parte degli appezzamenti nella parte meridionale dell'isola. L'Assyrtiko ha dimostrato la sua resistenza alla fillossera, dando vita a viti straordinariamente vecchie: si dice che le piante più antiche intorno ad Akrotiri abbiano quasi 300 anni!

L'aspetto dei vigneti di Santorini è sorprendente e sorprenderà qualsiasi visitatore abituato alle linee ben definite dei vigneti di Bordeaux o della Borgogna... Qui non ci sono filari, ma ciuffi di viti a livello del suolo, sparsi su campi costellati di rocce vulcaniche.

L'assyrtiko è un vitigno a bassa resa che ha bisogno di spazio, perché l'acqua scarseggia! Ecco perché le viti rimangono così vicine al terreno: al mattino possono catturare la rugiada che evapora sotto i primi raggi del sole.

Se si osserva attentamente, si può notare che la vite si avvolge su se stessa, formando l'equivalente di un nido intorno al grappolo. È la tecnica Kouloura, il lavoro meticoloso del viticoltore. Il tralcio forma una barriera protettiva contro il vento, che a Santorini soffia regolarmente con forza: non ci sono alberi né siepi a fermarlo!

La vendemmia avviene nel caldo di agosto. L'Assyrtiko e il Nychteri (vino notturno) sono i due grandi classici di Santorini, due vini bianchi vivaci e minerali, ma ci sono anche altri blend e rari vini rossi come il Mavrotragano.

Ma la specialità emblematica di Santorini rimane il Vinsanto: questo vino dolce è ottenuto da uve essiccate per quindici giorni al sole. Il contenuto di zucchero sale alle stelle! Il Vinsanto può poi essere invecchiato in botti fino a 20 anni. Di colore scuro e poco alcolico, questo vino è particolarmente adatto per accompagnare i dessert. Una vera delizia!

Numerosi viticoltori indipendenti, aziende vinicole e una cooperativa vi aspettano a Santorini per degustazioni, talvolta accompagnate da una visita guidata alle strutture.