Un safari intimo nella riserva di Samburu in Kenya

Nella regione di Samburu, nel Kenya settentrionale, da cui la riserva prende il nome, una miriade di animali prospera in un ambiente naturale lussureggiante che fa sognare i safari. Confina con le rive dell'Ewaso Ng'iro, un fiume che nasce nel massiccio dell'Aberdares, si snoda attraverso le aree dell'Okavango keniota e finisce per annegare in un oceano di siccità, senza mai raggiungere il mare.

Tuttavia, il fiume offre belle sponde verdi, che accolgono gli elefanti affamati dei frutti che crescono sulle palme doum e desiderosi di un bagno rinfrescante. I coccodrilli, invece, approfittano dell'occasione per crogiolarsi al sole. L'Ewaso Ng'iro costituisce il confine tra Samburu, a nord, e la Riserva di Buffalo Springs, a sud.

Situato a 350 chilometri da Nairobi, sono necessarie 6 ore di strade e sentieri per raggiungere il parco. Il clima è semi-arido, con macchia rada e magnifici alberi di acacia che dominano il paesaggio.

Albero emblematico dei safari e pasto preferito delle maestose giraffe, sono una tappa obbligata nel cuore di Samburu. La polvere vola e il caldo è intenso, il terreno è ovviamente secco e ondulato, creando uno scenario magnifico e unico per un safari solo al mondo. Là fuori si estende una terra punteggiata di ciottoli, macchia e dominata dal Monte Koitogor e dal Monte Ololokwe, che incombono sullo sfondo. È qui che si trovano gli animali più emblematici della riserva.

La riserva ospita molti animali, alcuni dei quali sono particolarmente rari. Se siete appassionati di safari, conoscerete l'avvistamento preferito di ogni viaggiatore: i famosi big five. Leone, elefante, rinoceronte, bufalo e leopardo sono i cinque animali più ricercati in un safari africano.

Sono i cinque animali più difficili e temibili da cacciare. Tuttavia, il Kenya settentrionale, che comprende la riserva di Samburu, offre la possibilità di scoprire un big five leggermente diverso, ma altrettanto eccezionale, se non di più! Il parco ospita alcune specie rare e affascinanti.

La giraffa reticolata, ad esempio, vive una vita tranquilla nel cuore della riserva di Samburu. Conosciuta anche come giraffa somala, ha un manto perfettamente geometrico che la rende più identificabile delle altre. La specie è tuttavia minacciata, con una popolazione mondiale che non supera le 5.000 unità, nonostante un tempo occupasse gran parte dell'Africa. Oggi si trova solo nelle pianure di Kenya, Etiopia e Somalia. La gazzella di Waller è nota anche come antilope giraffa. Si adatta meravigliosamente all'habitat arido del parco. Per nutrirsi, si alza sulle zampe posteriori e allunga la lingua per afferrare le foglie, da cui la somiglianza con la giraffa. Una delle sue particolarità è che può vivere senz'acqua, assorbendo solo l'umidità dalle piante che ingerisce. Nel cuore del parco si trovano anche gli struzzi somali, che si distinguono dagli altri per il piumaggio bianco della coda. L 'orice di Beïsa, un maestoso ungulato vicino all'antilope, spicca nel cuore del parco con le sue corna lunghe, dritte e perfettamente parallele. Infine, la zebra di Grevy è una specie estremamente rara e a forte rischio di estinzione, con solo 2.000 individui rimasti in natura. In soli trent'anni sono scomparsi più di diecimila esemplari. Oggi si trovano solo nel Kenya settentrionale e nell'Etiopia meridionale. È una grande opportunità per vederli.

Il parco è un vero e proprio paradiso perduto per gli animali, soprattutto per gli elefanti, che qui vivono in gran numero, formando branchi multipli. Li troverete spesso vicino al fiume a bere. Naturalmente, vedrete anche bufali e impala. Ma vedrete anche grandi predatori come leoni, leopardi, ghepardi, iene e persino cani selvatici. Purtroppo, i rinoceronti non fanno più parte del paesaggio, essendo stati vittime del bracconaggio nella regione.

La riserva è nota anche per aver ospitato la straordinaria storia di una leonessa. All'inizio degli anni 2000, una delle leonesse del parco decise di andare a vivere da sola, staccandosi dal branco per.... Adotta un piccolo orice! Fu battezzata Kamunyak, "la benedetta", e adottò 5 orici, crescendoli come cuccioli prima di abbandonarli. È stata vista per l'ultima volta nel 2004.

Infine, incontrate il popolo Samburu, strettamente imparentato con i Masai. Condividono lo stesso stile di vita e gli stessi codici di abbigliamento. Dopo un safari nella riserva, è un'ottima occasione per incontrarli e partecipare alle loro attività quotidiane, imparando di più sui loro costumi e sul loro stile di vita.