E se ti dicessimo che puoi scalare il Monte Bianco in 3 giorni?

Il Monte Bianco è la vetta più alta d'Europa, conosciuta in tutto il mondo e costantemente ricoperta di neve. Chi non ha mai sognato di percorrere queste valli per raggiungere le sue altezze estreme? Da lassù, con le sue viste mozzafiato e il suo panorama a 360°, si ha una visione a volo d'uccello del mondo, quindi scalarlo può essere un sogno che diventa realtà. Con un po' di organizzazione e motivazione, anche voi potrete scalarlo. Con i vestiti giusti, il cibo, le scarpe, il cappello, i guanti e la macchina fotografica, siete pronti a lasciare il vostro appartamento a Chamonix e a partire per scalare il Monte Bianco in estate!

© Olena Serditova / 123RF

Giorno 1: Raggiungere il rifugio della Tête Rousse

Il rifugio Tête Rousse si trova a 3.167 metri di altitudine. Se la sua posizione vi sembra fuori mano, niente panico: il tram del Monte Bianco vi sarà di grande aiuto quando arriverete a destinazione.

Quindi, dopo aver preparato lo zaino da trekking e aver fatto attenzione a non dimenticare nulla, la vostra avventura può iniziare. Recatevi alla stazione del tram del Monte Bianco. Per arrivarci, prendete il P52 da Chamonix.

Il tram dura circa quaranta minuti. In auto il tragitto è molto più breve (circa venti minuti).

Informazioni pratiche

Se siete principianti o se l'idea di scalare il Monte Bianco vi alletta, vi consigliamo vivamente di affidarvi a una guida. Oltre a guidarvi, sarà in grado di sostenervi e rassicurarvi.

Da Chamonix, prendete la funivia del Bellevue per raggiungere l'omonimo altopiano. Da qui si può prendere il Tram del Monte Bianco, che passa sull'altopiano del Bellevue.

Per gli orari e le tariffe del Tramway du Mont-Blanc, potete trovare tutte le informazioni necessarie qui.

Il tram del Monte Bianco

- © Radu Razvan / Shutterstock

Il tram del Monte Bianco è un treno a cremagliera che attraversa questo splendido paesaggio montano. Durante i mesi estivi, il suo capolinea è il Nid d'Aigle, punto di partenza della vostra passeggiata. Si noti, quindi, che in inverno non è possibile raggiungere questa fermata con il tram. Per il viaggio in tram è necessaria un'ora circa, durante la quale si può ammirare il paesaggio vicino al Monte Bianco.

Una volta messo piede a terra, è necessario raggiungere il rifugio Tête Rousse. Prendete il sentiero segnalato, che si snoda fino a quello che noi chiamiamo il "deserto della Pierre Ronde". Poi si supera la cresta delle Rognes, che offre un punto di vista notevole, prima di raggiungere l'Aiguille du Goûter. Ben presto si trova il rifugio Tête Rousse, dove è possibile non solo mangiare, ma anche riposare.

Chamonix

Rifugio Tête Rousse

Il Rifugio Tête Rousse sale a 3.167 metri ed è il primo punto di sosta per gli avventurieri che partono per la scalata del Monte Bianco.
A partire da
30 €
Prenota

Per questo primo giorno di cammino, il dislivello è di 800 metri, mentre questa breve escursione dovrebbe durare tra le 2 e le 4 ore.

Rifugio Tête Rousse

- © Prometheus72 / Shutterstock

Giorno 2: Raggiungere il rifugio Goûter

Dovrete alzarvi alle prime luci dell'alba, perché vi aspetta una camminata media di 10 ore, con un'ascesa di 1500 metri. Ma è anche in questo secondo giorno che raggiungerete la vetta del Monte Bianco, dirigendovi prima verso l'Aiguille du Goûter, ben segnalata. Dopo due o tre ore, si raggiunge il rifugio Goûter a 3.817 metri, dove si può fare una pausa, ricaricare le batterie e gustare un pasto delizioso. Dopo questa apprezzata pausa, dovrete riprendere il cammino verso il Dôme du Goûter, a 4.304 metri di altitudine.

Rifugio del Goûter

- © mcmortgreen / Shutterstock

Dopo circa due ore, raggiungerete il rifugio Vallot, questa volta a 4.362 metri di altitudine, dove potrete anche fare una pausa perché, ricordate, la parte più difficile deve ancora venire. Quindi idratatevi, mangiate un boccone, fate un po' di stretching e riprendete a camminare.

La cresta di Bosses si estende davanti a voi, ripida e affusolata. Questa è la salita più difficile e tecnica. Se siete principianti, non esitate a fare una pausa di qualche secondo per riprendere fiato. Non dimenticate che non siete abituati a scalare in quota e che il vostro corpo potrebbe aver bisogno di un po' di tempo per abituarsi.

Una volta superata la cresta delle Bosses, si arriva alle rocce della Tournette, a circa 4.677 metri di altitudine. Da qui si inizia a vedere la tanto attesa vetta del Monte Bianco. Forza, ancora un piccolo sforzo e ci siamo quasi!

Prima della vetta del Monte Bianco, l'alpinista

- © Soloviova Liudmyla / Shutterstock

Poi prenderete un percorso meno ripido per raggiungere la vetta del Monte Bianco, a 4.810 metri. Ed eccoci arrivati! Prendete fiato, ammirate il paesaggio e scattate una o più foto. Ma soprattutto guardate quelle altezze e dite a voi stessi che sì, ce l'avete fatta. L'ascesa al Monte Bianco è ormai quasi alle spalle.

Chamonix

Rifugio del Goûter

Il Refuge du Goûter è il rifugio custodito più alto di Francia, situato a 3.835 metri di altitudine. La sua architettura è a forma di uovo e si adatta alle condizioni climatiche estreme.
A partire da
60 €
Prenota

Dopo aver raggiunto la vetta, è ora di scendere per la notte. Percorrendo lo stesso sentiero in direzione opposta, si torna al rifugio Goûter, dove ci si può riscaldare e fare una bella dormita.

Giorno 3: Ritorno alla civiltà

Ancora una volta dovrete alzarvi alle prime luci dell'alba, perché vi aspetta una breve escursione di 4 ore. Questa volta l'ascesa è di 1.400 metri, il che vi renderà piuttosto stanchi. Ma vi assicuro che, una volta terminata la discesa, potrete tornare al vostro alloggio e godervi una notte di sonno ristoratore.

Scendete tranquillamente al rifugio Tête Rousse, seguendo lo stesso percorso del giorno precedente. Se lo desiderate, potete fermarvi a mangiare o a bere qualcosa.

Alpinisti, tram del Monte Bianco

- © Radu Razvan / Shutterstock

Una volta rimessi in piedi, non resta che dirigersi verso l'Aiguille du Nid d'Aigle, dove il Tramway del Monte Bianco verrà a prendervi. Approfittate di questi ultimi momenti in quota per ammirare l'alta montagna mentre svanisce, mentre portate con voi il meraviglioso ricordo della vostra ascesa.

di Gessica Iacono
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