A Carcassonne, i catari sono ovunque... e da nessuna parte. Erano ovunque si andasse e la loro presenza permea il luogo per sempre. Oggi Carcassonne è abitata dalla fede. Ci sono ben 13 chiese cattoliche e circa 9 cappelle, per una popolazione di 47.000 abitanti, oltre a una parrocchia ortodossa (Saint-Gaudéric, ospitata nella église Saint-Saturnin de Maquens) e 5 chiese protestanti. Senza dimenticare, naturalmente, la cattedrale di Saint-Michel.
Questo tessuto di luoghi di culto, costruito nel tempo nella fede cattolica, è stato costruito anche su movimenti di protesta ritenuti empi, culminati nella "Crociata albigese", iniziata nel 1209. Poi venne l'Inquisizione.
Dopo questo periodo buio di repressione, durato 120 anni, si giunse a un punto di svolta. I luoghi di culto considerati eretici, anche se dedicati a Cristo, vennero distrutti o trasformati, e vennero erette nuove chiese, come Saint-Vincent, costruita a partire dal 1269 per ordine di Saint-Louis, re Luigi IX.
Sempre in questo periodo di riappropriazione della regione della Linguadoca, e di Carcassonne in particolare, da parte della Chiesa romana e del re, si decise di costruire una nuova città alla periferia della cittadella, la Ville Basse, o Bastide Saint-Louis, che nacque nel 1247.