I più importanti teatri di Palermo: Teatro Massimo e Teatro Politeama

Numerosi sono i teatri presenti a Palermo, tra i più importanti citiamo il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, più comunemente conosciuto come Teatro Massimo, e il Teatro Politeama Garibaldi. 

Il Teatro Massimo è oggi il più grande teatro lirico d’Italia e il terzo in Europa dopo l’Opéra National di Parigi e il Staatsoper di Vienna. Fu costruito per via dell'esigenza di un nuovo teatro, così per l’occasione, nel 1864 fu bandito un concorso dal sindaco per trovare un architetto, non necessariamente italiano, a cui affidare la realizzazione del teatro, ma questa necessità di costruire un nuovo teatro aleggiava già da anni.

Il concorso fu vinto dall'architetto palermitano Giovan Battista Filippo Basile e così la costruzione del teatro iniziò nel 1875, ma dopo tre anni i lavori vennero sospesi fino al 1890 e quando ripresero, l’architetto in carico morì e toccò al figlio Ernesto Basile portare avanti il progetto. Il teatro fu inaugurato con l’opera Falstaff di Giuseppe Verdi nel 1897, ma nel 1974 venne chiuso per lavori di ristrutturazione fino al 1997. Fu anche il luogo oggetto di riprese di alcune scene del film Il Padrino di Francis Coppola nel 1990.

Dietro questo grandioso complesso architettonico si cela la leggenda del fantasma della “monachella”. Si narra che per costruire il teatro siano state demolite la Chiesa e Monastero delle Stimmate, la Chiesa e Monastero di San Giuliano, e la Chiesa di Sant’Agata. Secondo questa leggenda, pare che la tomba di una suora sia stata profanata durante i lavori e che di conseguenza il fantasma di questa suora si aggiri nel teatro da allora. Si dice infatti che la costruzione sia stata ritardata e sospesa proprio a causa delle sue maledizioni.

Nel 1867 iniziò la costruzione del Teatro Politeama, inizialmente pensato come un anfiteatro a cielo aperto, ma trasformato l’anno seguente in una sala teatrale. Fu inaugurato nel 1874, anche se risultava ancora incompleto e senza copertura, con l’opera I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini. Fino al 1882, il teatro era conosciuto come Teatro Municipale Politeama finché non cambiò nome in Politeama Garibaldi in seguito alla morte di Garibaldi: una statua in suo onore si trova all’interno. La costruzione del teatro fu ultimata nel 1891 in onore dell’Esposizione Universale che si teneva quell’anno a Palermo e risale proprio a questo periodo l’apertura ufficiale con la rappresentazione dell’Otello di Giuseppe Verdi in presenza del re Umberto e della regina Margherita.

Inizialmente ideato come “Teatro del popolo” per esaltare la funzione sociale, il termine “Politeama” era utilizzato per indicare un teatro in cui venivano rappresentati diversi tipi di spettacolo.

Questo teatro dalla struttura semicircolare costituisce un vero e proprio esempio di architettura neoclassica con l’ingresso caratterizzato da un grande arco sopra il quale si può ammirare una struttura in bassorilievo raffigurante dei putti. Il tutto sostiene la Quadriga bronzea dello scultore Mario Rutelli che rappresenta il trionfo di Apollo ed Euterpe. 

Sebbene di dimensioni più ridotte rispetto al Teatro Massimo, oggi il Politeama è la sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e costituisce un monumento importante per la città di Palermo al punto tale che la Piazza Castelnuovo sui cui si affaccia e l’adiacente Piazza Ruggero Settimo vengono chiamate Piazza Politeama.