Piazza Navona era originariamente conosciuta come "in Agone" (dal greco agones, "giochi") perchè luogo di competizioni atletiche all'epoca dell'Imperatore Domiziano. Durante il XVII secolo venne ricostruita in stile monumentale da Papa Innocenzo X, della nobile famiglia romana Pamphili. Il pontefice, per celebrare la grandezza del suo casato, vi fece erigere il Palazzo Pamphili.

Tre le principali fontane della Piazza:

La La Fontana dei Fiumi di Bernini. Si tratta di una delle fontane in stile barocco più conosciute. Rappresenta i quattro grandi fiumi: Il Gange, il Nilo, il Danubio e il Rio della Plata. Ogni fiume è raffigurato da statue di marmo bianco alte 5 metri.

La Fontana del Nettuno, conosciuta anche come Fontana dei Calderai, è situata nella parte nord della piazza. Il progetto iniziale a cura di Giacomo della Porta non prevedeva nessuna scultura ma nel 1878 venne indetto un corcorso per la realizzazione di un complesso decorativo. Gregorio Zappalà e Antonio Della Bitta ne furono i vincitori. Il primo realizzò le Nereidi con i putti e i cavalli mentre il secondo aggiunse Nettuno in lotta con una piovra.

La terza fontana La Fontana del Moro, realizzata da Giacomo della Porta e ampliata in seguito da Bernini. L'opera è incentrata su una figura maschile che trattiene per la coda un delfino, scolpito da Giovanni Antonio Mari.