La città dei Sette Colli attira sempre un nutrito numero di appassionati di arte e di storia: come all'epoca di Stendhal, quando il Grand Tour era d'obbligo e la Città Eterna era una meta immancabile di questo incredibile viaggio. Oggi si viene a Roma per vedere la capitale della dolce vita, e anche in pellegrinaggio, religioso o simbolico, visto che ospita al suo interno la Città del Vaticano, il più piccolo stato al mondo, avendo una superficie di 1 285 chilometri quadrati. Si può definire senza ombra di dubbio Roma come un museo a cielo aperto. La capitale italiana, infatti, è ricca di storia. Costruita poco a poco sui mitici colli (fra i quali i più celebri sono il
Da aprile ad ottobre: sorseggiare un cocktail sulla terrazza panoramica di un bar. La più alta: quella dell'hotel Mediterraneo. La più "vaticana" (vista meravigliosa su San Pietro): quella dell'Atlante Star. La più "storica" (accanto al Pantheon): quella del Grand Hotel de la Minerve. La più modesta: quella dell'hotel Degli Artisti, in prossimità della stazione Termini. Sempre accanto alla stazione si possono trovare degli ostelli economici.
Tutto l'anno: passeggiare sulle piazze. La più antica: piazza Bocca della Verità>, vicino al Tevere. La più chic: piazza di Spagna, a poca distanza da via Veneto. La più animata: piazza Navona (era uno stadio nell'Antichità). La più "pia": piazza San Pietro (benedizione del Papa tutte le domeniche a mezzogiorno).
Nel corso della sua plurisecolare storia, Roma è stata sede di centinaia di teatri ed altri edifici ad uso spettacolo, come i circhi, tra cui il più celebre è il Circo Massimo, capace di ospitare circa 250 000 spettatori, adibito alla corsa dei cavalli, e gli anfiteatri, il maggiore dei quali, il Colosseo. Anche chiamato Anfiteatro Flavio, posto dov'era situato il lago privato della Domus Aurea di Nerone, è divenuto simbolo della città ed emblema della cultura classica in tutto il mondo.
Caratterizzano il centro cittadino anche alcuni archi trionfali antichi (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e i resti di diverse terme, uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antichità (tra cui le monumentali terme di Caracalla, le terme di Diocleziano e le terme di Tito).
I Fori imperiali si estendono tra il Campidoglio ed il Quirinale. Questo complesso archeologico è il risultato della realizzazione in epoche successive di diversi fori, veri centri della vita cittadina romana. Tra il 1924 ed il 1932 il sito venne riportato alla luce a seguito della demolizione degli edifici costruiti nell'area per la realizzazione dell'attuale Via dei Fori Imperiali.
Si consiglia di visitare anche la Colonna Traiana. Essa s'innalza di fronte alle chiese della Madonna di Loreto e del SS. Nome di Maria,. Il monumento aveva la funzione di sepolcro dell'Imperatore Traiano e poggia su di un alto basamento a dado decorato con bassorilievi. La porta d'ingresso conduce ad un ambiente dove era custodita l'urna con le ceneri dell'Imperatore. Sopra l'entrata è un pannello, sostenuto da due Vittorie alate, con l'iscrizione di dedica a Traiano. La colonna è alta circa trenta metri ed è percorsa all'interno da una scala a chiocciola che conduce alla sommità. L'esterno si presenta come un libro antico (volumen) su cui è narrata la conquista della Dacia (attuale Romania), la più grande delle imprese militari dell'Imperatore. Il racconto inizia con l'attraversamento del Danubio su un ponte di barche e termina con la deportazione dei Daci sconfitti. La sommità della colonna era coronata da una statua di Traiano, scomparsa nel Medioevo e sostituita da papa Sisto V° con una statua di S. Pietro alla fine del XVI° secolo.
Anche il Museo dell'Ara pacis è un luogo eccezionale da vedere. L'Ara Pacis Augustae (Altare della pace augustea) è un altare dedicato dall'Imperatore Augusto, nel 9 a.C., alla Pace, nella sua accezione di divinità, e originariamente posto in una zona del Campo Marzio. Consacrata alla celebrazione delle vittorie, luogo emblematico perché posto esattamente ad un miglio (1.472 m) dal pomerium, limite della città dove il console di ritorno da una spedizione militare perdeva i poteri ad essa relativi (imperium militiae) e rientrava in possesso dei propri poteri civili (imperium domi). Questo monumento rappresenta una delle più significative testimonianze pervenuteci dell'arte augustea ed intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana.
Il Pantheon (dal greco "tempio di tutti gli dei") è un edificio della Roma antica, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. da Marco Vespasiano Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'Imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea. L'edificio è composto da una struttura circolare unita ad un portico in colonne Corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola semisferica in calcestruzzo. La cupola ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata ed armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola del Pantheon rimane la più grande cupola del mondo in calcestruzzo non rinforzato. All'inizio del VII° secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana, chiamata Santa Maria della Rotonda, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni apportate agli edifici della Roma classica dei Papi.
Roma, inoltre, è ricca di fontane e di acquedotti: tra le fontane monumentali, la maggior parte delle quali sono state fatte costruire dai Papi all'inizio dell'età moderna, vi sono la fontana di Trevi, la fontana dell'Acqua Felice (o del Mosè), le Quattro Fontane, la fontana della Barcaccia, la fontana dei Quattro Fiumi, la fontana del Nettuno e la fontana delle Naiadi. Gli acquedotti furono costruiti in età antica: la loro lunghezza complessiva arrivò a misurare circa 350 km. In età moderna i Papi li fecero restaurare e ne fecero costruire altri. Gli ultimi furono costruiti nel corso del Novecento.
Per quanto riguarda le ville ed i musei, si consiglia di andare a visitare la Galleria Borghese, posta all'interno del parco di Villa Borghese, vero gioiello di arte barocca, che racchiude al suo interno numerose opere d'arte, tra le quali si possono annoverare alcune statue di Canova e Bernini, e il celebre quadro di Tiziano l'"Amor sacro e l'Amor profano". Si consiglia anche di visitare Palazzo Barberini e la Galleria Spada, situata nell'omonimo palazzo. Un altro museo nel quale recarsi sono le Scuderie del Quirinale che ospitano sempre interessantissime esposizioni d'arte di vario genere.
Uno fra gli ultimi edifici realizzati in ordine cronologico, si può citare il Vittoriano. Questo complesso monumentale nazionale dedicato a Vittorio Emanuele II°, al quale deve il suo nome, fu inaugurato da Vittorio Emanuele III° il quattro giugno 1911, in occasione dell'Esposizione Internazionale per i cinquant'anni dell'Unità d'Italia. Solo dieci anni più tardi, il quattro novembre 1921, al centro del monumento, sotto la statua della Dea Roma, venne tumulato il Milite Ignoto. Da quell'istante il Vittoriano assunse anche la denominazione di Altare della Patria. Costruito in stile neoclassico, da esso si gode di uno splendido panorama su Roma ed in particolare su Piazza Venezia.
Gennaio è uno dei mesi meno cari per visitare Roma. Tariffe di bassa stagione negli hotel (circa 60 Euro per la camera doppia in un tre stelle, 100 Euro per un quattro stelle e 250 Euro per un cinque stelle), affluenza turistica ragionevole, clima mite intorno ai 20°C.
Se vi recate nella capitale italiana è preferibile acquistare il "Roma pass", una carta speciale, valida per tre giorni e che permette l'accesso a tutti i mezzi di trasporto e ad alcuni musei: l'accesso gratuito riguarda esclusivamente i primi due musei visitati. Per i successivi musei, lo sconto previsto va da 1 a 2 euro per biglietto. Attenzione, i Musei Vaticani e la Cappella Sistina non sono inclusi nel "Roma pass".
Da un anno è possibile visitare la Domus Aurea nella fascia oraria 9.15-15.45. Per evitare code, come in tutti i musei ed edifici espositivi romani, è meglio trovarsi pronti ai cancelli d'ingresso, all'apertura.
C'è sempre tantissima gente a visitare le vestigia antiche (turisti in alta stagione, gite scolastiche in bassa stagione), quindi se volete vedere il Foro Romano tranquillamente venite all'apertura, alle 8:30.
Nei ristoranti, state attenti al prezzo del pesce. Sulla carta viene indicato per 100 grammi, quindi se il pesce pesa 300 grammi, il piatto è tre volte più caro. Attenzione anche al formato delle bibite: precisate "una piccola" (25cl) altrimenti vi verrà automaticamente portata la "grande" (50 cl). E a meno che non abbiate molta sete, il formato piccolo basterà, e vi permetterà di limitare la spesa, sempre elevata in terrazza.
La cucina romana offre piatti semplici, spesso nati da una tradizione popolare, che spaziano dalle frattaglie ai primi, con delle influenze provenienti dalla cultura culinaria ebraica.
Un grande classico è il quinto quarto. Si tratta di un piatto povero ma gustoso a base di frattaglie: trippa, cuore, fegato e cervello. La specialità fa parte di quelle ricette in passato cucinate dal "popolino", ossia i braccianti delle campagne, ma che si iscrive oggi nella tradizione romana più autentica, accompagnata dalla coratella con i carciofi, la coda alla vaccinara, i rigatoni con la pajata e la trippa al sugo.
I piatti tipici romani si possono gustare Da Betto e Mary, in via del Mandrione o nella nuova sede di via di Pietralata.
Ma i Romani non deludono neanche per quanto riguarda i primi piatti: i classici amatriciana, carbonara e gricia non hanno bisogno di presentazioni.
La cucina della capitale presenta delle influenze della tradizione culinaria ebraica, con dei piatti che sono ormai diventati dei capisaldi della cucina romana: come i fiori di zucca in pastella con alici e mozzarella o i filetti di baccalà fritti. Il protagonista assoluto della cucina romana, tuttavia è il carciofo alla giudia, fritto e cotto a testa in giù, oppure cotto in casseruola con tanto olio d'oliva e la mentuccia romana.
E infine, se si è in giro per le vie della capitale, è caldamente consigliata una sosta in una delle numerose pizzerie per provare la pizza al taglio, magari accompagnata da un supplì, la polpettina fritta con riso al ragù e mozzarella filante. Ottima anche semplicemente la pizza bianca del forno: calda e con un filo di olio a crudo sopra, oppure tagliata in due e farcita con la mortadella.
I mercati romani sono il luogo ideale per perdersi alla ricerca di acquisti a buon mercato. Il mercato di Porta Portese, attivo dal dopoguerra, è un appuntamento da non mancare. Fra le bancarelle si alternano abiti nuovi e usati, vinili, mobili, oggetti di antiquariato, e prodotti di artigianato etnico. Orari: ogni domenica mattina dalle sei, tra via Portuense e viale Trastevere.