Reportage Brasile: La spiaggia di Copacabana.
Copacabana! un semplice nome di spiaggia universalmente noto per essere sinonimo di paradiso. I motivi di onde bianche e nere disegnati a mosaico sul marciapiede lato mare, il calçadao, ora sono famosi in tutto il mondo, e sono diventati simboli di una città legata ai divertimenti ed alla dolce vita. È di domenica, quando una parte dell'Avenida Atlantica è chiusa al traffico, che Copacabana offre lo spettacolo più bello. Joggers, ciclisti, surfisti, giocatori di fute-volley, venditori ambulanti, semplici passeggiatori invadono strade, spiagge e mare. Purtroppo la "Princesinha do Mar", protagonista di decine di canzoni fino agli anni 60, è stata in parte abbandonata a vantaggio della sua vicina Ipanema, punto d'incontro della gioventù mondana carioca.
Copacabana è composta da due spiagge, quella di Leme che parte dal basso Morro di Leme fino all'antico hotel Méridien, e quella di Copacabana stessa, che continua fino all'altra estremità, a livello del Sofitel. Le spiagge sono disseminate di piccoli bar e, ogni 800 metri circa, di postazioni di salvataggio, i postos. Queste postazioni fungono da punti di riferimento e d'incontro. La numero 1 per esempio si trova a Leme, la 6 alla fine di Copacabana, e la 9, che rappresenta il punto d'incontro di tutta la gioventù di Rio, al centro di Ipanema.
Al riparo dal sole e all'ombra dell'hotel Sofitel, il piccolo angolo di pescatori di Copacabana sembra surreale. Al mattino presto, le barche sono spinte in mare. Niente argano, né piani inclinati, ma soltanto alcune tavole e la forza delle braccia di questi uomini, che si arroccano nel loro pezzetto di sabbia. Sotto gli alberi, una bancarella presenta il pescato del giorno e i vecchi rammendano le reti.
Un luogo sorprendente che ricorda ciò che era Copacabana all'inizio del secolo scorso quando fu scavato nella montagna il primo tunnel di ingresso alla spiaggia. All'epoca, esisteva solo un piccolo numero di ville sulle dune intorno al mitico Copacabana Palace, costruito nel 1923 dal francese Joseph Gire. Sulle spiagge di Rio si concentrano i piccoli mestieri. Costumi da bagno, asciugamani, cangas (pareo), amache, T-shirts, cappelli, occhiali da sole, gelati, bibite fresche, spiedini di gamberetti, mais tostato, torte di ogni tipo, palloni da calcio e da volley... tutto si vende e tutto si noleggia: materassini e sdraio da spiaggia, ombrelloni, mani esperte di massaggiatori, corsi di fute-volley, di beach volley, di calcio, di danza, di ginnastica o di surf.
Il Pan di Zucchero
Il Corcovado e il Cristo Redentore