Definita come la Manhattan del Medio Oriente, con un viaggio a Dubai ci si ritrova nel luogo emblema delle meraviglie e degli eccessi architettonici moderni concepiti dall'uomo. Tre isole-palma, una marina, un pianisfero 10 km al largo, uno dei più alti grattacieli del mondo, un nuovo aeroporto entro quasi completo che dovrà essere il più grande al mondo, palazzi di oltre 50 piani che fanno sembrare nani i primi hotel edificati lungo la spiaggia di Jumeirah... Dubai è in continua metamorfosi, una città intera la cui costruzione (la parte moderna) sembra impossibile che sia cominciata solo all'inizio degli anni '90.
Una bella città, ormai meta d'elite per i viaggi turistici. Gli urbanisti hanno realizzato parchi (un exploit in un clima del genere), strade pedonali e luoghi dove fare shopping e rilassarsi. Si naviga sul Creek come lungo la Senna, a bordo di barche-taxi chiamati abra, o di sambuchi (antiche imbarcazioni arabe), o addirittura di yacht, per una cena-crociera di alcune ore.
Nella "vecchia Dubai" (che corrisponde al quartiere di Deira), un luogo purtroppo spesso trascurato dalle guide viaggi, si passeggia per i suk e si visita il museo ristrutturato. Le abitazioni circostanti possiedono ancora le torri dei venti (un sistema di climatizzazione naturale che permette la fuoriuscita di aria calda). Esse ospitano gallerie d'arte o affittacamere. Risalendo il Creek per la sponda orientale, si arriva al porto commerciale, dove sono ormeggiate imbarcazioni provenienti dall'Iran, dall'India e dallo Sri Lanka. Piccole imbarcazioni multicolori, pile di casse sul molo: la gran parte di quello che si trova nei suk tradizionali passa da lì.
Dato che Dubai sogna di essere la città delle meraviglie, non ha esitato a dotarsi di un centro sciistico. All'interno di un centro commerciale, dove un hotel, il Kempinski Mall of the Emirates propone "chalet" di un genere inedito: vista sulle piste da un lato e sulla città e sul Golfo dall'altra. Anche Venezia trova spazio nella nuova Dubai: in un complesso alberghiero a due passi dal famoso Burj Al Arab. Madinat Jumeirah e i suoi giardini attraversati da canali, un nuovo resort di lusso che piace molto agli occidentali. Se ne costruiranno altri, tra i quali villaggi vacanze, una novità in un luogo che fino ad ora proponeva hotel di lusso per soggiorni "tranquilli".
Una crociera sul Creek. La maniera più economica consiste nel negoziare col conducente di un battello-taxi (gli abra) i suoi servizi e il noleggio dell'imbarcazione da 30 minuti a 1 ora. 30 minuti non dovrebbero costare più di 50 dirham. L'opzione più lussuosa sono le cene-crociera sui dhow (imbarcazioni di legno tradizionali), generalmente aperti all'esterno, o su yacht che sembrano mini transatlantici (climatizzati, ma con una galleria lungo il corridoio). Su queste imbarcazioni di lusso, una cena-crociera di 2 ore e 30 costa 250 dirham.
Il deserto. A circa 1 ora di strada, ci sono le dune di sabbia dorata che al tramonto sfumano in tonalità terra di Siena. Per un'esperienza in 4x4 (il dune bashing) e un barbecue sotto le stelle. Da visitare anche una cosa che non ci si aspetterebbe di trovare a Dubai: una stazione sciistica in un centro commerciale. Ski Dubai nel Mall of the Emirates: 5 piste, da verde a nera, la più lunga delle quali misura 400 m. Una discesa skeleton o ringo sulla neve. Non c'è bisogno di entrare nello Ski Dubai per vedere la stazione: ai margini delle piste, è stata installata una vetrata. Non plus ultra: chalet con vista sulla neve da un lato e sul mare dall'altro.
Prenotate. Oggigiorno, tutti si recano a Dubai: investitori, architetti, designer e semplici curiosi. Da ottobre a giugno, gli hotel (ivi compresi quelli di lusso) sono pieni per il 95%. Per quanto riguarda le temperature, il clima rientra negli standard occidentali da aprile a metà marzo. In estate, è una fornace: impossibile restare fuori per più di cinque minuti, perché l'umidità rende il calore ancora più insopportabile. Ci si ritrova subito madidi di sudore.
Gli hotel privi di spiaggia (o senza accesso rapido mediante navette). I lavori in corso nel quartiere di Jumeirah di Dubai dureranno ancora per molti anni. Il traffico è intenso e il paesaggio urbano (palazzoni di calcestruzzo in costruzione) non è sempre all'altezza delle aspettative. In compenso, da un resort situato lungo la spiaggia di Jumeirah, sembra di essere alle Maldive per il colore dell'acqua del Golfo e a Kuala Lumpur per i grattacieli sullo sfondo.
Dubai è conosciuta in tutto il mondo per la gastronomia. Potrete assaggiare qualsiasi tipo di cucina, eccetto forse i piatti tradizionali arabi, più difficili da reperire e che converrebbe gustare, per l'atmosfera molto più tipica, nel Sultanato dell'Oman. Provate, ad esempio, il manzo argentino a La Pachanga, il ristorante sudamericano dell'hotel Hilton Jumeirah. Gustate le ricette iraniane in una cornice ad hoc (sala provvista di cuscini, forno di terra per cuocere il pane) al Shabestan, ristorante dell'hotel Intercontinental. Se invece volete cenare con vista su Palm Jumereirah, andate a cenare al ristorante gastronomico francese dell'hotel Habtoor, situato al 25esimo piano dell'edificio.
Sigarette per i fumatori. Il tabaccaio del duty free dell'aeroporto di Dubai (il nuovo aeroporto aprirà a fine 2008) offre tariffe particolarmente interessanti: circa 12 USD per una stecca da 200 sigarette. Una parte del duty free è accessibile all'arrivo. Sul posto, troverete molti oggetti cari da portare a casa (gioielli in oro 22 o 24 carati, abbigliamento e accessori di stilisti internazionali, profumi personalizzati in boccette di cristallo), ma pochi souvenir a buon prezzo. Evitate le spezie, l'incenso e il legno fragrante da bruciare, perché sono merci di importazione. Il centro di Dubai espone le opere di artisti contemporanei e potrete farvi tentare dai prezzi abbordabili.