La Fontana del Nettuno: simbolo del potere papale

Una fontana dalle dimensioni monumentali

In Piazza Nettuno, non lontano da Piazza Maggiore, si trova la Fontana del Nettuno che, come suggerisce il nome, raffigura Nettuno, Dio romano del mare. Date le dimensioni della statua, è stata soprannominata dai bolognesi al Zigant (il Gigante) in dialetto. La fontana fu costruita dallo scultore fiammingo Giambologna tra il 1563 e il 1566 per esaltare il potere papale. Non a caso fu commissionata dal cardinale italiano Pier Donato Cesi affinché potesse essere un simbolo di forza. Questa fontana incarna la similitudine tra Nettuno e il Papa: come Nettuno domina le acque, allo stesso modo il Papa domina il mondo.  

Costruita unicamente a scopo ornamentale, nel corso dei secoli fu utilizzata dai bolognesi come lavatoio: i venditori di ortaggi per lavare i propri prodotti e le lavandaie per lavare il proprio bucato. Dati gli usi inappropriati della fontana da parte dei cittadini bolognesi, nonostante la promulgazione di un provvedimento nel 1588 per fermare ogni tipo di atto vandalico, nel 1604 la fontana fu circondata da una recinzione che venne rimossa definitivamente solo nel 1888.

La fontana è stata oggetto di numerosi restauri dal 1708 al 2017 al fine di preservare la sua bellezza. Su una base di tre gradini, è posta una vasca marmorea dove l’acqua arriva grazie alla Conserva di Valverde, una cisterna per la raccolta delle acque, e al cui centro si trovano quattro ninfe marine della mitologia greca. Ai piedi di Nettuno, interamente in bronzo, si trovano quattro putti che simboleggiano quattro fiumi: Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio. 

Solo la statua ha un’altezza di 3,20 metri e un modello più piccolo, sempre in bronzo, è conservato al Museo civico medievale di Bologna.

La Fontana del Nettuno è oggi un punto di riferimento e luogo di incontro per i bolognesi e i turisti.