I territori ungheresi hanno visto la successione di numerosi popoli durante la storia, tra cui i Celti, i Romani e gli Slavi. Il paese è stato fondato durante il IX secolo, dopo la conquista del territorio da parte del principe e comandante Árpád. I confini ungheresi sono stati stravolti prima dall'avvento dell'Impero ottomano, poi quello austro-ungarico, mentre le frontiere definitive hanno finito per evidenziarsi solo con il trattato del Trianon nel 1920.
L'Ungheria presenta due tra i bacini d'acqua più famosi e grandi dell'Europa orientale: il Lago Balaton e il Danubio. Sebbene non disponga di aperture sul mare, in un certo modo si può dire che gli ungheresi abbiano il loro mare, Balaton. Questa immensa distesa d'acqua costituisce il più grande lago dell'Europa centrale ed è un fondamentale polo di attrazione turistica per tutta la zona della zona mitteleuropea. L'area ospita anche un importante parco naturale, con numerose specie endemiche di pesci e uccelli.
Il Danubio, secondo fiume più lungo d'Europa, prima di arrivare a Budapest, svolta di quasi 90 grandi dalla direzione ovest-est a quella nord-sud. Nell'ansa formata dal fiume è proliferata un'area particolarmente evocativa, teatro per secoli delle imprese di molti re ungheresi.
Continuando lungo il suo corso, il Danubio finisce per scorrere a Budapest, dividendola in due parti. La capitale nasce da tre antiche città: Buda, Pest et Obuda. La città magiara è un punto di arrivo ideale per un week-end prolungato ed offrirà ai curiosi un'eccellente proposta culturale. I differenti stili architettonici, pur nella loro diversità, formano un insieme sorprendentemente armonioso. A Budapest ci sono non meno di una quarantina musei e due superbi teatri d'opera.
Il Paese è celebre per i suoi bagni termali, che sono un vero e proprio passaggio obbligato! Se siete nella capitale stendetevi nella piscina dell'hotel Gellért, uno degli alberghi più famosi della città, celebre per il suo stile Art nouveau e i per i suoi bagni termali (H-1118 Budapest, Kelenhegyi ut 2-6, tél. : 466 6166). Anche altre impianti termali dell'Ungheria, comunque, meritano di essere visitati e invogliano a una deviazione del vostro itinerario nel resto del Paese.
L'Ungheria possiede una forte identità culturale e un popolo coeso, costituito per più del 90% dai magiari. La popolazione parla una lingua ugrofinnica peculiare di questo territorio e tipica di questa gente. Popolo fiero e tollerante, gli ungheresi hanno sempre il sorriso sulle labbra nonostante l'ininterrotta successione di periodi di grandezza e di decadenza del loro Paese. (testi a cura di Mattia Pramotton)
Budapest è una città ricca di mercati, nei quali potrete portarvi a casa qualche caratteristico souvenir magiaro. Il più grande di questi è il mercato centrale o Nagyvásárcsarnok, il mercato coperto più grande e antico della città. Entrando nel padiglione che lo ospita, verrete travolti da odori e colori spettacolari provenienti da centinaia di bancarelle tutte ben fornite di prodotti tipici locali. Troverete tantissime bancarelle di souvenir alternate a banchi dove vengono serviti piatti tipici ungheresi a prezzi modici.
Budapest è famosa anche per i suoi mercatini delle pulci, come Ecseri Piac. Collocato in una zona abbastanza decentrata della capitale è comunque considerato uno dei mercati delle pulci più importanti dell'Europa centrale, sia per la cura dei particolari sia per l'ampia fornitura. Ecseri Piac è un mercatino permanente in cui è possibile acquistare libri, cartoline, quadri, strumenti musicali e innumerevoli oggetti antichi di origine ungherese.
Dall'antipasto al dessert, la cucina ungherese vale da sola l'intero viaggio. Eredità di più culture, asiatica, turca ed austriaca, la gastronomia magiara ha come piatti nazionali diverse gustose leccornie. C'è ad esempio il gulasch (gulyas, una zuppa a base di manzo e verdure preparata anticamente dai mandriani della grande pianura ungherese) o il pörkölt (carne brasata, che può essere maiale, bue, vitello o pollo, aromatizzato con paprika e crème fraîche). Ancora, potete gustare il csirkepaprikas (pollo alla paprica), la halaszlé (zuppa di pesce) e il libamáj (foie gras).
In effetti, l'Ungheria è il secondo produttore al mondo di foie gras dopo la Francia. Il foie gras ungherese è generalmente servito alla griglia, accompagnato da cipolle fritte. Completano il tutto la salata (insalata) e le hortobagyi palacsinta, gustose crêpes che si possono mangiare dolci o salate.
Per quel che riguarda i dessert e più in generale il fine pasto, non potrete rimanere delusi con i dolci al formaggi bianco, le torte con le mele di Taban o i bignè con le pesche di Barbacs. Due sono poi i dolci nazionali: la torta Dobos, un soffice pan di spagna a più strati ripieno di crema al cioccolato e burro e ricoperto di caramello e il bejgli, una millesfoglie farcita con mele, noci o semi di papavero.
La reputazione dei vini ungheresi non è più da scoprire. Oggi l'Ungheria conta ben 22 regioni viticole che producono 450 eccellenti qualità di vino, tra cui il celebre Tokaji. Curiosità: gli ungheresi non bevono mai la birra dal boccale, perché questa abitudine ricorda loro il modo con il quale gli austriaci festeggiarono la vittoria sul loro Paese.
A grandi linee, le tradizioni ungheresi sono ancora ben radicate e presenti in un buon numero di regioni e di villaggi. Dato che nel corso della sua storia l'Ungheria ha subito numerose invasioni, intellettuali, artigiani e musicisti hanno tentato, durante questi secoli, di preservare e tentare di sviluppare una cultura e un comportamento tipicamente magiari. Questo tradizionalismo è ancora particolarmente evidente nell'arte popolare, tipica dei contadini e delle campagne.
Durante il XX secolo, fossero esse artiginali, musicali o di costume, le tradizioni sono andate pian piano scemando, nonostante l'arrivo dei contadini nelle città e i tentativi di normalizzazione durante il controllo sovietico. L'apparizione della televisione e lo sviluppo turistico hanno consentito un ritorno in auge, una rivitalizzazione, delle tradizioni ungheresi nel corso di questi ultimi anni.
In estate come in inverno, Budapest è la meta ideale per una scappatella romantica nel week-end. Il servizio alberghiero si è molto sviluppato in questi anni, in modo da rispondere al forte aumento di turisti. Non avrete che l'imbarazzo della scelta. La qualità della vita locale è piuttosto a buon mercato, soprattutto per quel che riguarda cibo e trasporti.
Grazie alla Budapest Card, è facile visitare la città spendendo poco: questa carta di riduzione permette un accesso gratuito ai trasporti, così come la visita a numerosi musei della capitale ungherese. La Budapest Card offre anche delle riduzioni di prezzo in certi bagni termali, ristoranti e negozi. Ci sono cinque versioni differenti, che vanno da 20 euro (per una validità di 24 ore) fino a 29 euro (per una durata di 72 ore). Questa carta può essere ottenuta via internet o negli uffici di informazione turistica, le agenzie di viaggio, gli hotel ed i musei.
Budapest non vi sembrerà mai così bella se deciderete di scoprirla arrivando sul Danubio, magari con una nave proveniente proveniendo da Vienna.