Principale porta d'ingresso del Paese, la città ha un fascino particolare. A confermarla come destinazione stimolante e giovane partecipano fattori diversi: dal patrimonio culturale alla movida notturna, senza tralasciare la sua ricca gastronomia e l'offerta alberghiera molteplice, la città conquista il favore di un pubblico internazionale. Merito anche dei numerosi collegamenti, che sui due aeroporti (l'europeo Atatürk e l'asiatico Gökçen) concentrano un largo pubblico: ne aprirà prossimamente un terzo, parte del grandioso progetto dell'amministrazione che include un terzo ponte e il tunnel sottomarino Marmaray. Con l'allargamento della rete dei trasporti sarà più facilmente visitabile anche la parte asiatica della città, trascurata dal turismo e sede di alcuni indirizzi - alberghieri e gastronomici - di nicchia.
Capitale della cultura europea nel 2010, Istanbul cresce dunque in un continuo confronto di modernità e antico. Sorprendenti i suoi quartieri, da esplorare a perdifiato fra passeggiate, assaggi gastronomici e un buon the o un salep (latto caldo vanigliato alla cannella). Il vostro tour potrebbe cominciare in tutta semplicità a Sultanahmet, la parte più antica della città e tuttora dominata dai monumenti di riferimento (la Moschea Blu i cui sei minareti fecero impallidire la Mecca, la sontuosa Santa Sofia, basilica bizantina convertita in moschea, ma anche la meno sfarzosa eppur incredibile Cisterna romana, emoziosante esempio di architettura sotterranea): immersa nel flusso turistico che la caratterizza, vive di un'atmosfera prevalentemente quotidiana.
Quando sarete stanchi di visitare la zona lasciatevi trasportare dal tram che collega Sultanahmet a Kabatas: dopo una sosta al Grand Bazar e all'immancabile mercato delle spezie vi sarà difficile resistere all'atmosfera suggestiva del ponte di Galata - occupato dall'alba al tramonto da pazienti pescatori - e non lasciarvi incuriosire dal quartiere che da Karakoy sale alla torre omonima.
E se Beyoglu è il punto di riferimento del nuovo alberghiero di tendenza (boutique hotel), è a Taksim e dintorni che le discoteche e i locali si accendono fino a tarda notte. Del resto a Istanbul la musica è una costante: dai bar ai locali più tipici, non vi sarà difficile capitare per caso nel mezzo di esibizioni con strumenti tradizionali. Per i vostri momenti di shopping, nelle vicinanze si trova l'Istiklal caddesi, la via della passeggiata del fine settimana. Poco lontano, il Pera Palace conserva il fascino dei tempi in cui ospitava i facoltosi passeggeri dell'Orient Express: riaperto nel 2010, è stato al centro di un fine restauro.
Immancabili, infine, il palazzo Topkapi - un imponente edificio di 70mila metri quadrati, sede dei sultani e museo -, e la porta della basilica romanica di san Salvatore in Chora (decorata con magnifici mosaici bizantini). Le yali (case) in legno costruite lungo il fiume possono essere osservate con una crociera sul Bosforo.
Comprate un biglietto e salite su uno dei numerosi traghetti che attraversano il Bosforo in direzione asiatica: gli scali principali da cui partire sono quelli di Eminonu, Kabatas o Bejta, la traversata non si protrae per più di 20 minuti. Avrete guadagnato un momento rilassante, magari sorseggiando un bicchiere di "sahlep" (il latte vanigliato aromatizzato alla cannella che servono a bordo a prezzi stracciati. Lo trovate anche in città ndr.), e un panorama particolarmente affascinante all'ora del tramonto. E di sbarcare su un lato di Istanbul, quello asiatico appunto, che resta ancora sconosciuto ai più, e merita. La soluzione è più vantaggiosa dell'attraversamento via ponte (il pedaggio è più caro del costo del biglietto), e ha il merito della novità.
Rispetto al lato europeo infatti, la costa asiatica si caratterizza per una maggiore tranquillità. Meno frenetica, collega i paesi che in passato erano abitati da pescatori: fra questi il pittoresco Kanlica (famoso il suo yogurt), Uskudar e la torre Maiden, il bosco di Beykoz (molto piacevole per mangiare all'aria aperta in piena tranquillità).
Un'altra destinazione da prendere in considerazione se disponete di un po' di tempo sono le isole dei Principi: situate al largo della città, nel mar di Marmara, sono una meta rilassante.
Esistono anche delle compagnie di aliscafi privati, più dispendiose dei traghetti istituzionali.
L'itinerario classico comprende l'immancabile Sultanahmet, il centro moderno di Taksim, l'affascinante Galata, il Grand Bazar per un'immersione nell'atmosfera colorata e commerciale della città. Per un soggiorno di un finesettimana o poco più, è una piacevole infarinatura: non dimenticate la Cisterna Romana (impressionante nella sua perfezione architettonica, conservata in buono stato), la Moschea Blu o il Palazzo di Topkapi e la Basilica di Santa Sofia (esempio del potere bizantino), ma neppure di passeggiare per la Istiklal caddesi (la via più frequentata della città), o di salire per le strade che attorniano la torre di Galata. Si trovano qui numerosi indirizzi dove fare sosta nelle ore serali, per un bicchiere o una cena, e le botteghe degli artigiani che ancora fabbricano a mano tipici strumenti musicali.
La città ha la caratteristica di aver conservato una suddivisione di professioni: incrocerete cosi' delle zone dominate dai ferramenta, altri da negozi di fotografia, quella appunto dei liutai o ancora la zona dei pescatori. Per quest'ultima basterà attraversare il ponte di Galata per accorgervene: popolato in superficie dalle canne da pesca, si anima al piano inferiore per la presenza dei numerosi punti ristoro che offrono a poco prezzo il pesce pescato.
Fra gli indirizzi di interesse culturale recentemente inaugurati, la galleria d'arte Istanbul Modern: affacciata sul Bosforo, potrete approfittare di una sua visita anche per godere della terrazza e del ristorante che ospita.
Dedicate un po' di tempo a farvi pulire, frizionare e massaggiare in un hammam: gli indirizzi non mancano. Se preferite un'atmosfera più tipica, sceglietene uno nella zona di Taksim: sono frequentati solo da turchi. La città vecchia brulica di turisti e un hammam in questo quartiere potrebbe rivelarsi un'esperienza molto diversa da quella in un locale affollato. Si trovano qui quelli più affascinanti dal punto di vista architettonico: il Cagaloglu, il Cemberlitas, il Suleymaniye, l'Aya Sofia solo per citarne alcuni.
Gli hotel di categoria più alta propongono sempre più di frequente un hammam al loro interno: il servizio è più raro nelle strutture di Sultanahmet, dove le regole urbanistiche non facilitano gli interventi sugli edifici storici (al fine di non comprometterne il valore).
Se il vostro è un soggiorno di piacere, fate che resti tale: scegliete i mezzi pubblici. La linea di tram che collega la zona di Sultanahmet al centro moderno è comoda e rapida: la sua frequenza vi permetterà di spostarvi agevolmente e di evitare il traffico che imbottiglia la città in particolare durante il giorno. In questa situazione, tassisti saranno i primi ad essere sgradevoli: alcuni vi rifiuteranno la corsa, altri vi faranno spendere decisamente di più ? in tempo e denaro ? del corrispondente tragitto in tram.
Il sistema di autobus è il più sviluppato. Scelto più dai locali che dai turisti, questo mezzo attraversa alcuni dei quartieri più caratteristici della città. La scelta del percorso puo' richiedere più tempo, ma l'itinerario sarà interessante.
Ugualmente pratici, oltre che in nessun modo soggetti al traffico cittadino, sono il Tünel (fra Karakoy e Galata, è una metropolitana sotterranea), la funicolare di Taksim (parte da Kabatas) e i traghetti (gli attracchi principali sul lato europeo sono quello di Eminonu, Kabatas, Bejta; Uskudar e Kadikoy sul lato asiatico). Da prendere in considerazione anche le linee metropolitane suburbane.
Non esiste alcun abbonamento, giornaliero o mensile. Verificate che i taxi abbiano in funzione un regolare tassametro, o accordatevi sul prezzo prima della corsa.
Maggiori dettagli nella sezione Come muoversi del nostro servizio su Istanbul.
Perfetta fusione della tradizione mediterranea e di quella asiatica, la cucina turca presenta numerose influenze e deve a questa promiscuità la sua grande varietà. Apprezzata dagli amanti di carne quanto dai vegetariani, è fiera di aver visto numerose specialità riconosciute a livello internazionale.
E' il caso del kebap, vittima tuttavia in Italia di confusione: lo spuntino giovane è in realtà il döner, apprezzato anche nella forma dürum (il pane arrotolato). A Istanbul, avrete il piacere di scoprire che il kebap è un vero e proprio piatto, proposto in diverse forme.
Difficile fare una lista esaustiva della cucina istambuliota. Fra le specialità che non potete mancare il simit (la ciambella di pane al sesamo contesa ai greci, che la chiamano koulouri), il börek (pasta sfoglia ripiena di formaggio, carne macinata, spinaci e verdure), la baklava (anch'essa oggetto di contesa con la Grecia, è un energetico dolce di frutta secca e miele).
Fra le bevande assaggiate il sahlep (latte vanigliato aromatizzato alla cannella servito caldo, è venduto in strada e ottimo per riscaldare durante l'inverno), e non rifiutate un bicchiere di raki (un'acquavite aromatizzata all'anice e menta) in compagnia...
Per una degustazione completa di specialità, ordinate un mezzé.
Consiglio scontato ma inevitabile, il Grand Bazar. Troverete qui ogni sorta di prodotti, tessuti, oggetti suscettibili di solleticare la vostra curiosità: il mercato ha in realtà perso parte della sua autenticità in alcuni punti (vi si vendono oggi oggetti che potete ritrovare in altri punti della città), ma conserva un fascino unico nella zona riservata al commercio delle spezie.
Qui si allineano banchetti di polveri e sapori provenienti da destinazioni lontane: dal curry indiano alle spezie egiziane, fino ai più vicini profumi turchi, l'indirizzo è una buona fonte di ispirazione per piccoli acquisti alimentari.
In alternativa, la città si offre senza difficoltà per momenti di shopping. I quartieri più antichi (Sultanahmet in particolare) sono il cuore delle botteghe turistiche: al centro delle vendite oggetti come lampade a olio, ceramiche, piatti decorati, narghilé,foulard di cotone, babbucce in simil pelle.
Per acquisti più autentici preferite i mercati: ce ne sono durante tutta la settimana e sono meno presi di mira dai turisti. Fra i molti, vi segnaliamo quello di Sali Pazari (il martedi a Kadikoy: chiamato anche Mercato delle Donne, è il più grande della città. Vicino alla moschea Sö?ütlüçe?me), il più popolare di Yesilkoy (mercoledi), quello di Findikzade (il venerdi), di Besiktas e Bakirkoy (il sabato), e per finire quello di Tarlabasi (la domenica).
Recentemente si stanno sviluppando infine i più moderni centri commerciali. Ce ne sono a Cevahir (Cevahir Shopping Center), Maslak (Istinye Park), Levent (Kanyon), Besiktas (Zorlu Center), Büyükçekmece (Outlet Park).
Per lo shopping da boutique preferite il quartiere di Beyoglu.