Della thailandese, si dice che sia una delle grandi cucine mondiali. Altrettanto raffinata e variegata che le sue grandi concorrenti europee: l'italiana e la francese. D'altronde che la Thailandia sia una paese di buongustai è praticamente una constatazione empirica. Bangkok, per esempio, è un'ode allo street food, ossia cibo venduto in bancarelle improvviate. Allineandosi dalle prime luci del mattino lungo le principali arterie, i banchetti di cibo scandiscono tutti i momenti della giornata. Colazione, pranzo e cena sono ovviamente un must ma i venditori ambulanti si fanno notare anche per gli eventuali spuntini del quotidiano.

I PROTAGONISTI. Le zuppe di noodles sono un grande classico ma anche gli spiedino di carne (pollo, maiale e manzo). Non mancano gli street food dedicati alla frutta, con mango e ananas freschi e - al nord del paese - si consumano anche il dessert "mango&sticky rice" con il frutto addolcito ulteriormente da del riso "sticky" imbevuto di latte di cocco.

Regina incontestata dallo street food di Bangkok è senza dubbio Chinatown. "Alla carte" le specialità thailandesi fortemente influenzate dalla gastronomia cinese. Frutti di mare, nem fritti, zuppe di noodle si contendono ogni metro del marciapiede.

DA SAPERE: sarebbe peccato privarsi dello street food facendo gli schizzinosi. Le norme igieniche possono sembrare meno severe che quelle applicate in Europa - o semplicemente la preparazione viene fatta alla vista di tutti - ma dopotutto i cibi sono più che ben cotti. Una perfetta soluzione per mangiarli con cuore sereno.