La più piccola delle isole del Golfo della Thailandia ha un solo sinonimo: l'immersione. Koh Tao infatti regna sovrana fra le località dove praticare il diving. Non che i fondali marini vi siano particolarmente reputati, come potrà confermare qualsiasi avvezzo dell'immersioni, soprattutto paragonati ad alcune località del Mare delle Andamane, ma l'isoletta della tartaruga è conosciuta per i prezzi assolutamente imbattibili che pratica per le sessioni, i battesimi e passaggi di grado nell'ambito del diving. Il risultato è che l'isola stessa, non molto grande con i suoi 21 chilometri quadri, vive al ritmo del mare, con un'atmosfera bon enfant e un pizzico rustica, che conviene a coloro in cerca di un tocco di Natura.
Una sola parola "diving". L'isola di Koh Tao si dedica completamente alle immersioni. Ci sono molti centri PADI e diversi hotel () si organizzano completamente attorno a questa attività. Se i fondali non hanno la bellezza dei loro vicini nel Mare delle Andamane, sono tuttavia gradevoli sopratutto per dei principianti. Il prezzo è la qualità essenziale: Koh Tao è una delle destinazioni "diving" meno care della zona, disponendo di infrastrutture complete e di istruttori competenti.
Poco da vedere sull'isola di Koh Tao che annovera soprattutto qualche punto panoramico da cui ammirare il tramonto: la Nangyuan terrasse nella sua punta nord o un belvedere al centro dell'isola organizzato con bar panoramico.
L'isola di Koh Tao è collegata alla Thailandia continentale e a Koh Samui, dove si trova l'aeroporto più vicino, con due collegamenti giornalieri, in catamarano. Nel mese di marzo e aprile, prima della stagione delle piogge, la meteo può essere poco clemente. Per coloro che soffrono di mal di mare conviene munirsi delle apposite medicine: con il vento, il catamarano fa dei bei salti.
Rari sono coloro che passano a Koh Tao senza provare almeno un'immersione. Tuttavia, coloro che avessero previsto una breve escursione sull'isola, dello stile un tuffo e via, in fine vacanza, tengano presente che è assolutamente poco raccomandato, e qualsiasi monitore di diving che si rispetti non vi permetterà di farlo, di prendere un'aereo tra le 24 e 48 ore dopo un'immersione (per ragioni legale alla pressione interna). Per una tappa finale su Koh Tao, quindi, calcolare almeno 3 giorni prima del proprio ritorno in aereo, qualora si volesse tentare il diving.
La scelta è ampia: curry verde, verdure, riso fritto, zuppa, piatto di legumi ecc... Non dimenticate di gustare anche il famoso pad thailandese e il somtom (insalata di papaia verde), più o meno speziato a seconda dei ristoranti. Qui ognuno sceglie una pietanza e poi tutti condividono i piatti.
In tradizione isolana, poi, ai piatti tipici si aggiungono pesce, calamari, gamberi, cucinati semplicemente sul barbecue.
Poco artigianato su Koh Tao, anzi quasi nullo. La maggior parte delle boutique si trova nel villaggio e porto di Mae Haad. Qui niente belle sorprese, anzi. Una sfilza di negozietti si allineani, tutti uguali. Proponendo paree, pinne, costumi da bagni e pseudo-artigianato.