La Spagna vanta un patrimonio culturale davvero impressionante: sono moltissime le città storiche, i monasteri, le cattedrali, i castelli moreschi e i musei di fama mondiale che ospita il territorio.
I villaggi bianchi dell'Andalusia, la mitica Costa Brava e il parco divertimenti Porta Ventura (al sud di Barcellona) sono esempi delle tantissime possibilità che offre il territorio spagnolo a livello turistico. Due bei percorsi nel sud della Spagna sono la Ruta del Jamón (o "percorso del prosciutto") in Extremadura, e la Ruta del Califato (o "percorso del califfato") che unisce le città di Cordoba e Granada. Se invece preferite i paesaggi di montagna, altri poli di attrazione sono i Picos de Europa (i "Picchi d'Europa" di Asturias, León e Cantabria), la stazione sciistica della Sierra Nevada (una delle migliori dell'Europa meridionale) o un viaggio sulle orme del Don Quijote in Castiglia-la-Mancia. Non possono mancare la visita a città storiche della Castiglia e León, così come la degustazione dei vini della Rioja e delle specialità dei Paesi Baschi. Scoprite i misteri e le leggende di Murcia e non perdetevi la Festa di San Fermín a Pamplona, la tradizionale corsa con i tori famosa in tutto il mondo.
Il Cammino di Santiago, pellegrinaggio famoso in tutto il mondo, è sicuramente una delle ragioni che ogni anno spinge migliaia di turisti a visitare la Spagna. Percorribile a piedi, a bicicletta o a cavallo, il Cammino Francese è l'itinerario più importante e famoso tra quelli che portano alla Cattedrale di Santiago de Compostela, ma ne esistono molti altri. Il Cammino di Santiago, che negli ultimi decenni è tornato in auge, sta diventando purtroppo occasione di turismo barato, per cui i turisti desiderosi di viaggiare a basso costo approfittano dei vantaggi economici di essere pellegrino per alloggiare negli ostelli del percorso. Tuttavia, per chi desiderasse intraprendere quest'avventura in chiave religiosa o alla ricerca di sè stesso, è sicuramente un'ottima occasione per immergersi nella natura e nella cultura di ogni territorio attraversato dal Cammino.
Non è un caso che la Spagna sia la seconda destinazione turistica a livello mondiale (la prima è la Francia), grazie soprattutto al suo clima privilegiato. È nato qui il turismo moderno con le prime stazioni termali e conosciuti gruppi alberghieri come Riu, Barcelo, Iberostar o Melia, originari di Maiorca. Bisogna riconoscere che la costruzione di complessi turistici a bordo spiaggia durante gli anni '70 ha avuto un impatto negativo su alcuni paesaggi naturali della costa spagnola: ne sono esempio Benidorm, Lloret de Mar, Torremolinos e la Playa de las Américas. Le isole Baleari (Mallorca, Ibiza, Formentera e Minorca), invece, sono esempio di una riuscita armonia tra natura ed edilizia, con le sue cale e le acque turchesi. Bagnate dall'Oceano Atlantico, le 7 isole canarie (Tenerife, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Gomera, El Hierro e La Palma) vantano un'incredibile diversità di paesaggi vulcanici e un clima primaverile durante quasi tutto l'anno. Le grandi città come Barcellona, Madrid, Siviglia e Valencia, invece, sono ideali per chi desidera fare un city break.
Dire che in Spagna si parla lo spagnolo è alquanto riduttivo. Il castigliano è la lingua ufficiale, ma ne esistono altre tre co-ufficiali (catalano, basco e gallego) e altre lingue e dialetti non ufficiali.
Meglio evitare di parlare di temi sensibili come il franchismo, l'ETA o l'ansia d'indipendenza della Catalogna.
A seconda della regione, gli inverni possono raggiungere temperature abbastanza rigide, mentre l'estate può essere estremamente calorosa, soprattutto in Andalusia. Per molti viaggiatori, l'autunno e la primavera rappresentano il momento migliore per visitare il Paese.
Se volete sfuggire al caldo e all'orda di turisti, consigliamo di visitare le Asturie, la Galizia, Cantabria o i Paesi Baschi. Se il turismo di massa è l'unico problema, invece, potrebbero risultarvi interessanti anche regioni meno conosciute come l'Estremadura, l'Aragona, la Castiglia y León, la Rioja, la Navarra o la Murcia.
A meno che non andiate in Spagna appositamente per l'occasione, la Settimana Santa è un periodo da evitare, soprattutto in Andalusia, per la difficoltà di muoversi e trovare alloggio.
Vivete all'orario di un vero spagnolo: non pranzate prima delle 14 e non cenate prima delle 21. Sappiate che la maggior parte dei negozi chiude dalle 14 alle 17, ma che riaprono fino alle 20/21 di sera.
Gli amanti del trekking possono scegliere tra il deserto di Tabernas (in Andalusia) o quello di Bardenas Reales (a Navarra), oppure i numerosi parchi nazionali presenti sul territorio. Addentrarsi nei luoghi più remoti della Spagna è sicuramente il modo migliore per scoprire in prima persona la cultura di ogni regione.
In vista dell'estate, la Costa Brava o la Costa del Sol sono sicuramente una scelta azzeccata, così anche come le isole Canarie e le Baleari.
Feste e sagre sono numerose durante tutto l'anno, molte di origine religiose. Potrete assistere alla Fiera del Cavallo (una delle più importanti e frequentate dell'Andalusia) e alla Festa della Vendemmia di Jerez de la Frontera, al Festival Internazionale della musica e della danza di Granada e al quello della chitarra di Cordoba. Cadice, invece, ospita uno dei più importanti carnevali di tutta Spagna.
Sappiate che in Spagna, così come in altri Paesi, non è Babbo Natale quello che porta i regali la notte del 24 dicembre, bensì i re magi il giorno dell'Epifania.
Da notare: la tradizione popolare della tauromachia si celebra da aprile a settembre anche se non è un spettacolo diffuso in tutta Spagna. La Galizia, le Asturie, l'Aragona, le Canarie e la Catalogna, ad esempio, non hanno dimostrato interesse verso la corrida e in alcune di esse è già stata proibita. L'Andalusia, invece, è una delle culle principali di questa tradizione.
Un giorno di tapas è il modo migliore per calarsi nella cultura spagnola e scoprire una specialità gastronomica che iniziò a degustarsi all'inizio del XVII secolo. Tra le più tipiche, le patatas bravas (patate fritte ricoperte da una salsa piccante), le croquetas (crocchette ripiene di carne, pesce, funghi, ecc) e la tortilla (frittata di patate e cipolla). La gastronomia spagnola è molto di più di paella e sangría. Ogni regione ha infatti le sue specialità territoriali: in quelle che costeggiano il Mediterraneo, come in Catalogna, i piatti si preparano con olio d'oliva e aglio, con l'aggiunta di pesce, verdure, e soprattutto pomodori. Nella cucina della Galizia e delle Asturie, invece, prevale il pesce e i frutti di mare. Nei Paesi Baschi, molte pietanze sono a base di baccalà, salato, disseccato o ripieno. Da non perdere quello alla vizcaína, piatto tradizionale della gastronomia basca, ricoperto da una salsa a base di pomodori, peperoni, aglio e cipolla. La Spagna è anche conosciuta per i suoi famosi prosciutti, soprattutto per quello serrano e quello iberico o pata negra.
La Spagna è uno di quei Paesi dai quali abbiamo il piacere di portare a casa souvenir autentici, a differenza di quei negozi dove ogni turista acquista sempre gli stessi oggetti. Al crocevia di civiltà, l'Andalusia in particolare è piena di idee artigianali. Sono famose le ceramiche, realizzate da artigiani che si ispirano alla tradizione musulmana, ma anche chitarre, abiti da flamenco, ventagli e nacchere. Siviglia, invece, è conosciuta per la sua mantilla, abito in seta o in pizzo che viene indossato dalle donne durante la Settimana Santa. Quanto a Cordoba, è famosa per il suo artigianato in pelle e per i suoi gioielli. Per delle belle perle, direzione Mallorca.