A nord est, ad un'ora di strada dal nuovo aeroporto internazionale di El Catey, si trova la magnifica penisola di Samana, senza dubbio uno dei luoghi più belli dell'isola. E questo per due ragioni principali. In primo luogo, Samana è stata salvaguardata, relativamente bene, dallo spirito di conquista degli imprenditori immobiliari: gli hotel conservano, generalmente, dimensioni ragionevoli e l'approccio con gli abitanti resta autentico. In secondo luogo, il suo clima, più umido rispetto al resto del paese (evitate la stagione delle piogge tra settembre e novembre), dà luogo ad una vegetazione fitta e molto verde. Le spiagge estendono la loro sabbia fine per chilometri, una lunga linea bianca che delimita il blu del mare ed il verde delle palme da cocco. Un vero e proprio paradiso.
Concentrato di autenticità, Santa Barbara de Samana, la capitale regionale, è stata fondata alla fine del XIX secolo da alcuni schiavi americani liberati. Per quanto riguarda le escursioni, potete offrirvi una gita o una passeggiata a cavallo per ammirare la bellissima cascata di El Limon, situata a 14 km da Las terrenas, nonchè i magnifici panorami dall'alto dei crinali. Durante il tragitto si imboccano piccoli sentieri che attraversano la foresta tropicale. Al ritorno, pranzate in case private presso i membri di un'associazione di sviluppo regolata dai principi dello sviluppo sostenibile e del turismo equo. Potete anche fare un'escursione, di una o più giornate, nel parco di Los Haitises (208 km²), o visitare le piccole città di Las Galeras o Las Terrenas, che si affacciano su graziose spiagge. Ma il must resta l'osservazione delle balene che giungono in massa nella baia di Samana, tra il mese di gennaio ed il mese di aprile. Insomma, ci sono molte belle cose da vedere nella regione!
Il parco nazionale di Los Haitises, una specie di baia di Halong dominicana, ha la particolarità di offrire strane formazioni calcaree che emergono dal mare. Ci sono 700 piante vascolari nella foresta subtropicale umida ed isolotti che ospitano grotte ornate da vestigia precolombiane della civilizzazione degli indiani taino. Si visita in barca.
La più bella escursione da fare è certamente l'osservazione delle megattere. Infatti, tra il mese di gennaio ed il mese di aprile, centinaia di queste approfittano delle calde acque della baia di Samana per partorire. Prima di andarsene di nuovo verso le acque pescose della Nuova Inghilterra e della Groenlandia, passando per Terranova.
Una valigia estiva: vestiti leggeri di cotone, scarpe aperte, pantaloncini, camice, magliette... senza dimenticare il costume da bagno, oltre a vestiti pesanti e scarpe da escursione per le passeggiate in montagna. Un impermeabile leggero è utile durante la stagione delle piogge (da maggio a luglio).
Eredità del Benin, il vudù viene praticato ancora oggi. La tradizione è ricca di leggende tanto che, a volte, è meglio evitare di coinvolgere gli animi sensibili!
Ricca e speziata, la cucina dominicana è il frutto delle influenze successivamente creole, europee ed africane. Farinacei (riso, patate dolci, banane "plantain"), pesce e crostacei nonché frutti tropicali sono gli alimenti base. Gli spezzatini (il mondogo, sancocho), la carne di capretto ed il pesce cotto nel latte ne costituiscono degli esempi.
Gioielli di ambra (resina scura solidificata) o larimar (pietra azzurra), oggetti in pelle, in vimini, pitture naïf, eredità degli indiani taino, CD di merengue e di bachata, sigari, vaniglia liquida, marmellata, rum e caffè sono i principali souvenir che potete portare a casa. Se ne trovano ovunque, sulle spiagge e sui mercati locali, soprattutto.