30 metri di altezza, 28 metri di larghezza, un peso di 1145... Inizialmente prevista per la celebrazione del centenario dell'indipendenza del Brasile nel 1922, la statua del Cristo Redentore, opera del brasiliano Heitor da Silva Costa e del francese Paul Landowski, fu finalmente inaugurata nel 1931 dopo cinque anni di lavori. Posto a 710 metri di altitudine in cima al Morro Corcovado, il "Monte Gobbo", e della foresta di Tijuca, il Cristo è visibile ovunque, di giorno e di notte, e le sue braccia aperte sembrano allo stesso tempo proteggere la città ed accogliere gli stranieri. Solo le nuvole, pronte ad arrampicarsi sul rilievo, lo nascondono a volte agli occhi dei Cariocas e dei visitatori. Il Corcovado è raggiungibile grazie ad un trenino rosso che parte dalla stazione di Cosme Velho. Questo treno a cremagliera, inaugurato nel 1884, fu il primo ad essere elettrificato nel 1912. Da allora, ha sempre salito coraggiosamente la montagna attraverso la foresta di Tijuca che, ogni tanto, lascia intravedere uno scorcio dell'incantevole panorama a 360° che si svela in cima al belvedere. Nel basso Corcovado, il Lagoa Rodrigo di Freitas merita una gita di fine settimana quando i Cariocas vi passeggiano in famiglia e noleggiano i patos, pedalò a forma di cigno. Sulle sue isole si trovano numerosi club privati ed il vicino ippodromo ospita l'esclusivo Jockey club di Rio. La strada che scende dal Corcovado verso Lagoa attraversa la foresta atlantica di Tijuca offrendo splendide vedute (Vista Chinese e Mesa do Imperador) su Rio de Janeiro. In estate, i Cariocas vi si recano per rinfrescarsi, fare il bagno nelle cascate e fare pic-nic sotto gli alberi. Alcuni preferiscono l'ombra delle palme reali del Giardino Botanico (Jardim Botânico) situato vicino a Lagoa ed ai suoi graziosi patos. I semi di queste palme bisecolari alte 30 metri sarebbero stati importati dall'isola Maurizio da un marinaio portoghese prigioniero dei francesi.