Un arcipelago incantevole dalle sfumature verdi, blu e nere, circondato da crateri, laghi e grotte.
Disseminate di fiori, le Azzorre incantano, come un tesoro della natura ancora custodito, intatto, come se ne vedono pochi oggigiorno. Le escursioni o l'osservazione delle balene vi stupiranno. L'ospitalità dei suoi abitanti resta sorprendente, senza eguali, ovunque voi vi troviate. Non dimenticate che qui vi trovate in una regione indipendente del Portogallo, un Paese meraviglioso con un grande senso dell'accoglienza e una voglia di festa: nelle Azzorre durante l'estate, ci sono festival di canti e balli quasi tutti i giorni.
Le principali attività economiche delle Azzorre sono l'agricoltura, la pesca, la produzione del latte e ovviamente il turismo, in cui una grande percentuale della popolazione è impiegata. Geograficamente, le Azzorre si suddividono in nove isole che a loro volta si schierano in tre gruppi: Il gruppo orientale (Grupo Oriental) di São Miguel, Santa Maria e gli isolotti Formigas; Il gruppo centrale (Grupo Central) di Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial; Il gruppo occidentale (Grupo Ocidental) di Flores e Corvo. La loro nascita è dovuta alla fuoriuscita di lava dalla crosta oceanica ed è di formazione relativamente recente, pertanto, le isole sono di origine vulcanica. Le Azzorre godono di un clima subtropicale marittimo grazie anche alla Corrente del Golfo, che contribuisce a mitigarvi la temperatura del mare.
Fu probabilmente Gonçalo Velho, al servizio di Enrico il Navigatore, a riscoprire le Azzorre, nonostante questo non sia accertato. In un'opera di Thomas Ashe del 1813, Una storia delle Azzorre, l'autore identifica lo scopritore con un fiammingo, Joshua Vander Berg di Bruges, che fece approdo nell'arcipelago durante una tempesta durante il viaggio verso Lisbona; Vander Berg afferma tuttavia che furono i portoghesi a esplorare l'area e a reclamare il possesso delle isole Azzorre per il regno del Portogallo, fatto che avvenne nel 1432. Nel 1976 le Azzorre furono proclamate Regione Autonoma e i distretti soppressi.
Curiosità sulle Isole Azzorre: sapevate che c'è una piramide sommersa dalla sabbia nel tratto di mare delle Azzorre compreso tra l'isola di Terceira e quella di San Miguel? La scoperta è merito di un armatore portoghese che mentre navigava in zona si è reso conto che il suo sonar digitale aveva rilevato l'esistenza sul fondo di questo curioso rilievo del tutto regolare nella forma. La piramide delle Azzorre non ha solo la base quadra ma è del tutto definita e alcune fonti informano che risulti essere perfettamente orientata verso i punti cardinali come la Piramide di Giza. Un'opzione potrebbe far risalire questa piramide ad una lontanissima civiltà di migliaia di anni fà insediata proprio alle Isole Azzorre quindi molto prima della loro scoperta che risale invece all'inizio del XIV secolo.
I cetacei : delfini balene ed orche sono uno degli spettacoli più suggestivi da non perdere alle isole azzorre scoprite tutto su balene delfini alle Azzorre.
Certamente alle Azzorre non passerete le ore a fare shopping. Ad ogni modo, i copriletti intessuti a mano di São Jorge meritano la visita dell'isola. E poi non li ritroverete mai uguali dal vicino. Stessa cosa dicasi per i vini di Pico serviti al tavolo degli zar della grande epoca. I negozi sono aperti dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00, dal lunedì al venerdì, con chiusura il sabato pomeriggio e la domenica.
Una pentola di pollo, mailale, e manzo, accompagnata da cavoli o patate interrate per quattro ore nel suolo che emana forti fumi di gas sulfureo... E' pronto! Il cozido, bollito tipico delle Azzorre, è appena stato cotto nella terra calda di Furnas nell'isola di São Miguel.
Per quanto riguarda São Jorge, questa è, rinomato per il suo formaggio a denominazione d'origine controllata "Queijo São Jorge" Lavorato esclusivamente con il latte di mucca, può arrivare a pesare 7 kg. Generalmente, nelle Azzorre si mangia "l'açorda", una zuppa a base di acqua, sale, grasso di maiale e di pesce. Senza dimenticare che le preziose acque dell'arcipelago offrono una vasta gamma di pesce da grigliare (sardine, merluzzo...) e una grande varietà di frutti di mare e crostacei (aragoste, cicale di mare, balani...).
A proposito delle bevande, trovate i vini locali, la birra (à São Miguel), i liquori di frutta e l'acquavite.
Pochi lo sanno ma le isole Azzorre sono l'unico paese produttore di tè , chà in portoghese, in Europa. Si tratta di una produzione di ottimo livello. L'unico produttore è "piantagioni di tè Gorreana" che dal 1883 sull'isola di Sao Miguel si dedica a questa attività e che da 5 generazioni mantiene le tecniche più tradizionali di coltivazione.
Il culto dello Spirito Santo, molto diffuso nell'isola di Terceira, si pratica in tutto l'arcipelago la quinta domenica dopo Pasqua. La gente elegge il suo imperatore caritatevole che nutre i poveri e li protegge dai pericoli del vulcanesimo. Segue la "tourada a corda", uno spettacolo di tauromachia che si svolge all'interno dei villaggi.
L'arcipelago delle Azzorre è una di quelle mete turistiche dal nome mitico, che fanno parte più del nostro immaginario piuttosto che dei nostri appunti di viaggio, meglio conosciute per le loro caratteristiche metereologiche che per le loro offerte turistiche. Eppure Sao Miguel, l'isola più grande, farebbe andare in estasi qualunque viaggiatore. Ci si reca lì principalmente per lo splendore del paesaggio e per le sue rarità geologiche.
Meglio munirvi di un impermeabile e di un pullover, anche in estate.
Programmate bene i vostri itinerari: i giorni e gli orari di collegamento tra le isole richiedono una certa organizzazione.