I Tuamotu hanno per molto tempo abitato il regno esclusivo dei sub che qui possono scoprire una fauna straordinaria. Da qualche anno Rangiroa, Manihi, Tikehau e Fakarava, per citare solo alcune delle isole che possiedono delle infrastrutture turistiche, si stanno aprendo a poco a poco al turismo balneare più ampio.
Le gallerie d'arte e i curios (negozi di artigianato locale) di Tahiti vendono prodotti di ottima qualità. Non perdetevi il mercato centrale di Papeete, che offre la più grande varietà di negozi di artigianato locale.
Le statuette in legno scolpito, copie di tiki o di guerrieri, sono direttamente ispirati all'arte polinesiana. Tra i souvenir: oggetti decorativi e gioielli in avorio, collane di conchiglie (riflesso della tradizionale ospitalità tahitiana), conchiglie da collezione, dalle più diffuse alle più rare che troverete a Papeete, oli e cosmetici a base di monoï, famosi cappelli di paglia intrecciati con foglie di cocco o di pandano, parei, ovvero rettangoli di tessuto stampati con motivi tradizionali che le donne annodano in vari modi (i più belli si trovano nei negozi specializzati del centro di Papeete). Potete comprare anche la vaniglia (circa 1 euro a baccello). Se inoltre vi piacciono le perle nere incastonate o meno in un gioiello, sappiate che ce ne sono per tutti i budget e che a Tahiti il rapporto qualità-prezzo è imbattibile. Chiedete consiglio a uno specialista. Per fare buoni affari cercate perle rotonde di categoria B o C (a partire da 130 euro). Calcolate circa 20 euro per una perla di categoria inferiore.
I negozi sono aperti dalle ore 7:30 alle ore 17:00 dal lunedì al sabato.
Sulle isole Tuamotu ci sono pochi negozi, tranne nei grandi alberghi, ma l'arcipelago è il regno privilegiato della perla nera, che si compra a buon mercato direttamente dai produttori.
La principale specialità polinesiana è del pesce crudo marinato nel succo di limone verde e insaporito con il latte di cocco. Altri piatti gustosi: gli spiedini di mahi mahi o di pesce spada, l'aragosta alla vaniglia delle isole, il varo (crostaceo lungo molto gustoso), i gamberetti (d'acqua dolce) piccanti al curry o a una salsa americana... Un grande momento gastronomico da non perdere: il tamaaraa, banchetto tradizionale tahitiano organizzato regolarmente dagli alberghi. In un forno scavato nella terra, gli alimenti, coperti con foglie di banano, sacchi di iuta e sabbia, cuociono lentamente per tre o quattro ore. Maialino da latte, pollo, pesce, fafa (foglie di taro), uru (frutto dell'albero del pane), fei (banane rosse) e poe (dessert a base di papaya cotta, amido e latte di cocco) vengono serviti al grado di cottura che volete. Ma il primo premio va ovviamente ai frutti esotici: pompelmi, piccoli limoni verdi (lime), banane, ananas, manghi innestati, avocado e altri meloni hanno un sapore incomparabile. Potrete provare anche ristoranti francesi di ottima qualità: la carne è squisita, i formaggi e i vini molto vari. Per quanto riguarda i ristoranti cinesi, numerosi in Polinesia, sono considerati tra i migliori del mondo.
Un locale famoso per la cucina tradizionale e familiare: Chez Pauline, la più antica locanda di Moorea, situata nel villaggio di Afareaitu. Un albergo incredibilmente affascinante in una superba casa in stile coloniale.
Tra le varie attività nautiche proposte da tutti i grandi hotel, non perdetevi la mini crociera in barca a vela (spesso si tratta di catamarani) durante il giorno o al tramonto. È il modo migliore per contemplare dalla laguna i meravigliosi panorami insulari. Potete anche noleggiare una barca a vela con o senza skipper. Se sognate un soggiorno polinesiano al 100%, scegliete una sistemazione presso gli abitanti: vi proporranno di alloggiare in un fare dal tetto vegetale in riva alla laguna. È il modo migliore per entrare nel cuore della vita tahitiana (informazioni e indirizzi presso l'ufficio del turismo di Papeete).