La prima città portuale europea difficile da classificare. Il fascino è comunque immediatamente evidente e diventa facile trovare un carattere deciso senza equivoco a questa città che è stata completamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Si assiste quindi a un balletto architettonico, con una conformazione urbana che si staglia verso il cielo in forme improvvisate. Sull'esempio di New York, Rotterdam comprende anche una piccola parte dove si allineano abitazioni tipiche che si affacciano sul fiume Maas. È qui che si concentra la maggior parte dei ristoranti, bar e altri coffee shop, frequentati principalmente dai turisti. Al calare della sera la Manhattan europea svela tutto il suo fascino. L'illuminazione notturna colpisce gli edifici colorati riflettendone i colori nell'acqua. Questo rappresenta il momento ideale per imbarcarsi a bordo di una navetta fluviale, sia per una breve escursione che per la visita del gigantesco porto per containers. Per godersi pienamente la città, abbandonate i veicoli a motore e inforcate una bicicletta come usano gli abitanti del posto.
La viuzza Witte de Withstraat è un'arteria commerciale dal carattere deciso: non è a caso chiamata dagli locali Hipster Street.
Per orientarsi nella città, recatevi accanto al Museo Marittimo nel quartiere di Leuvehaven, dove è possibile imbarcarsi a bordo delle piccole imbarcazione fluviali. A tutta velocità o in totale serenità, sono la soluzione ideale per orientarsi, divertirsi e guardare le forme azzardate degli edifici di Rotterdam.
A chi manca ama i parchi ed il verde, poi c'è Parkhaven, dove svetta la torre Euromast.
Come la sua "collega" Amsterdam, Rotterdam mette a disposizione dei visitatori numerosi edifici interessanti dal punto di vista culturale. Si pensi ad esempio al Kunsthal Museum, unicamente ricettacolo di mostre temporanee variegate, dove le arti si mescolano. Più convenzionale è invece il Museo Boijmans, ospite di numerose opere di pittori di fama internazionale, come Magritte, Dalí o Rubens. Coloro a cui piace l'originalità potranno recarsi sul viale Blaak dove si trovano le case cubiche, alloggi atipici che hanno la funzione principale di creare una foresta nel centro della città. Non esitate a recarvi dalla parte di Wilheminakade per ammirare l'hotel New York. Si tratta di una delle pochissime costruzioni antiche della città. Situato sulla sponda del fiume Maas, presenta un'infrastruttura e un design di un tempo, con arredi particolarmente ben scelti.
Noleggiate una bicicletta! Lasciate perdere l'automobile, non è affatto conveniente. La città si scopre molto bene a piedi. Sappiate che i collegamenti ferroviari Thalys hanno offerte particolarmente interessanti, che consentono di ottenere dei biglietti a prezzi ridotti.
Si sconsiglia di frequentare i coffee shop per poi portare erba in Italia. I controlli doganali, a sorpresa o di routine, sono molto rigidi: fanno pagare a caro prezzo il trasporto di droga. E' da notare che la maggior parte degli abitanti di Rotterdam non vedono di buon occhio le orde di turisti che vengono a inondare le strade.
Quanto al meteo, evitate l'inverno rigido ed optate invece per la stagione soleggiata: le passeggiate potrebbero rapidamente rivelarsi deprimenti in caso di pioggia o nubi incessanti.
A Rotterdam si possono mangiare ottime crocchette, piccole e ripiene ai funghi. La città ha saputo sfruttare la propria diversità culturale, suscitando un certo fascino per tutto ciò che è innovativo, di tendenza. Ci sono quindi numerosi ristoranti internazionali: impossibile non trovarne lungo il proprio cammino. Citiamo, ad esempio, il Bazar, dalle spiccate tendenze orientali, con arredo curato ed ottimi piatti. I formaggi olandesi, come il Gouda, sono da divorare senza moderazione.
La città è uno dei bastioni della cultura europea d'avanguardia, dove troverete numerosi oggetti artistici o souvenir di mostre da portare a casa. Troverete libri a palate su grandi pittori, scultori, visionari. Potete anche comprare indumenti a Hipster Street (dove i prezzi, però, sono quasi proibitivi).