Cannabis, canali, bici, arte, formaggio, tulipani e mulini: quanti stereotipi sui Paesi Bassi! Ma come la pizza per gli italiani, o la baguette per i francesi, sono anche queste le ragioni a spingere tanti turisti nel bellissimo paese arancione, che ha vinto la sua lotta con le acque, le quali hanno dato tanta fortuna a commercianti, navigatori ed artisti.
Chi ha conosciuto gli olandesi sa che presentano un mix tutto particolare di rigore protestante, tolleranza e anche stravaganza. Guardando i dati economici, le persone in forma e la vita culturale, sembra che la loro ricetta funzioni. Per conoscerla, si può iniziare dalle città principali: Amsterdam, Rotterdam, L'Aia. E poi andare anche oltre.
Iniziamo da Amsterdam, città bella e sfacciata. Ai tavoli dei suoi caffé si possono trovare l'uno accanto all'altro, senza problemi: il turista, il ragazzo punk, l'uomo d'affari. Oltre ai coffee shop e alle vetrine delle prostitute, che tanti occhi attirano, il Rijksmuseum (tempio dell'arte di Van Gogh recentemente ristrutturato) rimane un grande magnete per il turismo internazionale. Da non perdere nemmeno lo Stedelijk Museum, dedicato all'arte moderna e contemporanea.
Chi vuole qualcosa di più, comunque, non resterà certamente deluso da Amsterdam (e dai suoi abitanti). Volete l'estremo? A voi la scelta tra sesso, droga e museo della tortura. Non dormite mai? Questa città fa per voi: i bar per bere una birra tradizionale fino a tardi non mancano, così come le più belle piste da ballo per la musica electro. E poi ci sono le biciclette, ideali per scoprire la città e le distese verdi dei polder, i campi sottratti alle acque del mare.
Anche Rotterdam si afferma con una sua personalità ben precisa, e non certo da ieri. Alla fine della guerra, quando si doveva ricostruire tutto, la città imboccò uno stile decisamente fuori dagli schemi. Ancora oggi, continua mostrare audacia nell'architettura, come si può osservato nel mercato coperto, aperto molto recentemente, e in altre edifici della città.
E che dire di Maastricht, associata dai più al trattato europeo che porta il suo nome? È una piacevole realtà studentesca. Non troppo turistica, essa è comunque rimane la città più antica dei Paesi Bassi. Dopo le realtà urbane, comunque, vanno visitate (in bicicletta!) le verdissime campagne olandesi, popolate di mulini e tulipani. Certo, questi paesaggi danno il loro meglio tra la primavera e l'estate. (da un testo francese di Constance Balland)
La maiolica (tra cui il famoso blu di Delft),i costumi tradizionali o i tipici zoccoli fanno parte di souvenirs veramente tipici, a volte un po' kitsch. I golosi potranno acquistare formaggio Gouda stagionato, piuttosto raro in Italia.
Dal XVI secolo, Amsterdam è considerato uno dei principali centri dei diamanti nel mondo. I prezzi non sono più economici rispetto ad altri posti, ma la tecnica di taglio è impeccabile. Abbondano anche i mercati alimentari, dei fiori e i mercatini dell'antiquariato. Questi consentono di immergersi velocemente nell'atmosfera delle città.
I negozi sono aperti dal lunedi al sabato dalle 8:00 alle 18:00, eccetto nelle grandi città dove sono aperti 7 giorni su 7, talvolta fino alle 22:00.
Nel Nord del paese e intorno ad Amsterdam, la zuppa di cavolo Alkmaar o la zuppa di formaggio sono servite tradizionalmente come antipasto. Per quanto riguarda il piatto principale, assaggiate i crauti olandesi e le anguille affumicate. Lo stamppot è un purè di patate con cavolo o indivia, accompagnato da salsicce affumicate o spezzatino di maiale.
Circondata dal mare, la provincia del nord utilizza molto il pesce: aringhe crude, sgombro fritto, rombo o sogliola fanno parte dei piatti abituali. Le cozze, piatto molto popolare, vengono cotte nel vino bianco con cipolle e porri, quindi servite con patate fritte.
Gli olandesi prediligono consumare una ricca colazione e un pranzo frugale : a mezzogiorno spiluccano aringhe fresche o un broodje (piccolo panino con carne e verdure fresche).
La bicicletta è una vera e propria istituzione olandese. Su Internet circola una classifica secondo cui i Paesi Bassi sarebbero il primo paese per densità di bici per abitante (in sostanza, ognuno ne ha una, con un risultato del 99%). Non è difficile crederci, dopo una semplice visita (ed una bella biciclettata!). Le piste ciclabili corrono per chilometri e chilometri. I negozi per comprare, riparare o noleggiare un velocipede sono ovunque.
In gennaio, quando le giornate divengono fredde e corte, alla bici si preferisce il pattinaggio sul ghiaccio, sui canali ghiacciati. Ovvio che va fatta attenzione, ma l'esperienza è davvero indimenticabile. A Elfstedentocht è una maratona, proprio coi pattini, che tocca undici città della Frisia.
Passiamo alle tradizioni più classiche. Una delle festività più importanti dei Paesi Bassi è San Nicola (il 6 dicembre). La strada per arrivare a a questa data è lunga: si comincia in novembre, con la cerimonia d'arrivo del vescovo in barca, trasmessa in tv. Il 5 dicembre, poi, tutte le attività pubbliche e commerciali si fermano, ci si ritrova a casa per festegguare e scambiarsi doni, come accade da noi a Natale.
Gli uffici del turismo, contraddistinti dalle lettere VVV (iniziali della società per la circolazione degli stranieri, in olandese), sono numerosi ed offrono mappe e la possibilità di prenotare alberghi e servizi.
Consigli per Amsterdam. Attenti al tram: non sono infrequenti incidenti che colpiscono i tanti pedoni che affollano la città. Anzi, per quanto riguarda i mezzi di trasporto, potreste snobbarlo e preferirgli un bel giro in barca dei canali, uno splendido modo per cominciare a conoscere la città.
Cannabis. Ovviamente la si può fumare, ma non per strada, dove è vietato anche solo rollarsi una canna. L'erba va acquistata unicamente nei coffee shop.
Prostitute. Ricordatevi che, nonostante tutto, stanno facendo il loro lavoro. Non sono (o non dovrebbero essere) un'attrazione turistica da fotografare.
Musei. Essendo bellissimi, sono anche spesso affollati. Talvolta si evitano le code preparando visitandoli durante l'ora di pranzo.
Cene e mance. Fate attenzione all'orario per cenare al ristorante, che va dalle 18 alle 22 (dopodiché sarà difficile essere serviti, almeno nella maggior parte dei locali). Dovete lasciare rigorosamente il 10% in più rispetto a quel che dice il conto.