Un centro storico che, malgrado la recente industrializzazione della provincia, è riuscito a conservare quasi intatto il suo aspetto duecentesco, tant'è che quando si cammina per le vie della città si ha l'impressione di tornare indietro nel tempo. Si tratta di Viterbo, centro ora relativamente piccolo, ma che tra il XI e il XIII era più popoloso di Roma. Fu durante questo periodo che si arricchì dei suoi angoli più belli, come piazza Plebiscito, il centro della vita civile, e piazza San Lorenzo, con l'omonima chiesa risalente al 1100 ma rimaneggiata più volte. Tra il 1255 e il 1267 fu eretto il palazzo dei Papi, teatro di alcune cruciali vicende della storia della chiesa. La severità dell'edificio scivola lungo le merlature della facciata e continua nell'adiacente loggia a sette arcate con fontana. Ma forse l'angolo più suggestivo di Viterbo è il quartiere San Pellegrino, dove, tra stradine strette e scale esterne, anche le abitazioni contrbuiscono a restituire l'immagine di una borgo medievale.