Quarto comune del Veneto per numero di abitanti, Vicenza è culla di cultura e tipicità regionali. Costellata dalle architetture palladiane, grazie alle quali è Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 1994, il comune veneto dona al visitatore la possibilità di riempire lo sguardo di estetica urbana compenetrata di estetica paesaggistica.
I 23 monumenti palladiani che adornano la città raggiungono il loro culmine nella Basilica Palladiana (1549-1614), struttura affacciata su Piazza dei Signori. Il visitatore può facilmente assaporarne la perfetta unione tra forme gotiche di medievale memoria ed elementi classicheggianti di palladiana fattura. Sublime nello stile e nelle forme, la basilica difficilmente permette a chi l'ammira di restarne indifferente, provocando un'emozione che, per dirla alla Goethe, "non è possibile descrivere".
Non solo le architetture abbracciano lo sguardo: Vicenza è immersa tra la parte settentrionale dei Colli Berici e quella orientale dei Lessini, sposando un clima semicontinentale. A sovrastare i Colli Berici, spicca Monte Berico, che coi suoi 100 s.l.m. si erge quale parte più settentrionale dei Berici stessi. La collina non è meritevole solo per la struttura che la compone ma anche, se non soprattutto, per il "santuario della Madonna di Monte Berico" (1688), magistrale connubio tra stile gotico quattrocesco e stile barocco seicentesco.
Un patrimonio centenario
Se le architetture e gli scenari naturalistici creano il sostrato estetico, non da meno operano per completarne il fascino i musei cittadini. Palazzo Chiericati (1855) è uno dei risultati più completi e conosciuti dell'architettura museale palladiana, ospitante la Pinacoteca Civica. Al suo interno, gli occhi si posano su capolavori del Tintoretto, del Veronese e del Tiepolo ma anche su incisioni di Picasso e Manet.
Rifocillatisi di cultura, Vicenza non delude neppure sul versante alimentare. Passeggiando lungo Corso Palladio e Contrà Porti, rispettivamente ex decumano ed ex cardo della città, sono numerosi i ristoranti e bar che propongono menu in linea con le tradizioni culinarie vicentine. Il baccalà alla vicentina, la sopressa, l'Asiago DOP e la tipica putana, torta a base di pane raffermo e latte, sono solo alcune delle titpicità da gustare, magari accompagnate da un Cabernet dei Colli Berici o un Prosecco DOC.
E se concluso il pasto il tour fosse ancora in fieri, le serate vicentine possono essere facilmente completate da una rappresentazione teatrale di stampo classico al Teatro Olimpico - ultima architettura del Palladio (1580-1585), nonché tra i suoi più grandi risultati sul piano estetico e della prospettiva - o da un'opera contemporanea al Teatro Spazio Bixio.
Testo di G. Miolato