Cicerone la volle nelle sue Verrine come la più grande e la più bella delle città greche, la storia come temibile avversaria di Atene: cartina alla mano, Siracusa conserva tutt'oggi la sua storia in uno stile ibrido, fatto di edifici medievali, decorazioni barocche, dedali di strade e di un'atmosfera particolare.
Su di lei lasciarono il segno le armi e l'arte di Greci, Romani, Arabi, Bizantini, Normanni, la corona degli Aragonesi, il pennello di Caravaggio: oggi lo sfarzo delle armi si ripropone nelle tradizionali processioni religiose, cuore di una Sicilia antica fortemente sentita.
E' da quest'unione di storia e folklore che Siracusa tira la sua forza turistica. Ma non è tutto: la città ha la fortuna di avere pochi chilometri di distanza la riserva marina del Plemmirio, la più grande area marina protetta d'Italia, e la città di Noto.
Da qualche anno Siracusa è protagonista di un progetto di recupero del centro storico, e dell'isola di Ortigia.
Da agosto a settembre di ogni anno LatomiArte porta nelle piazze e nelle vie della città numerose occasioni di incontri artistici, letterari e culturali. A settembre segue il Festival del Balletto, mentre sono ripresi da qualche tempo gli spettacoli dell' Opera dei Pupi: si tratta di una forma teatrale tradizionale che mette in scena delle marionette (appunto i pupi siciliani), in un racconto che vede protagonisti il re Carlo magno e i suoi paladini.
Siracusa conserva poi, come ogni città siciliana che si rispetti, un'anima religiosa. Di matrice cattolica sono le principali feste popolari, la più famosa delle quali è sicuramente quella di Santa Lucia (il 13 dicembre): è in quest'occasione che il barocco riprende forma nelle decorazioni della Carrozza del Senato, che sfila in processione accompagnata da una schiera di Cavalieri dagli abiti sfarzosi. Del resto, lo sfarzo è una delle caratteristiche dominanti di tutta la cultura siciliana: il barocco ne è la sua più evidente incarnazione folkloristica e architettonica.
Da segnare anche la Festa dell'Assunta, il 15 agosto, con una processione in mare, e la Festa della Madonna delle Lacrime (dal 29 agosto al primo settembre).
Medievale e barocca: sono questi i due stili principali che abbraccia Siracusa, e una passeggiata fra le vie di Ortigia ve ne convincerà senza sforzo. Il dedalo di stradine che porta a piazza del Duomo è il primo assaggio di un'urbanistica antica, dove la pietra ha un ruolo centrale, e le case sono parte di un'atmosfera particolare. L'arrivo in piazza del Duomo apre le porte al barocco, come su un grande palcoscenico dove sfilano, fra gli altri monumenti, l'arcivescovado e il Palazzo Beneventano. Poco lontano, la fontana Aretusa rimane come mitologico ricordo della ninfa inseguita dal fiume Alfeo e miracolosamente salvata da Artemide, che la tramuto' in fonte.
E' un seguito di immagini dai colori intensi e l'architettura affascinante, questa città, che sulla terraferma custodisce invece il parco archeologico: benvenuti a Neapoli, la città nuova, dove visitare il teatro greco, l'anfiteatro romano e le altre bellezze ancora qui custodite.
Da aggiungere al vostro itinerario di scoperte siracusane il santuario della Madonna delle lacrime, realizzato negli anni Sessanta e custode di un "miracoloso" quadretto lacrimato, e per i più coraggiosi le catacombe di San Giovanni: sono le più grandi d'Italia.
In un soggiorno siracusano che si rispetti non puo' mancare un bagno nella riserva naturale del Plemmirio, una cena di pesce fresco e una visita a Noto.
Capitale del barocco, quest'ultima si trova a 32 km da Siracusa, e conserva all'interno del suo perimetro alcune espressioni architettoniche degne di nota. Da vedere la Cattedrale e l'Opera, iscritte nel Patrimonio Unesco.
La terza settimana di maggio la città è teatro di un artistico giardino di fiori.
Il caldo siciliano è conosciuto, e Siracusa non è da meno. Se tuttavia il desiderio di rinfrescarvi vi prende, non lasciatevi cogliere impreparati: evitate accuratamente ogni spazio balneabile situato sulla costa nord, infestato dagli scarichi di numerose industrie dei dintorni.
Sappiate che lungo la costa orientale della città si apre invece la riserva naturale del Plemmirio,la più grande area marina protetta d'Italia: la zona permette di immergersi in acque pulite e al contempo di effettuare escursioni in un ambiente naturale ricco e protetto.
Altre spiagge facilmente raggiungibili sono quelle dell'Arenella e delle Fontane Bianche, sul lato sud della città.
A tavola! La gastronomia siciliana è un'esplosione di sapori. Nessuna dieta è concessa! La parola va a piatti come la pasta alla Norma, gli arancini di riso (nelle sue varianti al burro o al sugo), la parmigiana di melanzane, panelle e crocchette: è l'elogio del gusto, da testare in tutte le sue forme e in buona compagnia.
A pari merito con i prodotti da forno, i gelati: dal pistacchio di Bronte al setteveli (una composizione di cioccolato e granella), piacere assicurato!
Gastronomia e artigianato sono i due punti forti delle produzioni siciliane, che trovano conferma anche a Siracusa e dintorni.
Una particolarità della città è la lavorazione della carta da papiro, una pianta che cresce ancora oggi sul territorio e che viene trattata secondo antichi procedimenti derivati dagli Egizi. Nei negozi la troverete dipinta o bianca.
Fra le produzioni tipiche si inseriscono anche le botticelle di legno, lavorate a mano.
Quanto alla gastronomia, a Siracusa troverete senza problemi tutti i prodotti tipici siciliani: dai cannoli alla martorana (la frutta candita), ai cannoli, le occasioni non mancheranno per sedervi a tavola!