La Sardegna rappresenta una delle destinazioni preferite degli italiani, grazie all'acqua limpida del Mediterraneo e alle spiagge di sabbia bianchissima. Il suo posizionamento, lontano dalla terra ferma e dal "continente", come è ribattezzato il resto della Penisola dai sardi, ne ha fatto per lungo tempo una territorio remoto e indipendente, dove si è sviluppata una cultura particolarissima.
Situata in posizione strategica al centro del Mediterraneo, la Sardegna è storicamente stata una terra molto coinvolta nel processo di colonizzazione sviluppatosi dal VI-V secolo a. C. Tra i vari popoli che hanno vissuto nell''isola troviamo Cartaginesi, Romani, Bizantini, ma anche Arabi, genovesi, pisani... tutte queste incursioni hanno lasciato in qualche modo una traccia nella storia della Sardegna.
L'acqua limpida che bagna gli scogli di granito rosato, i vertigionosi faraglioni (come il celebre Pan di Zucchero), le spiagge candide, le montagne verdeggianti, i picchi rocciosi che emergono dall'arida vegetazione: la natura è varia e selvaggia e non può che rappresentare uno dei motivi per visitare l'entroterra sardo.
La Sardegna deve la maggior parte delle sue fortune economiche al turismo balneare, che iniziò a svilupparsi nella zona di Alghero durante gli anni '50. Poco dopo iniziò a definirsi anche l'offerta turistica in Costa Smeralda, nel nord-est dell'isola. La località sarebbe poi diventata la più frequentata e più trendy di tutta l'isola, regno di alcuni tra gli stabilimenti più lussuosi del turismo marittimo europeo, oltre che snodo centrale del jet set.
La provincia di Cagliari si estende su buona parte dell'isola, arrivando a toccare il territorio di Nuoro a nord, il verdissimo Carbonia-Iglesias all'estremo sud-ovest, l'Ogliastra e Oristano lungo la costa occidentale. Il capoluogo di regione è una sorpresa di architettura e vitalità, una città da scoprire passeggiando per le stradine del centro o sul lungomare. E nel cagliaritano il turismo balneare è certamente più accessibile rispetto a quello della zona settentrionale.
Scendendo verso la punta sud-occidentale sarda, toccherete i piccoli e affascinanti centri di Pula, Santa Margerita di Pula, Chia, Domus de Maria, fino all'intima Porto Pino (parte della provincia di Carbonia-Iglesias) A est di Cagliari potrete aprirvi strada in direzione della costa di Villasimius. Antico villaggio di pescatori, il centro ha conosciuto un importante sviluppo turistico negli anni '60.
La Sardegna propone un vasta gamma di oggetti tradizionali, che evidenziano come l'artigianato locale sia ancora ben vivo. Cesti in vimini, oggetti in sughero o ricoperti di sughero, tovaglie e tovagliette, la scelta è molto vasta. Uno dei prodotti più tipici della Sardegna è sicuramente il mirto, liquore dall'intenso e particolare sapore, che non potete scordare al ritorno dalla vostra visita in terra sarda.
La Sardegna è ricca di mercati tipici, che vi consentiranno di gustare le specialità locali o di portarvi a casa qualche arazzo finemente ricamato. Il mercato agroalimentare di Sestu è uno dei più grandi e conosciuti della regione, aperto tutti i giorni della settimana tranne la domenica. Se siete alla ricerca di mercatini recatevi a Cagliari, dove ne viene organizzato uno ogni seconda domenica del mese, oppure, se a novembre foste sull'isola, recatevi alla Fiera Internazionale dell'antiquariato a Cagliari.
Il territorio, aspro e secco nell'interno, ha portato ad un antichissimo ed intenso sviluppo della pastorizia, attraverso l'autoctona pecora Sarda. Con il latte prodotto dalla sua mungitura, i pastori hanno prodotto e producono ancora oggi molti formaggi, tra i quali il più famoso è sicuramente il pecorino, vero e proprio simbolo della Sardegna.
Formaggio stagionato e saporito, dal gusto intenso ed inconfondibile, il pecorino è adatto per insaporire i piatti di pasta, ma può tranquillamente essere gustato anche da solo, magari accompagnato da un buon bicchiere di Cannonau. Quest'ultimo è il vino più conosciuto e rinomato tra quelli di una vasta ed apprezzata produzione viticola, che caratterizza il territorio sardo fin dall'epoca romana.
La cucina sarda, molto ricca, prevede diverse specialità tipiche. Tra queste: malloreddus , culurgiones (fagottini ripieni di ricotta e menta), fregula e, ovviamente, il croccante pane carasau. Sono rinomati il porceddu a carraxiu (maialino da latte interrato in una buca su cui vengono bruciate erba e legna aromatiche), le specialità di pesce e crostacei, con i frutti di mare a farla da padrone e le seadas, sottili sfoglie ripiene di pecorino e miele fritte nell'olio, a chiudere in bellezza il pasto.
La Sardegna è conosciuta per i suoi caratteristici monumenti, i nuraghi, testimonianze dell'antica civiltà nuragica, dalla lunghissima storia. Installatasi sulle basi neolitiche già presenti sull'isola, a partire dall'Età del Bronzo (1800 a.C.), sono delle costruzioni circolari in pietra, dalla forma tronco-conica e sparsi su tutta l'isola, in un numero variabile tra i settemila e i novemila ancora in piedi.
Elementi tra i più caratteristici e conosciuti del paesaggio sardo, i nuraghi possono presentare strutture tra loro molto differenti. Gli studiosi sono arrivati a classificare fino a cinque tipologie differenti: la divisione più conosciuta, comunque, è tra il nuraghe a torre e il nuraghe a corridoio o protonuraghe.
Per quel che riguarda l'aspetto folkloristico, la Sardegna è caratterizzata da due famose maschere, i mamuthones e gli issohadores, tipiche del carnevale di Mamoiada, una delle feste popolari più celebri della regione.
Le spiagge rappresentano sicuramente il principale polo di attrazione della Sardegna. Soprattutto quelle di Costa Rei, nel cagliaritano, sono piuttosto estese e dotate di sabbia bianca, rendendole un vero o proprio paradiso balneare. La stagione migliore per andare in Sardegna è probabilmente settembre, quando la folla vacanziera di luglio e agosto è scemata ed il clima è ancora caldo e adatto al bagno.
Se siete amanti della natura, il nostro consiglio è quello di avventurarvi nell'entroterra sardo, fino a raggiungere la vasta area della Barbagia. La zona è ricca di sentieri per escursioni e trekking, immersi in un fantastico scenario di querce ed allori. La Barbagia si estende fino alle pendici del Gennargentu, principale massiccio della regione. Alle pendici del Gennargentu è presente anche una stazione sciistica, a Bruncu Spina, la seconda vetta della regione con i suoi 1829 metri.
Tavolara è un'altra delle attrazioni imperdibili del territorio sardo, data la sua spettacolarità della sua scogliera calcarea e dalla sua irraggiungibilità. Situata nella zona di Olbia, quest'isola deve la sua fama alla famiglia Berteleoni, che vi soggiornò tra XIX e XX secolo amministrandola come una sorta di ?regno?, del quale i membri erano i titolari. Sulla Tavolara è presente una base militare NATO ed essa costituisce, insieme alle vicine Molara e Molarotto una grande area naturale, ricca di numerose specie animali.