Noto

Emma Sansone
Emma Sansone Esperto della destinazione Italia

La "capitale italiana del barocco", come è stata soprannominata la piccola località di Noto, è situata tra le dolci colline della provincia di Siracusa. È stata senza alcun dubbio uno dei centri artistici e culturali più fiorenti della punta meridionale della Sicilia.
Considerata dall'UNESCO come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, Noto è un tripudio di testimonianze di epoche antiche. La zona era abitata già nell'Età del Bronzo e fu un centro importante all'interno dell'Impero Romano. Passò quindi sotto il dominio degli Arabi, dei Normanni e infine degli Aragonesi. I segni di questi continui cambiamenti sono visibili ancora oggi nei monumenti, nelle chiese e nei palazzi del centro storico.

Noto : cosa fare ?

Febbraio è un mese particolare per i netini, gli abitanti di Noto. Il 19 del mese, infatti, cade la festa del santo patrono, san Corrado Confalonieri, accompagnata da una sentita ed importante processione religiosa.
L'urna con i resti del santo viene trasportata per le strade della città dai cosiddetti Portatori, che vengono seguiti da una banda musicale e dai fedeli. Questi scelgono di fare un viaggio scausu (scalzo) nel centro storico dalla propria città. Partecipare a questa manifestazione, inutile dirlo, è particolarmente suggestivo.

Le strette viuzze di Noto, intervallate da piazze suggestive e bellissime, vi guideranno alla scoperta di una città affascinante, conosciuta soprattutto per la sua Cattedrale dedicata a san Nicolò, capolavoro assoluto del barocco siciliano, la Chiesa del Santissimo Crocefisso, la seconda per grandezza e importanza della città, e il palazzo del Municipio (o palazzo Ducezio).
Consigliata è anche una visita ai grandi edifici nobiliari come il Palazzo Nicolaci di Villadorata o il Palazzo Landolina di sant'Alfano. Il primo, che ospita ai piani inferiori la biblioteca comunale, è tutt'ora la residenza di alcuni membri della famiglia Nicolaci ed è sede del celebre Salone delle Feste, una delle stanze più sfarzose dell'intera dimora. Per quanto riguarda il secondo, invece, situato nelle immediate vicinanze della Cattedrale, è famoso per aver ospitato reali come Maria Teresa d'Austria e Ferdinando II di Borbone.

  • la bellezza dei monumenti cittadini
  • la buona cucina e l'ottimo vino (Nero d'Avola in primis)
  • la vicinanza al mare
  • i collegamenti ferroviari sono insufficienti

Noto : cosa mangiare?

La città di Noto, situata a metà strada tra Ragusa e Siracusa,custodisce anche un'antica e importante tradizione gastronomica: basti pensare alla mandorla pizzuta di Avola al celeberrimo pistacchio di Bronte (con cui vengono fatte le famose granite siciliane), le cipolle Giarratana e ai pomodori Pachino. Ma ancora: le pesche tabacchiere dell'Etna, quelle di Cassaro e gli innumerevoli e prelibati piatti a base di pesce.
Inoltre, proprio a Noto, ha sede il famoso Caffé Sicilia che prepara una serie quasi infinita di dolci, cassate, cassatine e torte, oltre a una grande varietà di gusti di gelato.

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