La più grande e popolata delle Eolie, Lipari è anche quella che ne costituisce il centro amministrativo e che suggerisce il secondo appellattivo con il quale vengono alternativamente indicate le isole. Durante l'estate si adatta più facilmente alle aspettative di chi in vacanza vuole anche andare a ballare e fare la festa, durante l'inverno è l'unica a conservare un barlume di vitalità, il luogo in cui tutti gli eoliani si spostano per andare a scuola, al cinema o fare shopping.
La sua ampiezza si traduce tra l'altro anche in un caledoscopico insieme di paesaggi diversi e talvolta sorprendenti. Il centro storico è la zona dell'isola di più immediata conoscenza, anche perché quella in cui sono concentrate la maggior parte degli hotel e la vita della cittadina. Tra il porto principale e Marina Corta, porticciolo in cui sono accoccolati gli uni di fronte alle altre, una fila di ristoranti e bar, le barche dei pescatori e la piccola chiesetta delle Anime del Purgatorio, si allunga via Garibaldi, l'arteria commerciale della cittadina, dove dedicarsi, volendo, allo shopping.
Su tutta questa zona centrale, domina incontrastato il Castello, un angolo suggestivo ad elevata concentrazione di chiese, luogo in cui si trova una zona di scavi con resti di abitazioni risalenti a diverse epoche, dall'età del bronzo al periodo romano ed ellenistico, e sede del Museo Archeologico Eoliano, uno dei più importanti d'Europa.
Vale la pena, però, dedicare almeno una giornata al giro dell'isola. Nella zona del porto principale non sarà difficile trovare un'agenzia in cui noleggiare un'auto o uno scooter, altrimenti è possibile anche optare per l'autobus pubblico. Restando nella zona est e procedendo verso nord si incontrano, una dietro l'altra, le frazioni di Canneto e Acquacalda. Per andare al mare si viene qui, trattandosi delle uniche zone dell'isola ad affacciarsi su una spiaggia, pur di ciottoli. Spingersi fino a qui dà anche modo, lungo la strada, di ammirare le antiche cave di gesso e ossidiana, ormai dismesse ma dal profilo affascinante e magnetico.
Se dal lungomare di Acquacalda si procede ancora lungo la strada, si arriva a Quattropani. Da qui si seguano le indicazioni per la Chiesa Vecchia: la vista merita. Si faccia infine una tappa alle Terme di San Calogero, ormai in disuso da trent'anni ma conosciute e sfruttate fin dall'antichità, prima di arrivare all'ultimo punto panoramico dell'isola prima di tornare verso il centro: Quattrocchi, la vista sui faraglioni e l'isola di Vulcano è impagabile.
Come arrivare: per chi sceglie l'aereo il modo più semplice e anche quello contemplato dagli hotel che spesso vi offrono (a pagamento) il trasferimento, è quello di arrivare allo scalo di Catania. A questo punto, ci si può organizzare, come già detto, con la propria struttura, oppure autonomamente prendendo un autobus pubblico o la navetta di una società privata per raggiungere Milazzo, porto dal quale partono i traghetti e gli aliscafi per le isole. L'unica compagnia di navigazione pubblica e anche quella che offre il maggior numero di collegamenti tutto l'anno è la Siremar. Per orari e tariffe consultare il sito: www.siremar.it/.