La cattedrale di Firenze, imponente chiesa in stile gotico, sorge sulle fondamenta della precedente chiesa di Santa Reparata, i cui resti sono ancora visibili nella cripta. Nel 1293, la Repubblica fiorentina decise di sostituire Santa Reparata con una cattedrale che fosse più ampia e sfarzosa. Si tratta della Chiesa di Santa Maria del Fiore (un chiaro riferimento al simbolo della città: il giglio), più nota come Duomo di Firenze, ed è il risultato di un progetto architettonico studiato da Arnolfo di Cambio, iniziato nel 1296. A partire dal 1334, fu Giotto a continuare i lavori fino alla sua morte, solo tre anni più tardi, riuscendo però a costruire il suo Campanile. Il testimone passò quindi nelle mani di Francesco Talenti (che terminò il Campanile di Giotto) e Giovanni di Lapo Ghini: la navata centrale sarà suddivisa in campate quadrate, mentre le due laterali saranno rettangolari. All'esterno proseguono nel frattempo i lavori di rivestimento in marmo e la decorazione degli ingressi laterali, fra cui la Porta dei Canonici (a sud) e quella della Mandorla (a nord). Nel 1412, la nuova cattedrale fu dedicata a Santa Maria del Fiore, per poi esser consacrata nel 1436, una volta terminati i lavori della Cupola del Brunelleschi. Consacrata da Papa Eugenio IV, il 25 marzo, la chiesa fu utilizza da allora per le più importanti celebrazioni fiorentine, quale luogo di assemblea oltre che luogo di culto. Qui si tenevano infatti, già allora, le letture pubbliche della Divina Commedia, ma fu anche luogo deputato ad ospitare il Concilio di Firenze del 1439 per la riunificazione della Chiesa ortodossa a quella cattolica. Rimarranno da completare la lanterna, montata nel 1461, il rivestimento esterno in marmi bianchi di Carrara, verdi di Prato, e rossi di Siena, e infine la facciata per cui bisognerà attendere il 1886.