Il centro storico di Napoli è uno dei cuori pulsanti della città, avendo conservato la sua autenticità e la sua popolarità. Iscritto al Patrimonio dell'UNESCO, inteso come un grande museo all'aria aperto, si tratta del centro storico più vasto d'Europa.
Se la classificazione dell'UNESCO include anche i quartieri di San Ferdinando, Chiaia e Posillipo, rispettivamente conosciuti come i "Quartieri Spagnoli", Chiaia e il lungomare, per i Napoletani il "centro storico" è la parte delimitata dall'antico tracciato di Neapolis, città greca. Ossia al giorno d'oggi le strade delimitate dai decumani, tra cui Via dei Tribunali (decumano centrale) e San Biagio dei Librai (conosciuta anche come Spaccanapoli o decumano minore), ossia la zona da Piazza del Gesù fino all'attuale Tribunale (in Piazza Enrico de Nicola).
Protagonista del centro storico la vita stessa del quartiere, fatta della sua quotidianità tra panni stesi fra i palazzi, cortili seicenteschi in disuso, e animate discussioni tra balcone e balcone.
Nel centro storico si trovano i monumenti immancabili e gli appuntamenti "doc" di Napoli. Lungo via dei Tribunali, dal Corservatorio di San Pietro a Maiella fino a via Duomo, si allineano le pizzerie più antiche e conosciute della città partenopea: Sorbillo, di Matteo, il Presidente, Vesi, ecc. Un vicolo perpendicolare tra Via Tribunali e Via San Biagio dei Librai è la conosciuta San Gregorio Armeno, tempio dell'artigianato dei Pastori. Qui ancora alcune delle chiese più importanti della città come Il Gesù Nuovo, Santa Chiara, San Domenico, il Duomo e le loro opere d'arti, il Cristo Velato, Le sette opere della Misericordia del Caravaggio alla chiesa Pio del Monte o il Tesoro di San Gennaro.