Situata sulla destra del fiume Pescara, circondata dalle montagne appenniniche e non lontana dal mare Adriatico, sorge Chieti, una cittadina con poco più di 50.000 abitanti. In parte nascosti dagli edifici moderni, i resti dell'antica Teate, il nome romano della città, si scoprono un po' dappertutto all'interno del centro storico.
Il Museo archeologico Nazionale di Abruzzo, che sorge presso l'ex palazzo Frigeri, è l'edificio simbolo per la conservazione del passato archeologico chietese. Infatti, il museo ospita la più importante raccolta archeologica abruzzese che documenta la cultura dell'Abruzzo antico, dalla protostoria fino alla tarda età imperiale, oltre a una vasta numismatica di monete dal IV al XIX secolo. L'opera più celebre del museo è il Guerriero di Capestrano, una statua risalente al VI secolo a.C., alta poco più di 2 metri e divenuta nel tempo il simbolo artistico dell'Abruzzo, data l'eccezionalità dell'opera.
Se siete amanti dell'avventura e capitate in territorio chietese, recatevi al parco avventura Majella, a Guardiagrele. Si tratta di un bel parco immerso nel verde, che consente a bambini (ma anche ai più grandi!) di avventurarsi in cima agli alberi, in una serie di percorsi classificati in base alla difficoltà. I percorsi avventura, comunque, rimangono soltanto una tra le numerose attività praticabili all'interno del parco, tra cui trekking, arrampicata e mountain bike, il tutto immerso in una rigogliosa pineta.
L'Abruzzo è uno dei principali centri di produzione dell'olio di oliva italiano, grazie al suo clima mediterraneo e mite. A pochi chilometri da Chieti si trova Bucchianico, piccolo comune che ospita un museo dell'olio. Gli amanti di questo straordinario condimento rimarranno estasiati e stupiti nel conoscere tutte le fasi e la lunga preparazione necessarie per ottenere il pregiato liquido verde.
Tra le manifestazioni cittadine una delle più caratteristiche è la processione del Venerdì Santo, che si svolge ogni anno la sera del Venerdì Santo. La processione teatina è forse la più antica d'Italia, titolo, dato che la sua origine risalirebbe addirittura all'842 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima cattedrale. Infatti, con la ricostruzione della chiesa nacque la processione del Venerdì santo.
Una visita ai resti dei tre Templi, risalenti al I secolo d.C., e dell'antico Teatro non può mancare, se si fa una gita a Chieti. Interessanti sono anche la cattedrale di San Giustino, costruita nell'840 inizialmente in stile romanico e rimaneggiata più volte in epoche successive, e il neoclassico Teatro Marrucino, che fu uno dei luoghi prediletti da uno degli abruzzesi più illustri, Gabriele d'Annunzio.
La gastronomia della zona chietese si caratterizza per una cucina di mare a cui si affianca quella di terra. Elemento fondamentale per l'una e l'altra è la semplicità e gustosità delle preparazioni. Nella provincia di Chieti, a Vasto, si mangia il brodetto detto "alla vastese", che comprende quasi tutti i pesci e che viene spesso servito su larghe fette di pane abbrustolito.
La carne di agnello, come già avviene nel resto della cucina abruzzese, è largamente consumata tutto l'anno in vari modi: dall'arrosticino allo spezzatino, chiamato "coatto", costolette fritte oppure cottura in forno, senza dimenticare le frattaglie, che vengono preparate con grande cura.