Sotto il colle su cui si erge la città vecchia, stretta dagli imponenti bastioni costruiti sotto il dominio veneziano, si allarga il pianeggiante centro urbano dall'aspetto più moderno. La marcata divisione tra Bergamo alta e Bergamo bassa ha caratterizzato da sempre la struttura di questa città. E' la parte alta quella più interessante dal punto di vista artistico. Tra i vicoli acciottolati, si apre piazza Vecchia, con il Palazzo della Ragione. Accanto, piazza Duomo è circondata dai più importanti edifici religiosi della città, Santa Maria Maggiore, Cappella Colleoni, il Battistero e il Duomo. Tutti portatori di una storia a sé, sono testimoni di un fervore artistico che non ha smesso di vivacizzare la vita culturale della città durante Medioevo e Rinascimento. Per secoli sotto il dominio veneziano, Bergamo ha risentito degli influssi della Serenissima, soprattutto in campo pittorico. Basti pensare al Martirio di S. Giovanni realizzato dal Tiepolo e conservato al Duomo.
Nei dintorni di Bergamo, potrete visitare:
in Val BREMBANA S.Pellegrino Terme: le terme famosissime e il casinò. Gli impianti di risalita di Foppolo e Carona; in Val SERIANA ,
Clusone: il borgo mediovale con la Danza Macabra e il Trionfo della Morte
Castione della Presolana: il massiccio dolomitico della Presolana e gli impianti di risalita del Monte Pora. In VAL BONDIONE, Gromo: bellissimo borgo medioevale con castello
Valbondione: Le Cascate del Serio ( le seconde più alte d'Italia) e gli stambecchi praticamente in paese. Infine, VAL DI SCALVE la diga del Gleno, (i resti della diga crollata nel 1923, provocando 356 morti) .
Salire sul Castello di San Virgilio; Osservare la Pianura Padana che si estende ai piedi della città fino a incontrare gli Appennini e, dall'altra parte, ammirare la catena montuosa delle Alpi, fino al Monviso é una cosa che si può fare solo a Bergamo Alta.
Niente binoccoli o proiezioni 3d, per fare ciò basterà salire fino al Castello di S.Vigilio, posto in cima all'omonico colle, e sedervi ad ammirare il panorama.
Con un po' di fortuna(in termini di condizioni meteo), indivuerete velecemente il nuovo skyline milanese e la famosa Madonnina, in tutto il suo sberluccicante splendore! E se proprio siete fortunati, intravedrete anche gli Apennini bolognesi comparire all'orizzonte.
Sempre all'interno del giardino del Castello, rivolgendovi verso le montagne, una rosa dei venti vi aiuterà a individuare i massicci più importanti delle Alpi, fino al Monviso!
Se invece il tempo non é clemente, godetevi la visita del castello, rocca difensiva della città vecchia e la vista di Città Alta!
Passeggiare sulle Mura Veneziane: proprio lo scorso luglio le mura d'epoca veneziana che circondano la città di Bergamo sono diventate parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO;inoltre la città ha visto riconosciuto il primato di "abbraccio di coppia più lungo del mondo" da parte del Guinnes World Record.
Tutto ciò, perché non si può andare a Bergamo e non fare una passeggiata lungo le sue bellissime mura!
Da non perdere: Il Teatro Donizetti, la storia della nascita di questo teatro ha dei risvolti avventurosi degni di un romanzo storico:
Tutto comincia negli anni '80 del 1700, quando Bortolo Ricciardi, un impresario teatrale bergamasco, decide di sfidare il potere e la legge e decide di dar vita ad una compagnia stabile di teatro; all'epoca ciò era infatti considerato illegale e tutta la zona in cui sroge l'odierno teatro era una sorta di baraccopoli. Il primo tentativo di Riccardi venne bloccato da un incendio doloso, commissionato dal nobile Conte Ottolini, che già aveva scatenato contro Ricciardi la Santa Inquisizione. Senza prove e accusato di essere un filorivoluzionario, Ricciardi rischia grosso; ma a salvarlo fu proprio la Rivoluzione: il Conte Ottolini, prove alla mano venne arrestato e il teatro ricostruito. Lo stesso teatro oggi é dedicato a Gaetano Donizetti, compositore celeberrimo che naque proprio a Bergamo e che qui presentò molte delle sue opere, insieme a geni del calibro di Bellini e Verdi. L'Accademia Carrara, o La Carrara, é una delle pinacoteche più importanti del nord Italia, anche se per anni é rimasta "fuori " dal circuito turistico. Oggi, dopo una lunga chiusura per restauro, il museo é pronto ad accogliere il visitatore, offrendogli un'esperienza unica e una carrellata di incredibili capolavori: dalle tavole di Raffaello e Pisanelli, per passare poi al Mantegna, Lotto e Vincenzo Foppa, senza scordarsi del Canello e del Moroni. Insomma, un'otima raccolta d'arte rinascimentale e moderna. A poche decine di metri dalla Carrara troverete l'ingresso della GaMeC, lo spazio museale dedicato all'arte moderna e contemporanea. La scelta di dividere fisicamente le opere d'arte più recenti é stata operata anni fa, per motivi di spazio, ma anche per avere a disposizione degli ambienti dove allestire mostre estemporanee.
Oltre alla collezione permanente, davvero corposa ( moltissime opere del Manzù, Boccioni, Balla e Morandi), la GaMeC ospita sempre delle mostre davvero interessanti sempre dedicate all'arte moderna.
La prima cosa che si nota avvicinandosi a Bergamo, sia che si arrivi via terra o via aereo é Città Alta, il cuore pulsante dellla città, nonché gioello artistico lombardo. Per visitarla comodamente vi suggeriamo di prendere uno dei molti bus che, partendo dalla stazione vi conducono fino alla Porta S.Agostino, oppure prendere la funicolare che vi porterà direttamente in centro, senza troppa fatica. Se invece non avete paura della salita, scegliete una delle tante scalette che risalgono i colli sui quali é adagiata la città vecchia, e godetevi il panorama!
Da visitare:
Dire Piazza Vecchia significa dire Città Alta: è stata per secoli il fulcro del potere politico di Bergamo e ancora oggi continua ad essere il luogo dove ci si incontra e si vive il tempo libero. Sulla Piazza si affacciano maestosi e imponenti edifici disposti secondo una geometria armonica e perfetta, tanto da far dire a Le Corbusier che "non si può più toccare neppure una pietra, sarebbe un delitto".
Spiccano il Palazzo della Ragione, che risale alla fine del 1100 e rappresenta la più antica sede comunale lombarda esistente, e la Torre Civica, detta "il Campanone". Al centro di Piazza Vecchia puoi ammirare la fontana Contarini, donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini Sul lato opposto della Piazza sorge il Palazzo Nuovo, sede del Comune fino al 1873 e oggi della Biblioteca Angelo Mai che conserva un patrimonio librario composto da incunaboli, cinquecentine, stampe, manoscritti e altri reperti di inestimabile valore, rendendola una delle biblioteche più importanti d'Italia. ATTENZIONE!Guarda dove metti i piedi, sotto al Palazzo della Ragione troverai una antica meridiana solare costruita nel XVIII secolo; alle 12.00 in punto (con l'ora solare) il raggio che filtra dal foro nello scudo appeso alle arcate ti indicherà la data e il segno zodiacale. Se ti troverai in questa piazza attorno alle 22 preparati a sentire i 100 rintocchi del Campanone, la Torre Civica che si erge nella Piazza.
La Cappella Colleoni è un capolavoro del Rinascimento italiano a dopera dell'architetto e scultore Amadeo; i suoi interni un concentrato incredibile di opere d'arte: la statua equestre del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, i sarcofagi interamente intarsiati nel marmo, la delicata tomba della figlia Medea, i legni scolpiti dei banchi.
L'edifico sia fuori che dentro, risulta davvero imponente, grazie alla struttura classicheggiante e pulita, nonostante i numerosissimi decori marmorei.
La facciata principale, riccamente decorata, prensenta un grande rosone strombato, mentre i marmi policromi arricchiscono il tutto. Anche l'interno é contrassegnato da uno stile classico, voluto dallo stesso Colleoni che in più occasioni aveva sottolineato la propria vicinanza al mondo classico, considerandosi un portatore dei valori del mondo antico, tanto che il suo monumento funerario é una statua equestre che ricorda molto quelle dei condottieri romani.
La Basilica di Santa Maria Maggiore o Duomo; la sua edificazione cominciò nel 1137, 30 anni dopo la terribile epidemia che colpì la città, proprio per ringraziare la Vergine Maria per il suo intervento tempestivo, in quel momento di grave pericolo. Il luogo scelto per la sua costruzione non fu casuale: da sempre considerato sacro, già in epoca romana ospitava un tempio pagano poi distrutto dedicato alla dea Clemenza e nell'VIII secolo vi venne edificata un'altra chiesa dedicata alla Vergine. I bergamaschi, si sa fanno le cose in grande, e infatti lil progetto rivela fin da subito il suo splendore e l'edificio venne ulteriormente abbellito nei secoli successivi. Affreschi, stucchi, arazzi e tarsie lignee realizzate su disegno del famosissimo artista Lorenzo Lotto decorano oggi l'interno dell'edificio. Dentro Santa Maria Maggiore è custodito inoltre il monumento funebre a Gaetano Donizetti, famosissimo compositore, simbolo e portavoce di Bergamo nel mondo. La Basilica è particolare perché caratterizzata dalla mancanza di un ingresso centrale e della facciata, che costituiva una parete unica con il palazzo attiguo.
I quattro accessi alla chiesa infatti sono tutti laterali. Alla base delle colonnine dei protiri (piccoli portici posti a protezione e copertura dell'ingresso principale di una chiesa) trecenteschi di Giovanni da Campione, quattro leoni rossi e bianchi in marmo sorvegliano impassibili e maestosi l'ingresso settentrionale e quello meridionale.
Anche la Città bassa ha i suoi punti strategici: il modo migliore di arrivare a Bergamo è prendere il treno: uscendo dalla stazione, la città si mostra subito nella sua meraviglia. La vista segue una linea netta che arriva fino a Porta Nuova, fulcro della Città Bassa. La strada ferdinandea, inaugurata nel 1838 in occasione della visita dell'imperatore d'Austria Ferdinando I, attualmente prende il nome di Viale Vittorio Emanuele e, insieme a Viale Roma e Viale Papa Giovanni, costituisce l'asse che da Città Bassa conduce fino a quella Alta. In origine sorgeva in mezzo alla campagna, ma in breve tempo diviene un asse cittadino tra i più rilevanti, lungo il quale nascono affascinanti palazzi pubblici e privati. Sulla sinistra (arrivando dalla stazione) di Porta Nuova si apre la via dello shopping, via XX settembre, un elegante strada pedonale dove potrete trovare le boutique più fashion della città; dai grandi marchi fino a prodotti più locali. Via XX Settembre sbuca su Piazza Pontida, uno dei punti di riferimento dell'odierna Bergamo. Da qui, in epoca tardomedioevale partiva la strada per il Monastero di Pontida, di quell'epoca sono rimasti i peculiari i portici quattrocenteschi che corrono su tre lati e permettono di vivere la piazza anche quando il tempo fa i capricci.
Per visitare Bergamo non c'é bisogno di affittare una macchina. Sia che arrivate dall'aereoporto o dalla stazione (bus e treni), la città é a portata di mano.
Se invece arrivate in macchina, potete parcheggiare gratuitamente al piazzale della Malpensata, é un parcheggio di scambio, quindi non sempre si trova posto, (il lunedi mattina é occupato dal mercato) . Altrimenti ci sono moltissimi parcheggi a pagamento all'interno della città bassa.
Se volete concedervi una cena romantica, andate in Città Alta: li quasi tutti i ristoranti hanno ottenuto premi e riconoscimenti vari per l'ottima cucina; naturalmente i prezzi sono adeguati al servizio.
Sempre in Città Alta assaggiate il gelato alla stracciatella: pare l'abbiano inventato proprio qui!
Se avete tempo per lo shopping, chiedete all'infopoint di Bergamo Turismo vicino alla stazione (palazzo di vetro): la bergamasca offre moltissimi outlet dove fare dei veri affari e uno dei centri commerciali più grandi l'Italia (Orio Center).
In più, da qualche anno, Piazza Vecchia è sede di un evento internazionale: "I Maestri del Paesaggio", allestito da importanti artisti e paesaggisti internazionali, che per due settimane trasformano Piazza Vecchia in una magnifica "piazza verde" arricchita con piante di ogni tipo e oggetti di design. Solitamente l'evento si svolge nelle due settimane iniziali di settembre.
La cucina bergamasca é ricca di piatti nutrienti e gustosi...non aspettatevi quindi di trovare insalatine nel menù del ristorante ! Se volete assaggiare la cucina davvero tipica, il consiglio é quello di scegliere con cura il ristorante o meglio, osteria/trattoria dove andare a mangiare.
Tra i primi piatti spiccano: i Casoncelli e Scarpinoc (rigorosamente di Parre), uno dei piatti davvero tipici della bergamasca : si tratta di ravioli rustici con ripieno di pan grattato, uovo, erbette e carne, serviti con burro fuso, salvia e un po' di pancetta. Gli Scarpinocc invece prevedono un ripieno più povero, dove al posto della carne viene aggiunto del formaggio. Gli gnocchi in colla; a vederli preparare non si é molto sicuri del risultato finale, ma vi assicuro che il gusto é davvero unico. Questi gnocchi oggi vengono serviti sopratutto durante le feste e le sagre e sono conditi, anche in questo caso, con burro, salvia e pancetta. Le Foiade, è un tipo di pasta tradizionale, siolitamente fatte a mano, ricordano quasi delle tagliatelle, anche se solitamente sono più larghe e più corte. Ottime da mangiare con funghi e panna, oppure con il ragù di lepre.
I secondi bergamaschi sono rigorosamente a base di carne...e polenta ! Alla polenta si può infatti abbinare : dell'ottimo brasato, della salsiccia, del formaggio fuso , del coniglio ai funghi o dei porcini oppure con dell'ottimo capriolo. Non vi resta che scegliere tra: la casoeula (cassola) : si tratta di costine di maiale fatte in umido con le verze. Piatto molto ricco e dal sapore forte. Lo stufato d'asinoé lo stufato delle grandi occasoni. Superato il timore iniziale, vi accorgerete che questo piatto é davvero ottimo, forse uno dei migliori della cucina regionale lombarda.
Tra i dolci ci sono: La polenta e osei, tipico dolce bergamasco che ricorda nell'aspetto e nel colore la polenta. Si tratta invece di marzapane ricoperto da una glassa zuccherosa di colore giallo, su cui fanno capolino dei golosi uccellini di cioccolato fondente. La Sbrisolona, si tratta di una torta con noci e mandorle, friabile emolto gustosa ! I brutti ma buoni, altro dolce povero, ma gustoso : sono dei biscottini preparati con l'albume, zucchero e nocciole tritate. Il nome deriva dal fatto che l'impasto é talmente particolare che difficilmente usciranno dei biscotti perfetti !