Aosta, perla romana delle Alpi

Situata proprio al centro della Valle d'Aosta, il capoluogo si trova all'incontro dei fiumi Dora Baltea e Buthier quasi all'imbocco con Francia e Svizzera. Dopo la dominazione romana, Aosta si è legata per molti secoli a casa Savoia, sviluppando una cultura di matrice francofona e una spiccata autonomia rispetto al potere centrale italiano, come emerge dallo Statuto speciale del 1948.
  • Aosta possiede moltissime torri di epoche diverse e dalle diverse funzioni, che le donano lla sua caratteristica fisionomia
    © OT Valle d'Aosta
    Le Torri di Aosta

    Aosta possiede moltissime torri di epoche diverse e dalle diverse funzioni, che le donano lla sua caratteristica fisionomia

Emma Sansone
Emma Sansone Esperto della destinazione Italia

In epoca romana, l'accampamento valligiano venne concepito dall'Impero romano come punto di consolidamento del dominio di Roma sulla Pianura Padana e sui territori prealpini, con le Alpi come baluardo naturale contro le invasioni barbariche. A partire dal I secolo a.C. i Romani si scontrarono con la popolazione di origine celtica che abitava la regione, i Salassi. Nel 25 a.C. Augusto inviò contro i Salassi Varrone Murena, che sconfisse li sconfisse e fondò sul modello del castrum (accampamento militare) Augusta Preaetoria.

Conclusasi la lunga dominazione romana, la città prima passò ai Goti, per poi venire contesa tra i Franchi e i Longobardi. Alla morte di Carlo il Grosso, ultimo re carolingio, la città dapprima si legò al regno d'Italia, poi al regno di Borgogna. I rapporti politici, economici e commerciali con l'Oltralpe si consolidarono. Ad Aosta si svilupparono i dialetti francoprovenzali (analoghi a quelli della Savoia e del Delfinato) e la lingua francese. Con la nascita della Contea di Savoia, a inizio XI secolo, Aosta si legò alla dinastia savoiarda, seguendone le sorti per 7 secoli, fino all'Unità d'Italia.

A partire dal Novecento, in Valle d'Aosta iniziò a definirsi il sentimento autonomista, soprattutto in seguito alla Dichiarazione di Chivasso, fondamentale documento che stabiliva l'affermazione di autonomia politico-amministrativa, culturale ed economica delle popolazioni alpine. Con l'emissione da parte dello Stato italiano dello Statuto speciale nel 1948, Aosta consolidò la sua posizone di polo economico-industriale regionale, diventando, almeno fino agli anni Ottanta, una delle città italiane con il reddito pro capite più alto.

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