Durante il viaggio per il mondo che ispirò "Seguendo l'equatore", lo scrittore statunitense Mark Twain scoprì anche Mauritius, quest'isola della quale scriverà: "si ha l'impressione che sia stata creata prima Mauritius e poi il paradiso, e che il paradiso sia stato copiato da Mauritius". Situata nell'Oceano Indiano, la piccola isola vulcanica (lunga solo 58 km per una larghezza di 47) è una nota meta di viaggi turistici per le sue spiagge lambite da acque turchesi. Eppure non le mancano altri splendidi scenari: l'isola Mauritius infatti gode di una varietà paesaggistica inaspettata. L'entroterra è caratterizzato da un altopiano, numerosi crateri vulcanici e corsi d'acqua. Si configura quindi come scenario perfetto anche per gli amanti delle escursioni e del trekking.
Port Louis è la capitale e conserva parecchi edifici storici che risalgono al periodo coloniale. La fortificazione di Fort Adelaide, più nota come "La Citadelle", ne è certamente uno dei massimi esempi. Costruita dagli inglesi nel 1835, su un'altura che domina la capitale, è oggi la sede del museo della Compagnia delle Indie della città di Lorient e del museo nazionale della marina. Da non perdere inoltre ci sono il Bazaar e China town, con il caratteristico cimitero cinese. La storia dell'isola, infine, è ripercorribile al Blue Penny Museum che ospita una collezione di mappe marittime, piantine, sculture, pitture, monete e francobolli, che permettono al visitatore di fare un viaggio nel tempo e nello sviluppo e l'incrocio delle tante culture che si sono avvicendate nell'isola nel corso dei secoli.
L'arcipelago. Seconda isola per grandezza, Rodrigues, insieme a Saint Brandon e Agalega, formano l'arcipelago della Repubblica di Mauritius. Di particolare interesse è la barriera corallina di Rodrigues che ha sviluppato un ecosistema pressochè unico al mondo.
Mauritius, isola duty-free
Nell'aprile 2005, il governo ha deciso di eliminare le tasse applicate ai prodotti di lusso (vestiti griffati, articoli in pelle, gioielli) e al materiale hi-fi. Questo provvedimento mira a rendere l'isola Mauritius il paradiso dello shopping, come Dubai.
Uno dei souvenir da riportare a casa è un modellino di barca. Realizzate in scala 1/75 sul modello di disegni di navi storiche, queste miniature sono vere e proprie opere d'arte curate nei minimi dettagli (cannoni, vele, corde) dei bastimenti originali. A Curepipe e a Floréal in centro, è possibile trovare atelier tradizionali, ma il luogo migliore e più importante in termini di scelta è la fabbrica di Goodlands nel nord.
Altro acquisto tipico: le spezie, che è possibile procurarsi al mercato di Port-Louis, e il tè alla vaniglia, le cui piantagioni si trovano nel sud, a Bois Chéri. L'artigianato mauriziano è costituito anche da vimini (cesti, cestini, cappelli) e da tessuti ricamati. Attenti alle t-shirt, camice e altri tessuti. Questi indumenti vengono sempre più frequentemente importati dall'Asia. Invece, gli artigiani sarti sono ancora molto accessibili e possono confezionare su misura vestiti da uomo e donna o gonne nell'arco di qualche giorno.
Sappiate infine che la maggior parte degli articoli di lusso (vestiti, gioielli, pelletteria) che portano il marchio di un grande sarto viene generalmente fabbricata e venduta sul posto con licenza abusiva.
Generalmente i negozi sono aperti durante la settimana dalle ore 9:30 alle ore 17:00.
Alla base della cucina mauriziana vi è il curry, che accompagna la maggior parte dei piatti, carne, pesce o verdura.
La vindaye, una salsa fatta di zenzero, zafferano, aglio e peperoncino, si adatta al pesce, ai calamari e ai polipi.
È altrettanto popolare la cucina cinese e indo-musulmana. I venditori ambulanti propongono, nelle loro carrette, frittelle, samosa o dalpuri, nonché crêpe farcite al curry.
Per rinfrescarsi, infine, consigliamo la birra Phoenix, fabbricata sul posto dal 1963 e disponibile in numeros versioni.
I Mauriziani hanno un buon senso dell'umorismo. Hanno dato origine ad un linguaggio cifrato per gioco. Una fidanzata si dice 35. Ben fatta, ha un bel 40 con grosse 15. Un poliziotto è un 27. Un indiano è un 22. L'eccesso di alcolici fa diventare 21, ecc.
La musica tradizionale locale, che porta lo stesso nome della danza ad essa associata, si chiama Sega. Un ballo ritmato di origine africana che segue il ritmo del Ravane, un particolare tamburo. La sega spesso è caratterizzata da un contenuto sociale o politico, normalmente di sinistra, e prende il nome di Sega Engagé.
Per godersi l'estate mauriziana, calda e umida, si dovrebbe visitarla da dicembre a marzo. Ma questo è anche il periodo in cui è frequente il fenomeno dei cicloni (questi, tuttavia, colpiscono l'isola di rado). I periodi migliori sono quelli che vanno da maggio a giugno e da settembre a novembre, due periodi piuttosto aridi. Durante l'inverno mauriziano, in luglio/agosto, le coste occidentali e settentrionali sono più piacevoli di quella orientale, colpita dal vento.
Ognuno dei quattro lati dell'isola ha la sua peculiarità: la costa settentrionale è quella dove si concentrano più alberghi, mentre al sud l'isola è più selvaggia. A est e a ovest le spiagge sono meravigliose, ma c'è una grossa differenza climatica dovuta ai venti oceanici che soffiano sulla costa orientale rendendola più fredda.
Le spiagge dell'isola Mauritius attirano milioni di turisti ogni anno, anche se ci sono moltissimi motivi d interesse anche all'interno: tra gli altri le terre di Chamarel, dove le rocce laviche creano un effetto curioso di terra variopinta, e il Giardino di Pamplemousse, con le sue famose ninfèe giganti.
Le escursioni sull'isola sono molto interessanti, ma si sconsiglia di prenotarle dall'albergo: uscire e organizzare un'escursione con degli operatori locali vi consentirà di spendere molto meno e di avere un serizio più personalizzato.
Il miglior modo per girare l'isola è il taxi: ricordatevi però di contrattare sempre!