La Diablada di Oruro è il caratteristico carnevale della Bolivia, una festa centenaria che trae origine da rituali ancestrali e si svolge a 3.500 metri di altitudine. Noto in tutto il mondo, il Carnevale boliviano è stato dichiarato Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità dall'UNESCO.
"Diablada" significa letteralmente festa del diavolo e si ispira alle tipiche danze catalane quattrocentesche, dette Ball de diables, e alle celebrazioni degli indigeni boliviani Uros. Accanto alle sfarzose e coloratissime coreografie che rappresentano la conquista spagnola, ricorrono i ritmi delle danze eseguite anticamente dagli indigeni in onore della dea Pachamama, la grande divinità della Terra.
Per un anno intero le famiglie boliviane preparano le maschere per la danza di gruppo del Carnevale. Si tratta di costumi che rappresentano demoni, diavoli e i sette peccati capitali. La sfilata delle maschere è aperta da danzatori travestiti da orso e da condor, seguite da Satana e da altri personaggi. Tra questi ci sono Tio Supay, lo zio delle montagne che diventa il diavolo dopo la conquista spagnola, China Supay, moglie del diavolo e personificazione della tentazione e della lussuria, e l'Arcangelo Michele, simbolo della giustizia divina. Alla fine del corteo tutti i partecipanti si riuniscono per pregare e ringraziare la Virgen de Socavón, la vergine della miniera. L`ultimo giorno, dedicato al diavolo e al buio, tra gli argenti della galleria del Santuario della Vergine, si dà l`addio al Carnevale.