Un elogio allo sport. Eccentrico quanto basta per intrigare il suo ospite, l'indirizzo di piazza XXIV maggio sfoggia un horror vacui dove l'arte dell'oggetto pare sfuggire a qualunque criterio di ordine. Ma il caso è un inganno : restaurato e completamente riorganizzato, quello che era lo spazio di un magazzino di stoccaggio diventa in mano allo Yard un esperimento di brio. Bauli, tappeti, mazze da hockey, un'asse per ginnastica artistica dominano la lobby, sfilando su un pavimento a scacchiera lucido raccolto da pareti scure.
Dal baseball al pugilato, le camere dell'hotel scelgono un arredo essenziale, evocativo, dove allo spazio si aggiunge il merito di un servizio al dettaglio.
Del resto, tutto allo Yard è strutturato a tema. Cosi è per il Doping bar, la novità dell'autunno 2013 : al centro della lobby, l'isola propone cocktail come fosse una farmacia, baristi farmacisti, clienti da "curare" ; spiritosamente a suon di bevute. Una proposta informale, che conferma il modello di ospitalità ricercato dalla direzione : un personale attento e mai impettito ne incarna l'anima più spontanea.
Suddivise in camere semplici e suite, le 24 stanze dello Yard non sono l'unica novità. I prossimi mesi vedranno l'inaugurazione di una sala cinema (rigorosamente allestita con poltrone e sofà) e di un bar esterno, situato nel prolungamento dell'edificio e proposto in versione hot-dog. Un campo da bocce e un programma di membership completeranno il ventaglio di proposte del dinamico indirizzo milanese.