Aperto da qualche mese appena, il Mawe Resort è un prodotto che mancava nel panorama alberghiero della costa watamu-malindina. Prodotto haut de gamme, ha un'eleganza contemporanea che si arricchisce di antiche memorie, un design originale che gioca con materiali di recupero e superfici invecchiate nel produrre un accostamento di forme e colori del tutto moderno, in cui il ricordo ancestrale dei mestieri tradizionali si accorda con un lussuoso comfort europeo.
Dal geometrico incastro di legno e metallo, dal riuscito accostamento tra la potenza del nero e la preziosità dell'argento sul pastello del nuvolato giallo a fare da sfondo, dall'incontro tra parole europee e numeri swahili, la designer italiana ha dato, nell'allestimento della reception, un compendio del suo lavoro in tutto il resto dell'hotel.
Tradizione locale e innovazione si mescolano anche nell'arredamento dello spazio dedicato al bar, una terrazza ariosa ricavata sotto un tetto in makuti. Il disegno moderno dei divani entra in simbiosi con le tinte naturali del legno e il vissuto dei cuscini, ricavati, come anche le tende, dalle vele delle imbarcazioni dei pescatori di Lamu, le lettere si accostano sulla tela nel formare parole inglesi, italiane, swahili, in un ideale incontro di tradizioni e culture. L'atmosfera è perfetta, il servizio anche.
La ciliegina sulla torta è da andare a cercare al terzo piano dell'edificio che ospita la reception. Sulla terrazza panoramica percorsa dalla brezza marina, l'oceano fa da sfondo al lusso di un bagno nella jacuzzi.