Costruito una ventina di anni fa, il Garoda Resort è rimasto chiuso per molto tempo a causa di un incendio che lo ha molto danneggiato nel 1997. Completamente rinnovato, è rinato a nuova vita nel dicembre dal 2009, con nuove strutture, nuovi servizi, nuovi spazi ma immerso nel meraviglioso scenario di sempre, quello del Parco Marino di Watamu.
Una lunga strada sterrata collega il cancello d'entrata alla hall, un makuti sorretto da un perimetro effimero di bianche colonne, entro i cui confini, su un originale pavimento di pietra grezza inframezzato da assi di legno scuro troneggiano la reception e il logo a forma di leone stilizzato dell'hotel, e si distribuiscono alcuni comodi divani in vimini dai bianchi cuscini.
Sotto i makuti nei pressi della hall, le aree dedicate ai principali servizi del resort sono disegante su un arredamento molto simile: il bar, alcuni angoli relax, il ristorante, la boutique, la sala tv e l'elegante centro benessere. Tutt'intorno, in mezzo alla vegetazione riarsa del giardino, sentierini di cemento accompagnano i visitatori alle camere, li conducono all'anfiteatro e salgono lungo la panormaica collina che, sporgendosi verso il mare, divide in due baie un lembo di mare bellissimo.
Le piscine si trovano in corrispondenza dei due accessi alla spiaggia. La più grande, d'acqua salata, è anche quella in cui si concentra il maggior numero di attività e da cui i servizi sono più comodamente raggiungibili. La più piccola, d'acqua dolce e dotata di una vasca idromassaggio, si affaccia alla spiaggia dall'alto di una collinetta offrendo uno spettacolo molto bello che si ripete nel "pensatoio", nome con il quale gli addetti ai lavori chiamano un angolo panoramico allestito con divani, poltrone e lettini.