E' in una grande sala dal perimetro percorso da porte-finestre a tutto sesto che i clienti sono convitati a colazione, pranzo e cena per gustare una cucina che definiremmo senza ombra di dubbio il fiore all'occhiello dell'hotel e una delle migliori provate durante il nostro reportage a Malindi e Watamu.
Ogni pasto è annunciato al suono dei tamburi e all'entrata in sala i clienti sono accolti dal personale dell'animazione. Il buffet è un succedersi di prelibatezze, magari non per forza ricercate ma sempre di qualità, che invogliano i buongustai ad alzarsi più volte dal tavolo per riempirsi il piatto. La pasta, rigorosamente italiana, viene saltata in padella sul momento e si alterna ad un altro primo nel menù esposto, così come, fra i secondi, i piatti di carne si alternano a quelli di pesce, il tutto preceduto, accompagnato e seguito da una miriade di invitanti antipasti, verdure crude, bollite, alla griglia, frutta e dolci. L'offerta, lo garantiamo, è davvero di qualità.
Ai tre appuntamenti con i pasti principali della giornata, si aggiungono il momento della frutta alle 16.30 e il tea time delle 17.30 dove il tè o il caffè sono accompagnati da pasticcini e crêpes al cioccoltao o alla marmellata, in attesa del tramonto.
Un secondo ristorante à la carte, con una piccola sala affacciata sulla spiaggia e non compreso nella pensione completa, offre un menù più ricercato, composto da piatti come l'aragosta o il granchio.