Presso il Tikehau Pearl ci sono un bar e un ristorante, il cui allestimento tipico limita l'impressione di "resort", un ambiente esclusivo tra le sabbie, a due passi dalla laguna, a due passi dall'oceano. Il bar è ospitato sotto un fare accanto alla piscina, il ristorante si trova nel prolungamento, in riva alla laguna e alla landa corallina che compongono la barriera di scogli. Una leggera brezza marina soffia regolarmente da questo lato, il che garantisce un'aerazione naturale ma riduce allo stesso tempo la possibilità di posizionare i tavoli sulla sabbia vicino alla laguna. Il contesto è indubbiamente romantico, nel vero senso della parola. C'è qualcosa di indomito e grandioso in questo paesaggio, che dà l'impressione di trovarsi in un'altra dimensione. Completamente immerso nella natura, il ristorante Poreho ("conchiglia di porcellana, nella lingua di Tahiti) presenta tuttavia il lusso che ci si aspetta dal servizio e dal menù raffinato. Per apprezzare al meglio questa raffinatezza, vi consigliamo di prendere il pesce (come il salmone degli dei, pesce tahitiano dal gusto di tonno bianco, oppure il mahi-mahi, orata corifena). La carne è importata, ma decisamente gustosa. Vi consigliamo per esempio l'agnello arrosto. A meno che non siate degli appassionati, non vi consigliamo invece l'insalata di gamberetti della Nuova Caledonia (i crostacei dei mari del Sud non hanno il medesimo sapore velato di quelli dell'Atlantico). Per chi ha un budget ristretto c'è sempre la pasta: intorno ai 15 euro per le tagliatelle ai funghi o le penne ai legumi croccanti. Gli altri piatti sono più costosi (circa 24 euro per i piatti a base di pesce e 26 euro per quelli a base di carne). Per quanto concerne le bevande, i prezzi sono molto ragionevoli se si ordina una birra locale (5 euro), un bicchiere di vino (6 a 9 euro) o semplicemente un succo di ananas in bottiglia (3 euro). Il ristorante è aperto a colazione, pranzo e cena. La mattina un buffet (con una presentazione non eccezionale, l'armadio refrigerato che ospita il formaggio e la frutta fresca ricorda molto il ripostiglio di un ristorante) propone di tutto: uova strapazzate, patate, funghi e pomodori in padella, brioche, torta soffice fatta in casa, yogurt e cereali. Piccola indicazione lessicale a proposito del bar Tianoa: il nome in polinesiano vuol dire "grain de beauté" (neo).