Cominciamo dalle cose positive: tutte le 231 stanze del Torre del Barone sono rivolte verso il mare e godono di un'ampia terrazza con sedie e tavolino, per godersi lo spettacolo comodamente seduti. D'altra parte, il balcone è l'unico spazio privato in cui potersi rifare un po' gli occhi, operazione impossibile all'interno, visto l'arredamento datato e privo di fascino. Eppure le dimensioni delle camere giocano a loro favore, essendoci tra l'altro la possibilità di alloggiare in doppia, tripla, quadrupla e persino in quintupla. Di che rendere felici gruppi di amici e famiglie numerose che vogliano dormire insieme. Però il mobilio denuncia impietosamente un gusto anni '80 del tutto fuori moda. Non che ci sia nulla dall'aria particolamente rovinata, ma antiquato risulta soprattutto lo stile, a partire dai rivestimenti in moquette azzurra e la carta da parati in finto muro di mattoni, alquanto kitsch. In quanto a gusto, i copriletti bianchi con lo stemma di Aeroviaggi e Framissima, i tour operator che commercializzano l'hotel, non sono da meno. La radio incastonata nel comodino, funzionante, per carità, pare più un cimelio d'altri tempi che una servizio studiato per una clientela più moderna. Stile a parte, in realtà le camere sono perfettamente vivibili e fornite di tutto l'indispensabile: tv, telefono, cassaforte, frigo e aria condizionata. Il bagno è abbastanza grande, con linea di cortesia e asciugacapelli, ma anch'esso privo di fascino, nonostante la sua presunta recente ristrutturazione.

Costruito insieme agli altri hotel del complesso Sciaccammare negli anni '80, il Torre del Barone è stato ristrutturato nel 2007, soltanto per quanto riguarda la facciata. Gli interni, benché rinnovati circa un anno prima, hanno ereditato purtroppo la loro estetica originaria, che oggi risulta alquanto sorpassata. Nella hall, se lo spazio certamente non manca e nemmeno un buon numero di piante in vaso a rinfrescare l'ambiente, il mobilio sembra aver visto passare troppa acqua sotto i ponti... La sinuosità del bancone della reception, in pieno stile anni '80, lungi dal raggiungere lo charme delle cose che invecchiando acquistano in valore, appare soltanto fuori moda. Poltrone, divani e tavolini non sono il massimo della modernità, ma ce ne sono a sufficienza per un buon numero di ospiti. Se il Torre del Barone non spicca per la particolare bellezza dell'arredamento interno, guadagna punti in virtù di ciò che allo sguardo viene concesso di vedere al di là delle sue mura ultraventennali. L'hotel è molto ben situato, tanto che il ristorante si apre in un'ariosa terrazza che dà direttamente sul mare e tutte le stanze sono rivolte nella stessa direzione, con ampi balconi a creare una sorta di terrazzamento che dal giardino si assottiglia verso l'alto. Il bar, dall'arredamento datato ma piacevolmente allegro, visto l'ammasso di oggetti e chincaglierie appese alla parete, tra girasoli, quadri e orologi, si trova all'ultimo piano, confinante con l'anfiteatro esterno omaggiato di una posizione spettacolare. La scenografia del palco posto in fondo alla fila delle sedie ne impedisce la vista, ma oltre la ringhiera della terrazza, sul lato, il mare si apre in tutto il suo azzurro splendore. E' quasi un peccato che un panorama così venga "sprecato" per lo spettacolo serale, quando ormai la distesa marina ha assunto le sembianze indistinte di una macchia incolore. Anche il Torre del Barone, come gli altri hotel del complesso, si caratterizza per il suo centro termale, che gli fa guadagnare in bassa stagione una clientela per lo più italiana che vi alloggia in virtù di cure e trattamenti. Essi comprendono anche l'uso della piscina termale interna. Quella esterna, circondata da un verdeggiante giardino, è utilizzata in piena estate.

Il ristorante si è accaparrato senza dubbio la "location" migliore dell'hotel, proteso com'è su un'ampia terrazza che si affaccia sul mare. I suoi numerosi tavolini, coperti da tovaglie di un giallo delicato, sono distribuiti ordinatamente tra la bianca ringhiera che sfila davanti a uno sfondo di verde ed azzurro e la vetrata oltre la quale si apre la sala interna del ristorante. Si gode della brezza e del magnifico panorama, ma senza temere un'insolazione, protetti da una bianca tettoia a coprire tutto il perimetro della terrazza. Se, tuttavia, si desidera mangiare al chiuso, il posto c'è. L'arredo è meno piacevole e moderno di quello esterno e ovviamente non c'è la stessa visuale, sostituita da dipinti murali raffiguranti paesaggi marini e imponenti resti archeologici. I tre pasti giornalieri vengono allestiti sotto forma di buffet. I clienti hanno a disposizione una scelta tra una mezza dozzina di antipasti, tre o quattro primi e altrettanti secondi di carne e pesce, e infine frutta e dessert, tra cui anche il gelato. Senza particolari eccessi, la cucina è abbastanza buona, con una scelta arricchita da numerose serate a tema, tra cui, di diritto, una cena siciliana a settimana.

Il Torre del Barone è l'unico tra gli hotel del complesso ad avere una spiaggia privata, separata da quella comune da una striscia di sabbia libera da ombrelloni. In uno spazio più piccolo, perché destinato a meno persone, il lembo riservato al Torre del Barone si trova in fondo alla baia di proprietà del complesso. La spiaggia, che pende dolcemente verso il mare, è occupata quasi per intero dagli ombrelloni bianchi e arancioni, disponibile uno per camera insieme a due sdraio. Per tutti: docce e spogliatoi. Si possono prendere corsi di vela, canoa e windsurf, e utilizzare il materiale anche fuori da questi orari.

Il Torre del Barone fa parte del complesso Sciaccammare composto da altri tre hotel, esteso su una superficie di 32 ettari, di prati e uliveti, da cui si produce l'olio successivamente utilizzato per la cucina della pensione. Ciò che attira in modo particolare la clientela, soprattutto in bassa stagione, quando prevalgono gli italiani, è il centro termale, utile per curare problemi di salute o per sedute di bellezza. In alta stagione l'hotel è molto frequentato da una clientela francese.