All'ingresso della camera 405 siamo colpiti da un leggero profumo da dopobarba.
Bella, essenziale nelle sue linee semplici e nella luminosità soffusa, riesce ad ottimizzare uno spazio non particolarmente grande e a rendersi piacevole.
Al centro della stanza, letto e divano sono il vero Giano bifronte della suite: disposti schiena a schiena, slanciano la camera in direzione della finestra, con balcone in legno e tavolino. Un po' di vis-à-vis taglia in diagonale la vista mare, lasciandola tuttavia ariosa.
Ci piace anche l'idea del diffusore per la doccia, con piatto rasoterra.
Le 50 camere del Rose suite hotel non differiscono molto in tipologia quanto in dimensioni.
Le più piccole (e meno care) sono le Confort: comparabili alle tradizionali "standard", hanno una superficie di 28 metri quadrati.
Più imponenti le tipologie Orchidea e Deluxe: 45 mq distribuiti in più spazi permettono di ricreare un piccolo appartamento che ha qualche carta ad effetto da giocare. Come la vasca da bagno in pietra e la vista fronte mare ravvicinata, da godere sull'ampio balcone. Peccato che la distanza fra i terrazzini sia troppo poca, con il rischio di ritrovarvi ad ascoltare le discussioni dei vicini di camera (o di essere ascoltati).
Di tutte le suite, solo 4 Confort non hanno l'angolo cucina (dotato di microonde, placche per cucinare, lavabo).
Ci piace particolarmente la camera numero 505, familiare e impreziosita dal soppalco: la chiamano Gardenia family house. Suddivisa su due piani, offre una camera matrimoniale al piano terra e un piano mansardato per i bambini: attenzione, il soffitto è un po' basso.
Ancora una volta, la camera ci appare luminosa, essenziale, ben pensata.
Dall'alto dei balconi la vista scende sul mare, e, più sotto, sul giardino antistante la struttura. L'impressione è di osservare una piccola residenza privata più che un hotel.