L'Hudson all'esterno è tipicamente nello stile di Starck: un edificio basso di pietre grigie insinuatosi nello spazio rimasto vacante tra i due grattacieli attigui e un terzo retrostante. La striscia di vetro verde al centro della facciata consente di indovinare ciò che si trova all'interno, come anche le otto finestrelle dotate di un'imposta sola, un po' più in alto. Si raggiunge la hall salendo una scala mobile giallo fosforescente che parte dal piccolo ingresso al livello stradale. In cima si trova la hall verde, grande come una casa, con al centro una vetrata rivestita di finto avorio. Dal soffitto pende un candeliere e, se guardate bene, vedrete che non c'è nemmeno una lampadina! La luce che sembra emanare proviene invece dal riflesso dei faretti che lo circondano. La reception, in legno scolpito a mano, si snoda lungo l'intera hall; dietro al banco si trovano immense finestre a volta e grandi rami frondosi fissati alle spoglie pareti di mattoni. Alcune sedie firmate Starck sono sparse un po' ovunque, ma non ve ne sono abbastanza per evitare la formazione di brulicanti folle di gente nei giorni di arrivo e di partenza. Un altro marchio di fabbrica di Starck è presente sulle porte della hall: sono gli angeli custodi, che potrete trovare anche al Paramount. Alla sinistra della reception si trovano il banco della portineria e il Library Bar. Quest'ultimo è un tranquillo lounge bar con un lucido parquet molto curato e un elegante rivestimento che lo fanno sembrare una vecchia biblioteca; quest'impressione è rafforzata dalla presenza di un caminetto, di tappeti, di comode sedie e ovviamente di moltissimi libri impilati sugli scaffali della balconata. Noterete che la disposizione dei libri, sistemati verticalmente, ogni tanto viene sconvolta da libri ribelli messi in orizzontale. Si tratta delle opere preferite delle persone che hanno creato questo ambiente: un modo per ricordare nel tempo la loro creatività. Il biliardo, scolpito meticolosamente e ricoperto da un feltro viola, è su un lato del locale; al di sopra è sospesa una grande lampada a forma di cupola, mentre dalla parte opposta c'è un tavolo con scacchiera la cui superficie può essere sollevata per far spazio alla tavola del backgammon. Numerosi ritratti di Beth, la mucca mascotte dell'albergo, abbelliscono le pareti: in ogni opera porta un cappello Coco Chanel diverso. Se il tempo lo consente, trascorrete un po' di tempo nel Private Park, che vi farà pensare a una scena uscita dritta dritta da "Alice nel paese delle meraviglie". I mobili da giardino, di dimensioni ordinarie, sembrano minuscoli accanto agli innaffiatoi e ai vasi giganti, mentre nella zona lastricata sono disseminati vasi, carriole e lanterne, illuminati di notte. Sotto l'immensa arcata orlata di metallo sono disposti dei tavoli che quando fa freddo vengono mantenuti al caldo mediante i radiatori. L'hotel possiede una palestra e offre alcuni trattamenti garantiti da Brownings. La sala è molto completa: macchinari per cardio fitness (schermi individuali) e attrezzi per sviluppare i muscoli. Inoltre, per 85 $, potrete seguire una sessione di allenamento privato. Vengono anche proposti corsi di pilates e di yoga e diversi tipi di massaggio. Come spesso accade negli alberghi realizzati da Starck o Schrager, troviamo sempre qualcosa di un po' eccentrico in ogni angolo. Qui, a ogni piano, sono collocati direttamente all'uscita dell'ascensore un tavolo in marmo (alcuni con un computer che potrete consultare gratuitamente) e degli sgabelli color argento e, di fronte, dei distributori automatici, dietro a delle ante da armadio. Non soltanto la struttura è in ottime condizioni, ma anche il personale risponde alle aspettative che ci si può creare. Durante il nostro soggiorno abbiamo potuto osservare una delle receptionist che, con infinita pazienza, si occupava di un cliente molto difficile. Tanto di cappello!