Emma Sansone
Capo rubrica
Puo' il lusso essere urban? Vincenzo de Cotiis insegna di si. Dieci anni portati con disinvoltura, l'indirizzo di via san Raffaele resta un appuntamento lounge per il pubblico giovane ma non troppo del capoluogo lombardo. E una pausa gradita a pranzo.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
L'indirizzo che devi conoscere a Milano. Anche dopo 10 anni.
Straf - © Marco Toninelli / EASYVOYAGE
Straf - © Marco Toninelli / EASYVOYAGE
Laterale sinistra del Duomo, via san Raffaele è più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. La stazione (metropolitana o tram) più vicina è quella di piazza Duomo. Se siete in macchina la soluzione più semplice è di lasciarla in uno dei parcheggi pubblici nei dintorni.
Relax, deluxe, junior suite: le 64 camere Straf sono il biglietto da visita di Vincenzo de Cotiis.
Fashion e interior designer di professione, l'indirizzo di via san Raffaele è il suo primo progetto alberghiero (poi continuato nella progettazione di diversi negozi italiani), e una tavola sperimentale. E' qui, infatti, che la propensione al riutilizzo di materiali e all'integrazione di linguaggi decorativi diversi trova espressione lineare. L'"art brut" applicata ai materiali diventa il perno di una coordinazione di spazi dove i pavimenti di ardesia o cemento giocano di rimando con il bagno, in ottone brunito, o bianco, e i tessuti strappati sono l'astuzia per far filtrare la luce in ambienti che tendono verso toni caldi.
Tutte le tipologie propongono la medesima gamma di servizi, di categoria.
L'hotel apre nel 2003 ed è subito un'inaugurazione ad effetto. Lounge di vocazione e innovatore design, lo Straf deve la sua fama all'idea di Vincenzo de Cotiis ? che ne ha curato l'allestimento ? e al bar (quest'ultimo affacciato sulla strada e divenuto ora primo punto di richiamo per il pubblico serale).
Situato in una via senza fascino particolare, lo Straf sviluppa al suo interno un ambiente originale, dove il ristorante accoglie quotidianamente un pubblico esterno (quasi unicamente business) e le camere conquistano la palma di principale attrattiva.
La lobby apre su un'area geometrica dalle luci abbassate. L'ambiente privo di finestre gioca su un arredo colorato tono su tono, forme componibili (i divani), tavolini bassi e una struttura scandita da quattro colonne al centro. La reception laterale concentra le formalità d'accoglienza e fluidifica l'accesso in hotel.
E' un buon punto d'incontro per il pubblico esterno, che lo sceglie spesso per incontri di lavoro (a pranzo) o l'aperitivo serale (al bar annesso).
A pranzo, il menù propone una carta semplificata, opzione primo piatto o panino, serviti con accompagnamento.
Drink di rigore, poi, sono serviti durante tutta la giornata, al bar Straf: nel dopocena arrosati dalle prestazioni deejay del nome di turno, fino a tarda sera.
Lo stile delle camere è classico. Eleganti, giocano su un accordo cromatico (di solito rosso) fra l'immancabile moquette e il copriletto. Un arredo moderno ma rispettoso dell'anima tradizionale della struttura caratterizza le 51 stanze di diversa tipologia, che presentano un bagno più spazioso rispetto a quello delle camere del Dei Mellini, e sanitari più moderni. In genere si preferisce la vasca alla doccia (solo una decina di camere).
La vista dà essenzialmente sulla corte interna, e sui limoni che la colorano. Ci piace l'atmosfera rilassata e la buona insonorizzazione di cui si puo' approfittare all'interno delle singole o doppie del Dei Borgognoni: un silenzio assoluto.
Peccato per il letto matrimoniale "composto" da due letti singoli, la direzione afferma che si tratta di una preferenza dei clienti, ma onestamente non possiamo fare a meno di chiederci dove stia la comodità di dormire su un letto che ha una fessura nel mezzo.
massaggio, sauna, rimessa in forma, cure termali
ginnastica, pallanuoto, fitness, sport
Difficile trovare altri alberghi più centrali del Rosa Grand, affacciato su piazza Fontana. Dietro al Duomo, e sempre con classe. L'albergo vuole offrire un prodotto di alta gamma ed una posizione centrale, ed è per questo che viene spesso scelto per organizzare prestigiosi eventi in una delle sale per cene e conferenze.
E' un hotel che definiremmo - e lo facciamo - intrigante . Ha il merito della centralità e di dimensioni che ben si adattano ad una prestazione da boutique-hotel. Con un'eccezione : quella del ristorante, perla rara per le strutture di questa categoria. Un indirizzo interessante.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Vent'anni portati con disinvoltura, l'Antica Locanda dei Mercanti è un indirizzo interessante sotto diversi profili. Ritirato eppur centrale, l'indirizzo rivela interni curati e un'atmosfera distesa, dove rilassarsi nei ritagli di tempo o trascorrere un disteso finesettimana: preferito dalle coppie, il boutique-hotel si presta ad un pubblico in cerca di quiete.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Un hotel che si vuole residenza, all'insegna della discrezione e del superlativo. Primo stabilimento ad aver ottenuto la qualifica SGS a 7 stelle, l'indirizzo milanese concentra tutti gli elementi per un soggiorno d'eccellenza. Un concetto di lusso promosso da Alessadro Rosso nelle altre strutture del gruppo.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Una facciata neoclassica, un interno fiabesco: è all'eccentrico che Moschino devolve lo stile della sua unica creazione alberghiera. Spazio espositivo al limite fra pubblico e privato, l'hotel è un indirizzo per chi ama guardare e farsi osservare. Da evitare in periodo di Fashion Week, o da prenotare con molto anticipo.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Garantito dalle piccole dimensioni della struttura, e dal contenuto numero di camere, questo boutique hotel milanese non fatica a soddisfare le esigenze dei suoi ospiti. Pensato per una clientela business senza dimenticare la porzione leasure, lo Style piace per.. lo stile. La connessione wireless a pagamento è un antipatico neo nella prestazione della struttura, per tutto in grado di offrire attenzione e comfort. Prezioso e piacevole.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Se siete amanti delle soffitte di un tempo e appassionati di sport, lo Yard è il vostro hotel d'elezione. Da assaporare ancor più in periodo invernale, quando fuori fa freddo e gli interni offrono un film in poltrona, cocktail stravaganti e camere dal decoro eccezionale. Protagonisti gli oggetti, quest'hotel è un museo delle meraviglie. Senza polvere.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Da settembre è l'indirizzo più sfarzoso di Milano. Firmato da un decoratore d'eccezione e pregno di reminescenze classicheggianti, è in via di completamento: prestato ad eventi d'eccezione, il Palazzo mantiene alta l'attesa del suo pubblico con la promessa di nuove aperture (di camere, spa, aree fitness). Lavori in corso. [visitato a settembre 2013]
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Un hotel che si vuole residenza, all'insegna della discrezione e del superlativo. Primo stabilimento ad aver ottenuto la qualifica SGS a 7 stelle, l'indirizzo milanese concentra tutti gli elementi per un soggiorno d'eccellenza. Un concetto di lusso promosso da Alessadro Rosso nelle altre strutture del gruppo.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Difficile trovare altri alberghi più centrali del Rosa Grand, affacciato su piazza Fontana. Dietro al Duomo, e sempre con classe. L'albergo vuole offrire un prodotto di alta gamma ed una posizione centrale, ed è per questo che viene spesso scelto per organizzare prestigiosi eventi in una delle sale per cene e conferenze.
La struttura più in vista del gruppo Townhouse unisce all'eccezionalità della posizione un servizio distinto. La personalizzazione dell'accoglienza propone come nel Seven Stars la figura del maggiordomo, accompagnatore dell'ospite in tutte le tappe del soggiorno. Esclusivo, l'hotel del gruppo Alessandro Rosso piacerà agli amanti dei boutique-hotel di gamma superiore.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Una facciata neoclassica, un interno fiabesco: è all'eccentrico che Moschino devolve lo stile della sua unica creazione alberghiera. Spazio espositivo al limite fra pubblico e privato, l'hotel è un indirizzo per chi ama guardare e farsi osservare. Da evitare in periodo di Fashion Week, o da prenotare con molto anticipo.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Garantito dalle piccole dimensioni della struttura, e dal contenuto numero di camere, questo boutique hotel milanese non fatica a soddisfare le esigenze dei suoi ospiti. Pensato per una clientela business senza dimenticare la porzione leasure, lo Style piace per.. lo stile. La connessione wireless a pagamento è un antipatico neo nella prestazione della struttura, per tutto in grado di offrire attenzione e comfort. Prezioso e piacevole.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Vent'anni portati con disinvoltura, l'Antica Locanda dei Mercanti è un indirizzo interessante sotto diversi profili. Ritirato eppur centrale, l'indirizzo rivela interni curati e un'atmosfera distesa, dove rilassarsi nei ritagli di tempo o trascorrere un disteso finesettimana: preferito dalle coppie, il boutique-hotel si presta ad un pubblico in cerca di quiete.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
Se siete amanti delle soffitte di un tempo e appassionati di sport, lo Yard è il vostro hotel d'elezione. Da assaporare ancor più in periodo invernale, quando fuori fa freddo e gli interni offrono un film in poltrona, cocktail stravaganti e camere dal decoro eccezionale. Protagonisti gli oggetti, quest'hotel è un museo delle meraviglie. Senza polvere.
Testi di G. Puliero - Foto di M. Toninelli
L'albergo a quattro stelle Echo, che sta per Ecological Hotel, è tra gli ultimi arrivati della catena italiana StarHotels, che ha sempre puntato su un'offerta curata e di qualità. In questo caso, un'ulteriore obiettivo è di fare attenzione all'ambiente, con camere a basso consumo energetico, dallo stile moderno.
A due passi (letteralmente) dalla stazione centrale di Milano, l'Echo si rivela una scelta pratica ed innovativa. Da tenere in considerazione, soprattutto per chi ama la sperimentazione e la novità.