Unico prodotto di questo genere lungo la costa keniota, il Lion in the Sun era, in origine, la villa privata di Flavio Briatore. E' dall'amicizia fra quest'ultimo e Henri Chenot che è nata, nel 2007, l'idea di trasformare la struttura in un indirizzo esclusivo in cui riunire il concetto di boutique hotel a quello di benessere. Circa l'80% dei clienti lo sceglie anche e soprattutto per gli innovativi trattamenti della sua prestigiosa spa, firmata appunto Henri Chenot. E' attraverso l'unione di talassoterapia e ricerca del benessere psicofisico dell'ospite che la cura va ben al di là del semplice massaggio fine a se stesso arrivando a coinvolgerne l'intero ritmo di vita, a partire dall'alimentazione, studiata accuratamente non soltanto per dimagrire ma anche semplicemente per sentirsi più leggeri.
Frequentato da una clientela piuttosto altolocata, al Lion in the Sun, malgrado quello che si potrebbe pensare, si respira un'atmosfera distesa, proprio perché persone che più di altre per lavoro sono portate a prestare attenzione all'immagine e a fare vita mondana in vacanza hanno voglia semplicemente di rilassarsi. Cosa che non dovrebbe riuscire difficile, visto il piacevole scenario in cui sono immersi i quattro edifici in makuti dell'hotel, avvolti in un giardino di palme e frangipane e ognuno con la propria piscina, pulita accuratamente.
Sontuosi salottini dalle preziosità tipicamente africane sono allestiti nelle parti comuni di ogni blocco, tra una stanza e l'altra, eleganti gazebo dalle tende svolazzanti si alternano a lettini e ombrelloni nello spartirsi il bordo piscina. Gli spazi sono ben organizzati e distribuiti in maniera intelligente per offrire agli ospiti il giusto grado di riposo e relativa initimità.