Emma Sansone
Capo rubrica
Vicinissimo al centro di Malindi, al Lawford's si respira un'atmosfera giovane e rilassata, in cui trovare silenzio e tranquillità durante il giorno e, una sera a settimana, partecipare a una delle serate più in voga in città, quella al "Lost", sulla spiaggia dell'hotel.
Lawford's Resort - © Stéphanie Poli / Easy Voyage
Lawford's Resort - © Stéphanie Poli / Easy Voyage
Il Lawford's è, tra gli hotel malindini, quello più vicino alla città. Allo stesso tempo riesce comunque ad avere un accesso diretto alla spiaggia.
Una manciata di minuti basta per raggiungere l'aeroporto domestico di Malindi, calcolare un paio d'ore per lo scalo internazionale di Mombasa.
L'accostamento di ordinate linee geometriche dal gusto europeo e dell'esotismo del tetto in makuti preannunciano, nell'architettura degli edifici a tre piani affacciati sull'ampio giardino, lo stile interno delle 87 suite: un insieme di semplicità ed eleganza, design e qualche tocco di classe locale. Tutte le sistemazioni sono organizzate in due spazi, camera da letto e soggiorno, mentre una decina di camere, adatte piuttosto alle famiglie o ai gruppi di amici, condividono lo stesso soggiorno.
Nell'area living, tra il nuvolato grigio delle pareti, punti di luce perfettamente studiati e gli angoli retti dei mobili, ci pensa la fattura del divano in legno a riflettere, in versione moderna, alcuni degli elementi tradizionali dell'arredamento swahili. La stessa funzione è svolta, nell'area notte, dal letto in legno scuro, totalmente circondato dall'immancabile zanzariera e decorato con fiori colorati all'arrivo.
Ad uno stile che rimane prettamente europeo, pur con qualche accento locale, si affiancano anche una serie di comfort che spesso mancano negli hotel della costa keniota: la televisione con canali satellitari, la cassaforte digitale, il telefono, il frigobar e il bollitore (tuttavia non sempre previsto, dipende dalla prenotazione). Si effettua anche il roomservice.
I bagni non deludono le aspettative e sono arredati sugli stessi toni delle camere con un gusto che unisce elementi eleganti e design alla mera praticità dei servizi. Una linea di cortesia ben fornita si associa ad un'accurata disposizione degli oggetti.
Tutte le stanze si aprono sull'esterno con una terrazza piuttosto ampia allestita con un divano e un tavolino che ricordano quelli dell'arredamento interno.
Basta metter piede sotto il makuti della reception per avere una panoramica esemplificativa sul carattere dell'hotel, arredato da un architetto italiano che si è divertito ad unire uno stile tipicamente africano ad elementi coloniali in un insieme ben riuscito. La commistione salta subito agli occhi dal sorprendente accostamento tra dipinti indigeni, sferici lampadari fatti di pelle di animale, fotografie in bianco e nero e un'auto d'epoca che troneggia, carica di valige "vintage", proprio davanti al bancone della reception.
Lasciata alle spalle la hall, a destra e a sinistra di un vialetto che scende accompagnando gli ospiti lungo uno dei giardini più grandi e belli tra quelli visitati durante il nostro reportage a Malindi trovano posto il grande makuti del ristorante e del bar principale, una terazza relax arredata con letti e divani in stile Lamu illuminati da qualche sparuto raggio di sole che filtra attraverso le canne di bambù del soffitto e una sala lettura in cui l'arredamento è costruito totalmente da oggetti e mobili risalenti al periodo coloniale. La scelta è dettata anche dalla volontà di conservare in qualche modo la storia dell'hotel, probabilmente il più antico di Malindi. Costruito nel 1934 da proprietari inglesi e successivamente passato in mani tedesche, è rimasto chiuso per vari anni prima di riaprire, nel 2006, completamente rinnovato.
Reminescenze d'altri tempi lasciano lo spazio, qualche gradino più in basso, al perimetro ondulato della piscina principale, modellata sulla forma dell'Africa. Accomodarsi qui per tuffi e altre rumorose attività, spostarsi verso la silent pool per restare più tranquilli in mezzo al bellissimo parco del resort.
Il Lawford's è anche uno dei pochi hotel a Malindi a offrire un vero e proprio centro benessere. Si trova accanto alla reception e propone diversi tipi di trattamenti: il percorso Kneipp, il bagno turco con doccia, vari massaggi, anche di coppia, oltre che pealing, manicure e pedicure. L'atmosfera è piacevole, modellata sui colori del bianco e del verde, peccato che il luogo sia a volte un po' rumoroso, soprattutto al momento degli arrivi.
Il ristorante si trova sotto lo stesso maestoso makuti che accoglie anche il bar principale dell'hotel. E' sotto un altissimo soffitto conico, all'interno del perimetro disegnato da un elenco di finestre ad arco, che sono allestiti i numerosi tavoli e un ricco buffet.
Il trattamento al Lawford's è di pensione completa, con in più, oltre ai tre pasti principali, alcuni appuntamenti durante la giornata, come il tea time.
Il tipo di cucina è internazionale anche se influenzata soprattutto dalla tradizione italiana. Non manca quindi la pasta e, sia a pranzo che a cena, si può optare per carne o pesce alla griglia.
Soltanto alcune sere a settimana e su richiesta si può scegliere una cena à la carte a base di pietanze più ricercate, come granchio o aragosta.
Raggiungibile direttamente dall'hotel, in fondo al lungo vialetto che percorre l'ampio giardino, la spiaggia è molto particolare e diversa da tutte quelle a cui ci hanno abituato i resort della costa malindina. Pini e palme basse si alternano nel costruire la rada vegetazione del tratto di litorale, tra lettini e qualche ombrellone. Il dettaglio che fa la differenza sono le dune, tra le quali trovano posto un campo da beach volley e una sorta di piattaforma di legno dalle seggiole bizzarre.
Riservata ai clienti dell'hotel durante il giorno, a partire dalle 5 del pomeriggio la spiaggia, e soprattutto il suo bar, passano sotto una gestione esterna, che è riuscita a farne uno degli appuntamenti immancabili della notte malindina. "The Lost", infatti, non è soltanto il nome del bar sulla spiaggia del Lawford's ma anche e soprattutto "the place to be" tutti i mercoledì sera, una discoteca sulla sabbia che tutti quelli che sono stati a Malindi, per lavoro o per vacanza, conoscono sicuramente.
Sul mercato italiano il Lawford's è venduto in esclusiva dal tour operator Phone & Go e frequentato da una clientela italiana quasi al 100%. Inoltre, vista la posizione pittosto centrale e la movida sulla spiaggia il mercoledì sera, l'hotel è molto apprezzato dai giovani.
Si presta inoltre a soddisfare le aspettative di quanti cerchino un luogo in relax e non il classico villaggio vacanze per famiglie. Il Lawford's non prevede un servizio di animazione: le attività previste si svolgono per la maggior parte fuori dal resort, con un programma di escursioni (tra le più richieste Tsavo East, Marafa e Gede) e un paio di appuntamenti serali a settimana con lo spettacolo Masai e la musica dal vivo.
Un villaggio vacanze semplice ma di buon livello, in cui l'all inclusive non corrisponde, come spesso succede, a un abbassamento della qualità dei prodotti, ma, invero, a un servizio soddisfacente, a una buona cucina e soprattutto alla possibilità di concedersi snack, bibite o aperitivi durante tutta la giornata senza sborsare un euro in più. Il suo principale asso nella manica è il bel giardino rigoglioso intorno al quale sono allestite le camere e sul quale si affaccia la struttura in makuti fulcro della vita sociale del villaggio. L'accesso alla spiaggia è diretto. Meglio di così...
Alba Club da un paio di stagioni, lo Stephanie Sea House ha una storia pluridecennale che ne fa uno degli hotel storici di Malindi. Apprezzato per la posizione, nel Parco Marino e a cinque minuti dal centro della cittadina, la cortesia del personale e la cucina semplice ma di qualità, offre tre aree differenti tra cui scegliere la tipologia di alloggio che più si confà alle varie esigenze.
Uno degli hotel storici di Malindi, il Coral Key si suddivide in sette aree abbastanza ben distinte, ciascuna raccolta intorno alla propria piscina e con caratteristiche differenti che le rendono adatte alle diverse esigenze. In un'offerta culinaria che attinge a piene mani dalla tradizione italiana, al ristorante a buffet si affiancano anche un ristorante à la carte e una pizzeria, che si vocifera essere la migliore di Malindi. Uno dei pochi hotel del corcondario a proporre una vera offerta sportiva, con un campo da tennis, un muro da scalata, una piscina olimpionica e una sala fitness, il Coral Key è apprezzato da una clientela per la maggior parte italiana.
Indirizzo discreto, da scegliere se si concepisce la vacanza come un momento di relax e tranquillità, il Dorado Cottage, con le sue spaziose sistemazioni arredate in tipico stile locale, si organizza placidamente intorno a due piscine e trova nella spiaggia il suo principale asso nella manica. La cucina tipicamente italiana lascia i clienti soddisfatti.
Indirizzo intimo e discreto a pochi passi dal centro di Malindi, lo Scorpio Villas offre 44 camere arredate secondo i dettami dell'architettura locale in uno stile piacevolmente rilassato che avvolge anche tutte le parti comuni. All'interno di un rigoglioso giardino, da una parte e dall'altra di vialetti che scivolano, salgono e scendono, si susseguono tre piscine, alcuni bar e tanti angoli di relax in cui indugiare sulle note di una musica reggae o al brontolio di una fontana. L'accesso alla spiaggia è diretto.
Unico prodotto di questo genere nel panorama alberghiero della costa keniota, il Lion in the Sun nasce come villa privata di un signore molto conosciuto nel mondo del jet set italiano, Flavio Briatore, che nell'hotel ha voluto però mantenere un'atmosfera distesa e rilassata, secondo una filosofia figlia della partnership con l'amico Henri Chenot, che ha firmato la spa.
A due passi dal centro di Malindi, il Double Heart è una struttura intima e raccolta il cui nome pare accattivarsi la curiosità dei più romantici e che accontenterà sicuramente gli amanti di uno stile esotico ma un po' stucchevole. Suite o standard, tutte le stanze si affacciano sulla piscina. Nella sua semplicità, la cucina è deliziosa.
Unico prodotto di questo genere nel panorama alberghiero della costa keniota, il Lion in the Sun nasce come villa privata di un signore molto conosciuto nel mondo del jet set italiano, Flavio Briatore, che nell'hotel ha voluto però mantenere un'atmosfera distesa e rilassata, secondo una filosofia figlia della partnership con l'amico Henri Chenot, che ha firmato la spa.
Piccolo indirizzo di charme nel cuore di Malindi, è apprezzato da una clientela abituale di clienti che la continuano a scegliere da anni per il suo servizio deliziosamente personalizzato e la tranquillità dei suoi spazi, immersi in un rigoglioso giardino. La Malindina è conosciuta in città anche e soprattutto come ristorante, con il suo leggendario menù a base di crostacei.
Una soluzione di classe dall'atmosfera decisamente più internazionale rispetto all'imperante clientela italiana degli alberghi di Malindi, il Dream of Africa ben si adatta alle esigenze di coppie alla ricerca di intimità e relax, in virtù di tranquille camere spaziose e indipendenti e di un centro benessere.
Il suo nome swahili, traducibile in italiano pressapoco con "divano sul mare", simboleggia lo spirito dell'hotel, votato al relax, tra la vegetazione equatoriale del suo giardino riposante o sulla spiaggia.
Un villaggio vacanze semplice ma di buon livello, in cui l'all inclusive non corrisponde, come spesso succede, a un abbassamento della qualità dei prodotti, ma, invero, a un servizio soddisfacente, a una buona cucina e soprattutto alla possibilità di concedersi snack, bibite o aperitivi durante tutta la giornata senza sborsare un euro in più. Il suo principale asso nella manica è il bel giardino rigoglioso intorno al quale sono allestite le camere e sul quale si affaccia la struttura in makuti fulcro della vita sociale del villaggio. L'accesso alla spiaggia è diretto. Meglio di così...
Un arredamento arabeggiante, ispirato allo stile Lamu, disegna gli spazi comuni e le camere in un insieme piacevole e originale che al Malindi Beach si coniuga con un'atmosfera riposante adatta ad una clientela internazionale che dalle vacanze cerca relax e tranquillità. In ottima posizione, vicino al centro e affacciato direttamente sul mare, l'hotel offre un ottimo servizio di all inclusive.
Uno degli hotel storici di Malindi, il Coral Key si suddivide in sette aree abbastanza ben distinte, ciascuna raccolta intorno alla propria piscina e con caratteristiche differenti che le rendono adatte alle diverse esigenze. In un'offerta culinaria che attinge a piene mani dalla tradizione italiana, al ristorante a buffet si affiancano anche un ristorante à la carte e una pizzeria, che si vocifera essere la migliore di Malindi. Uno dei pochi hotel del corcondario a proporre una vera offerta sportiva, con un campo da tennis, un muro da scalata, una piscina olimpionica e una sala fitness, il Coral Key è apprezzato da una clientela per la maggior parte italiana.
Indirizzo intimo e raccolto, il Blu Key accoglie un numero relativamente piccolo di ospiti i cui lenti e pacati profili si mescolano a quelli dei residenti nel giardino dell'hotel. In un succedersi di palme e piscine, la struttura si allunga placidamente verso il mare nello sfiorare la Silversand, la spiaggia che da Malindi continua verso sud in una lunghissima striscia di sabbia bianca.