La sala del ristorante, al piano terra, è luminosa e accogliente, modulata sui toni del legno, che riveste pareti e soffitto, e le sfumature pastello delle tovaglie. La cucina è aperta solo mattina e sera, facendo degli sgarri alla regola per bambini e ammalati, ma è sempre possibile richiedere dei panini o dei toast anche a pranzo.
Il cuoco è ormai di casa: arrivato 25 anni fa, propone una cucina tradizionale che, se forse si è rinnovata nel corso del tempo, di certo non ha mai dimenticato l'utilizzo di prodotti genuini e la bontà del "fatto in casa", ostinandosi a non utilizzare mai preparati o simili. I clienti, assicura la proprietaria, tornano volentieri anche per la cucina.
Il menù prevede, oltre ad antipasti e contorni, una scelta tra quattro primi e quattro secondi d'inverno e tre primi e tre secondi d'estate.