E' da un'idea di Miriam e Domenico Schiavon che nel 2006 è nato il Garnì del Sogno. La dinamica coppia campigliana, lei biologa, lui ingegnere, ha voluto mettere a frutto le proprie conoscenze tecniche insieme a un amore tutto trentino per la natura e le cose fatte per bene nel realizzare un albergo a misura di ambiente e di benessere. L'edificio è stato costruito in bioedilizia facendo uso di materiali 100% naturali e autoctoni, dove al legno di larice, abete e cirmolo e alla lana degli interni si affiancano il granito e la dolomia degli esterni. Per il riscaldamento, l'ingegnere ha pensato a un sistema di di produzione di calore in geotermia, con conseguente eliminazione totale di gas nell'atmosfera e un risparmio energetico del 20% circa, anche grazie a un meccanismo di ricambio d'aria che consente di averne di pulita pur senza aprire le finestre.
L'impegno verso l'ambiente, anche attraverso l'utilizzo di avanzate tecnologie, si coniuga con la ricerca di un design interno che si adagia sulle tinte tenui del legno e dei tessuti crema, rossi o verdi. Una calda atmosfera da chalet di montagna unisce l'eleganza a un servizio cortese e familiare che si affina solo approfittando delle lusinghe della spa.
Per rilassarsi dopo una giornata sugli sci l'appuntamento è al piano -1, dove, oltre alla possibilità di fare un bagno in piscina (dotata di attrezzature per l'idrobike, l'idrorunner e il nuoto controcorrente), di abbandonarsi al tepore della sauna o del bagno turco o, infine, allenarsi nella palestra, c'è anche la possibilità di effettuare numerosi trattamenti. In un "menù" che prevede la biosauna, massaggi occidentali e orientali, spicca il trattamento Bio-dream, un macchinario all'avanguardia che, in base alle esigenze del cliente, mescola un insieme di cure come il massaggio pneumatico per la schiena, la musicoterapia, un uso accorto della luce e dei colori e altre variabili personalizzate per raggiungimento di un fine di volta in volta diverso.